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Il Cammino di Beato Arcangelo da Calatafimi ad Alcamo

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Trail stats

Distance
8.45 mi
Elevation gain
915 ft
Technical difficulty
Moderate
Elevation loss
1,266 ft
Max elevation
1,391 ft
TrailRank 
56 5
Min elevation
164 ft
Trail type
One Way
Time
one hour 21 minutes
Coordinates
1030
Uploaded
February 18, 2020
Recorded
January 2010
  • Rating

  •   5 1 review
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near Tre Croci, Sicilia (Italia)

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Itinerary description

Bel percorso poco antropizzato e ricco di vegetazione che si snoda tra le campagne siciliane. Decidere di percorrerlo in primavera riserva all’escursionista uno spettacolo mozzafiato. Il sentiero scende nel primo tratto lungo una vallata ricca di corsi d’acqua tra Calatafimi e Alcamo. Il punto di partenza è la chiesa Santuario di Giubino appena 2 chilometri fuori il centro abitato di Calatafimi.
Il percorso è lungo poco meno di 14 chilometri (solo andata). Per tal motivo se siete in compagnia potrete compiere questo percorso in una sola giornata, avendo cura di lasciare un’auto ad Alcamo e poter agevolmente tornare al punto di partenza della gita. Oppure trascorrere fuori un week-end e decidere di fermarvi in una struttura dei dintorni come il Baglio Fastuchera (un caseggiato tipico dell’architettura rurale dell’800, dove su richiesta potrete trovare anche bastoncini da trekking, binocoli e kway di cortesia) tornando sui vostri passi il giorno successivo.
Questo tragitto fa parte del circuito dei Cammini Francescani di Sicilia: sei percorsi a piedi per un totale di quasi 120 km distribuiti su ben cinque province della Sicilia.
Per noleggiare attrezzature da trekking e/o powerbank per il proprio smartphone:
Comitato Madonna di Giubino, Calatafimi
Archeo Club Calatub, Alcamo

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Waypoints

PictographWaypoint Altitude 190 ft

Baglio mezzatesta

Sulla sinistra è possibile notare un baglio rurale, espressione della vita agricola del territorio.

Bosco di Angimbè

Sulla sinistra, Bosco Angimbè è un’area demaniale del Comune di Calatafimi. Ha una estensione di 212 ettari ed è gestita dall’Azienda Foreste Demaniali della Regione Siciliana. Il nome della località è di chiara origine araba, tuttavia non si hanno notizie di insediamenti nella zona, il sito arabo conosciuto più vicino è quello de Castello di Calatameth, sulla collina che domina le Terme Segestane. L’importanza dell’area è da ricercarsi nella composizione delle essenze del bosco, principalmente Querce da sughero (Quercus suber) e leccio (Quercus ilex), e altre essenze arboree e arbustivetipiche dell’entroterra siciliano come la Roverella (Q. pubescens), il Carrubo (Ceratonia siliqua) l’Olivastro (Olea europaea ssp. oleaster), il Frassino (Fraxinus excelsior), il Pioppo (Populus), il Lentisco (Pistacia lentiscus), il Corbezzolo (Arbutus unedo).

PictographWaypoint Altitude 906 ft

Chiesa del Collegio dei Gesuiti

Di fronte, Chiesa del Collegio dei Gesuiti, con la sua facciata barocca, fu iniziata nel 1684 e terminata nel 1767. Nelle nicchie del prospetto, sormontate da due piccoli campanili con cuspidi, sono collocate le statue di S. Ignazio di Loyola e di S. Francesco Saverio, una piccola statua della Madonna Dei Miracoli, e, in alto, gli Arcangeli S. Raffaele e S. Michele. L’interno è a navata unica decorata con stucchi. Vi si trovano alcune notevole opere d’arte come 'S. Francesco di Geronimo', tela del ’600, alcuni dipinti di scuola novelliana, all’altare maggiore, una tela dell’alcamese Giuseppe Renda, 'La Circoncisione', dipinta nel 1797.

