I monti di Sossano, Croce e Cistorello, eremo e covoli di S.Donato ... e altre curiosità beriche. 2023-02-10 10:31
near Sossano, Veneto (Italia)
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Trail photos
Itinerary description
Dislivello positivo: 870 m
Partenza: Sossano (VI) presso impianti sportivi
Segnaletica:
Si tratta di un anello per lo più costruito da me andando alla ricerca di sentieri percorribili non numerati da collegare a sentieri, in teoria, numerati. L'idea era di seguire in parte il segnavia 54 e poi allargare/modificare il giro. Ho trovato poche indicazioni, alcune danneggiate, e ho improvvisato avvalendomi di mappe digitali su oruxmap e tracce scaricate qui da wikiloc. Anche i segnavia dell'altavia "AV" (segni nero-gialli dipinti ma anche segnaletica verticale marrone) sono poco chiari.
Difficoltà:
orientamento non semplice per via delle numerose tracce di sentieri. Utile la traccia gps. Dall'eremo di San Donato fino a Sossano alcuni tratti richiedono di non distrarsi mentre si cammina. Un punto è particolarmenre esposto (indicato il waypoint) ma basta tenersi ben a ridosso del pendio a monte. Nel complesso i sentieri sono facili e adatti a qualsiasi camminatore mediamente allenato sui percorsi lunghi. Necessarie scarpe con buona suola antiscivolo. Si percorre inizialmente e nella parte centrale un pò di asfalto.
Descrizione:
Da Sossano park, dopo una prima parte su asfalto, saliamo prima al monte della croce accedendo alla sommità, croce e panchina (foto 1), con sentieri non proprio puliti dalla vegetazione e non numerati (nessuna indicazione per la croce). Si scende transitando inevitabilmente per p.p., quindi lungamente su ampia strada sterrata per poi salire al monte cistorello (foto 2) sempre avvalendoci di tracce di sentiero e quindi intercettando il sentiero ufficiale 54. Per entrambe le salita ai due colli utile traccia gpx, vista la presenza di numerosi bivi.
Anche sul pianoro erboso del Cistorello troviamo la croce "sommitale" con i resti ai suoi piedi di un tempio augurale romano. Davvero notevole il panorama sulla Val Liona e verso nord lo sguardo abbraccia il gruppo del Baldo, i Lessini, il Carega ed il Pasubio.
Segue discesa su evidente sentiero che si stacca davanti a noi (croce alle spalle), leggermente a sinistra direzione Campolongo.
Segue un breve tratto di sentiero, a mio parere divertente, indicato con sbiaditi segni di vernice rossa ma dal tracciato piuttosto evidente (foto n.3 e waypoint). Cala decisamente ripido lungo il versante con alcuni punti rocciosi e fondo sconnesso. Basta un pò di calma. Infine ci immettiamo, con svolta a destra su sentiero in falsopiano.
Più avanti la traccia diventa più ampia e lascia a sinistra il bel borgo di Campolongo, antico e caratteristico nucleo abitativo che meritetebbe una visita. Causa tempi stretti, non scendiamo (ma voi fatelo se avete tempo).
Usciamo dalla vegetazione su ampio pianoro, che aggiriamo a monte, dove sono in corso lavori di sistemazione boschiva.Il panorama è davvero al top su tutta la Val liona e poi oltre se il meteo lo permette, verso nord, sulle cime prealpine.
Giungiamo quindi nei pressi di un azienda agricola. Sulla destra ancora un bellissimo panorama, stavolta verso i Colli Euganei
Seguiamo il segnavia 54 e più avanti tentiamo un sentierino che appare abbastanza pulito sulla sinistra. Al successivo crocevia di sentieri prendiamo ancora a sinistra in discesa su fondo sassoso fino ad un piccolo nucleo di case (contra' ferrone).
Da qui in poi sarà un susseguirsi ed un crescendo di scorci e luoghi suggestivi ed anche un po' misteriosi. Inoltre questa seconda parte si rivelerà più avventurosa e tecnica del tracciato fino a quel momento percorso.
Seguendo la traccia infatti transitiamo prima di tutto per l'eremo di San Donato coi gli impressionanti covoli, spettacolari grotte naturali di origine carsica (foto 4) che Incombono sul territorio di Villaga.
Proseguendo calchiamo prevalentemente l'altavia dei berici con superbi colpi d'occhio sui dirimpettai euganei ma anche sulla stessa pianura ai nostri piedi (foto 7) e sul profilo tortuoso del colle che aggireremo lungamente a mezza costa fino a Sossano.
I sentieri d'ora in poi saranno sempre piuttosto stretti, prevalentemente in mezzo al bosco (non così fitto da precludere il panorama) affiancando le straordinarie formazioni rocciose tipiche di tante zone dei berici (covoli/falesie).
Incontriamo alcuni punti esposti in corrispondenza di forre o profondi letti torrentizi, ora asciutti, che il sentiero ci permette di superare. Nulla di pericoloso se non ci si distrae mettendo i piedi a casaccio e guardando per aria (foto 6).
Incrociamo vari bivi dove seguiremo i waypoint indicati in traccia.
Non perdetevi:
antiche tracce a testimonianza delle strade che un tempo venivano usate per portare i massi a valle (foto 5), la fontana tarche, il poggio della Madonna (foto 7), l albio dei muli (foto 8).
