I Romiti

Un bellissimo percorso ben tabellato, panoramico, per tutti. A prova di vertigini. Si parte da un ampio parcheggio da dove si vedono subito le frecce del CAI verso l'eremo. Dopo un breve tratto asfaltato c'è il primo bivio, uno dei pochi a dire il vero. Si prende la via crucis a destra e si risale il bosco. Una salita abbastanza ripida ma a tornanti che fanno guadagnare tutto il dislivello quasi senza accorgersene. Tantopiù che, volendo, in alto ci sono delle panchine per riprendere fiato. In ogni caso i segnali biancorossi sugli alberi non ci abbandonano mai. Per questo, una volta di più, un grazie alla perizia con la quale il CAI non ci lascia mai soli. Prima della cima si giunge alla cappella con delle panche nei pressi della quale si può, ovviamente lasciando pulito e senza sporcare, fare uno spuntino o una pausa pranzo. Anche perchè in cima non c'è molto posto dove sedersi anche perchè, in rispetto di un luogo di culto, l'ideale arrivati in cima sarebbe fermarsi, ammirare e ripartire senza lasciare segno del nostro passaggio. A dire il vero c'è, dietro prenotazione, la possibilità di prenotare per mangiare. Noi siamo ripartiti. Attraversato lo steccato dietro l'eremo ci si presenta una scelta: o proseguire diritti o svoltare a destra. Cambia poco. Noi abbiamo tirato dritto per la strada principale che ci ha riportati al parcheggio. Fare attenzione a non scivolare, la strada è ripida e l'asfalto, dove non c'è sterrato, è mal messo e i sassi presenti ingannano parecchio. In ogni caso il bello di questa escursione è che nè a salire nè a scendere ci si può sbagliare. All'eremo all'andata e a Domegge al ritorno ci si arriva volenti o nolenti. A meno di non inoltrarsi nel bosco all'avventura non ci si sbaglia. Con delle buone mappe offline e con wikiloc con noi si può solo camminare. E goderci lo spettacolo. E c'è da divertirsi. Buon viaggio