PictographWaypoint Altitude 1,280 ft

Chiesa della Madonna del Giubino

In questo sito è presente un parcheggio con 5 posti auto. Sul versante settentrionale del colle Tre Croci, si erge il Santuario di Maria SS.ma di Giubino, pare originariamente Madonna del Giubileo. Il Beato Arcangelo Placenza da Calatafimi (1380-1460) trascorse gli anni giovanile da eremita in una grotta del monte stesso. La leggenda narra che un giorno alcuni contadini, mentre aravano la terra nel bosco di Angimbè, trovarono la bella Madonna. L’avevano nascosta in quel luogo gli antichi cristiani quando gli eretici iconoclasti distruggevano le sacre immagini. La scoperta fece accorrere molta gente da Calatafimi e dalla vicina Alcamo. Ne nacque una contesa, che la Madonna stessa risolse. Messa la sacra immagine sopra un carro di buoi, questi attraverso il bosco la portarono a Giubino, e là, sulla spianata, si inginocchiarono. La Madonna su quel poggio voleva la sua Chiesa, ed il popolo vi fabbricò il Santuario. Questa graziosa leggenda, piena di poesia, raccolta da storici e documenti ufficiali, si tramanda ancora raccontata dal popolo.

PictographWaypoint Altitude 935 ft

Chiesa Santa Maria del Gesù

In questo sito è presente un parcheggio con 10 posti auto. La chiesa di Santa Maria di Gesù fu fondata ed eretta dal Beato Arcangelo intorno alla prima metà del sec. XV, un tempo in aperta campagna, a circa 300 metri dalla cinta muraria della città. Prima della costruzione dell'attuale chiesa, il convento fu trasformato in memoria del Beato Arcangelo in ritiro, un luogo dedicato a condurre una vita austera, avente lo scopo di perfezionare l'anima. I frati nel 1888 l'ottennero in affitto e 11 anni dopo lo acquistarono. Nel 1901 si pavimentò la chiesa con lastre di marmo e si fecero gli affreschi della volta e delle pareti raffiguranti i momenti più salienti della vita di S. Francesco d'Assisi.

PictographWaypoint Altitude 902 ft

Chiesa Santissimi Paolo e Bartolomeo

A sinistra la Chiesa Santissimi Paolo e Bartolomeo, è la più alta espressione del Barocco alcamese. Costruita nelle strutture attuali nel 1689, è sfarzosamente decorata con stucchi di Vincenzo e Gabriele Messina e con affreschi di Antonino Lo Grano. Il prospetto è stato realizzato nel 1782 su disegno di Emanuele Cardona. Ospita pregevoli opere d'arte tra cui, all'altare maggiore, la tela del trapanese Giuseppe Felice, S. Pietro e S. Paolo dipinte nel 1701, e la Madonna del Miele, databile tra la fine del '300 e l'inizio del '400, il più antico dipinto che si trova ad Alcamo. Per affinità stilistiche può essere attribuita a Barnaba da Modena.

PictographWaypoint Altitude 164 ft

Guado del Fiume Freddo

Fiume Freddo (talvolta identificato con l'antico Crimiso) è un fiume della Sicilia. Normalmente a carattere torrentizio, si forma nei pressi di Gibellina Nuova raccogliendo le acque di vari torrenti. Il suo corso segue l'autostrada A 29 Palermo-Mazara del Vallo, che incrocia in diversi punti, fino ad Alcamo, da dove prosegue il suo lento corso verso il mare in direzione di Castellammare del Golfo, dove sfocia.

PictographWaypoint Altitude 167 ft

Panorama su Monte Bonifato

Sulla destra, panorama su Monte Bonifato ed Alcamo. Sulla sommità del Monte Bonifato si trova un'area verde di notevole interesse: la Riserva Naturale Orientata Bosco d'Alcamo, istituita nel 1984, gestita dalla Provincia Regionale di Trapani, per una superficie di 280 ettari. I declivi sono colonizzati dall'ampelodesma, meglio conosciuta come ddisa, che forma estese praterie in consociazione all'euforbia dendroide, la palma nana, il sommacco, la ginestra e la ferula. Il Bosco costituisce un habitat di un certo rilievo per le comunità di animali che ospita: parecchi fringillidi quali il verzellino e il verdone, rampichino e cinciallegra e tra i mammiferi il topo quercino. L'avifauna è ricca: nidificano rapaci come la poiana, il gheppio, il falco pellegrino, il falco lanario, il barbagianni, la civetta, l'assiolo.

PictographWaypoint Altitude 768 ft

Panorama su Monte Inici

Sulla sinistra, con una quota di 1064 m s.l.m., Monte Inici si mostra come un grande ed articolato complesso montuoso. Ospita, a parere di molti, le grotte più belle della Sicilia tra cuil'Abisso dei Cocci e la grotta dell'Eremita, che superano i -200 metri di profondità. Sul versante meridionale affiora uno strato di 'Rosso ammonitico' roccia giurassica di colore rosso con fossili di ammoniti cavata e lavorata in lastre lucidate. Il monte è deturpato da una rete di strade sterrate utilizzate per i rimboschimenti a pino d'Aleppo. Sulla cima, versante nord occidentale, resiste una fitta lecceta.

PictographWaypoint Altitude 423 ft

Regia Trazzera

L’immenso patrimonio delle Regie Trazzere, formatosi nel corso dei millenni, si andò sviluppando già in epoca preistorica per la transumanza degli animali e, successivamente, per collegare i primi insediamenti abitati. Con il termine trazzere, la cui etimologia le lega strettamente al termine tratturo (dal latino tractus) in uso in alcune regioni meridionali italiane e che si fa anche derivare dal termine francese antico dreciere (via diritta) e drecier (drizzare), si intendono tutte le vie e le strade extraurbane; con il termine regie (in uso solo dal XIX secolo) si denominano le trazzere del Demanio Regio che collegavano tra di loro quasi tutti i centri abitati della Sicilia che possedevano un interesse regionale.

PictographWaypoint Altitude 912 ft

TAG: Attraversamento

Attraversare l'incrocio e girare a sinistra verso la rotonda

PictographWaypoint Altitude 869 ft

TAG: Bivio

Al bivio proseguire sulla destra su strada in pendenza che poi diviene sentiero

PictographWaypoint Altitude 0 ft

TAG: Bivio 1

Svoltare a sinistra

PictographWaypoint Altitude 587 ft

TAG: sentiero asfaltato

Inizio del tratto asfaltato

PictographWaypoint Altitude 187 ft

TAG: Sottopasso

Sottopasso dell'autostrada

TAG: Strata sterrata

Proseguire su strada sterrata

PictographWaypoint Altitude 1,224 ft

TAG:Bivio

Girare a destra su strada in cemento

PictographWaypoint Altitude 1,289 ft

TAG:Bivio1

Al bivio, difronte i Carabinieri, svoltare a U su SP33

PictographWaypoint Altitude 932 ft

TAG:Bivio2

Svoltare a destra verso la Chiesa Santa Maria del Gesù

PictographWaypoint Altitude 909 ft

TAG:Bivio3

Andare sulla destra ed attraversare in diagonale la Piazza della Repubblica

PictographWaypoint Altitude 919 ft

TAG:Bivio4

All'incrocio svoltare a sinistra verso Piazza della Repubblica

PictographWaypoint Altitude 886 ft

TAG:Bivio5

All'incrocio svoltare a destra su Piazza Ciullo

PictographWaypoint Altitude 906 ft

TAG:Bivio6

Proseguire dritto su Corso 6 Aprile

PictographWaypoint Altitude 869 ft

TAG:Bivio7

Svoltare a sinistra su Corso dei Mille

PictographWaypoint Altitude 636 ft

TAG:Bivio8

Proseguire dritto lungo la Regia Trazzera

Comments  (2)

  • Photo of miocarobru
    miocarobru Feb 20, 2020

    Splendio tragitto tra le campagne ricche di natura, odori e colori del territorio siculo: più precisamente del Trapanese. Si tratta di un percorso poco battuto, con qualche breve tratto di asfalto e poi sterrati e sentieri di campagna. Molto bello, con diversi corsi d'acqua. Alla fine del percorso è davvero piacevole ristorarsi ad Alcamo, delizioso paese del Trapanese. Il percorso è di 14 chilometri (solo andata): ergo o ci si organizza in compagnia come ho fatto io, lasciando un'auto ad Alcamo e tornando al punto di partenza agevolmente. Oppure si dorme nei dintorni - come ho scelto di fare una volta successiva - (bellissimo il baglio Fastuchera) e ritornando a piedi sul medesimo tracciato il giorno successivo. Consigliatissmo.

  • Piero FPV ///Sicily/// Oct 9, 2020

    E fattibile anche in MTB e in solitaria ? Pericoli di incrociare cani ?

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