Verso la fine del tracciato sterrato vi suggerisco di risalire in strada (indicazione in waypoint) in quanto il sentiero diventa piuttosto selvaggio e mal mantenuto (rovi) ed infine entra in una p.p con un cancello chiuso (ma tranquillamente aggirabile passandoci a lato).
Da qui in poi sarà di nuovo asfalto, qualche chilometro, per rientrare al punto di partenza/parcheggio a Sossano.
Buona escursione!
@@@@@@@@@@@@@@@@@@
ATTENZIONE! Le considerazioni sulle caratteristiche e sulle difficolta' del percorso sono assolutamente personali, basate sulla mia capacita' e sulla mia tecnica escursionistica, oltre che sulle condizioni del percorso al momento della registrazione della traccia gpx. Chi decide di scaricare e seguire questo itinerario deve essere consapevole che le condizioni dell'itinerario potrebbero essere nel frattempo mutate e che la traccia potrebbe non essere piu' validamente ripercorsa. Inoltre ognuno si assume la responsabilita'di seguire questo percorso consapevole della propria esperienza, capacita' e tecnica, e consapevole che ulteriori fattori qui non considerati, ad es. eventi naturali, potrebbero incidere negativamente sulla percorribilita'o difficolta' del percorso. Chi segue questo itinerario lo fa quindi per libera scelta personale e con piena consapevolezza di quanto appena letto e sotto propria responsabilità.
Partenza: Sossano (VI) presso impianti sportivi
Segnaletica:
Si tratta di un anello per lo più costruito da me andando alla ricerca di sentieri percorribili non numerati da collegare a sentieri, in teoria, numerati. L'idea era di seguire in parte il segnavia 54 e poi allargare/modificare il giro. Ho trovato poche indicazioni, alcune danneggiate, e ho improvvisato avvalendomi di mappe digitali su oruxmap e tracce scaricate qui da wikiloc. Anche i segnavia dell'altavia "AV" (segni nero-gialli dipinti ma anche segnaletica verticale marrone) sono poco chiari.
Difficoltà:
orientamento non semplice per via delle numerose tracce di sentieri. Utile la traccia gps. Dall'eremo di San Donato fino a Sossano alcuni tratti richiedono di non distrarsi mentre si cammina. Un punto è particolarmenre esposto (indicato il waypoint) ma basta tenersi ben a ridosso del pendio a monte. Nel complesso i sentieri sono facili e adatti a qualsiasi camminatore mediamente allenato sui percorsi lunghi. Necessarie scarpe con buona suola antiscivolo. Si percorre inizialmente e nella parte centrale un pò di asfalto.
Descrizione:
Da Sossano park, dopo una prima parte su asfalto, saliamo prima al monte della croce accedendo alla sommità, croce e panchina (foto 1), con sentieri non proprio puliti dalla vegetazione e non numerati (nessuna indicazione per la croce). Si scende transitando inevitabilmente per p.p., quindi lungamente su ampia strada sterrata per poi salire al monte cistorello (foto 2) sempre avvalendoci di tracce di sentiero e quindi intercettando il sentiero ufficiale 54. Per entrambe le salita ai due colli utile traccia gpx, vista la presenza di numerosi bivi.
Anche sul pianoro erboso del Cistorello troviamo la croce "sommitale" con i resti ai suoi piedi di un tempio augurale romano. Davvero notevole il panorama sulla Val Liona e verso nord lo sguardo abbraccia il gruppo del Baldo, i Lessini, il Carega ed il Pasubio.
Segue discesa su evidente sentiero che si stacca davanti a noi (croce alle spalle), leggermente a sinistra direzione Campolongo.
Segue un breve tratto di sentiero, a mio parere divertente, indicato con sbiaditi segni di vernice rossa ma dal tracciato piuttosto evidente (foto n.3 e waypoint). Cala decisamente ripido lungo il versante con alcuni punti rocciosi e fondo sconnesso. Basta un pò di calma. Infine ci immettiamo, con svolta a destra su sentiero in falsopiano.
Più avanti la traccia diventa più ampia e lascia a sinistra il bel borgo di Campolongo, antico e caratteristico nucleo abitativo che meritetebbe una visita. Causa tempi stretti, non scendiamo (ma voi fatelo se avete tempo).
Usciamo dalla vegetazione su ampio pianoro, che aggiriamo a monte, dove sono in corso lavori di sistemazione boschiva.Il panorama è davvero al top su tutta la Val liona e poi oltre se il meteo lo permette, verso nord, sulle cime prealpine.
Giungiamo quindi nei pressi di un azienda agricola. Sulla destra ancora un bellissimo panorama, stavolta verso i Colli Euganei
Seguiamo il segnavia 54 e più avanti tentiamo un sentierino che appare abbastanza pulito sulla sinistra. Al successivo crocevia di sentieri prendiamo ancora a sinistra in discesa su fondo sassoso fino ad un piccolo nucleo di case (contra' ferrone).
Da qui in poi sarà un susseguirsi ed un crescendo di scorci e luoghi suggestivi ed anche un po' misteriosi. Inoltre questa seconda parte si rivelerà più avventurosa e tecnica del tracciato fino a quel momento percorso.
Seguendo la traccia infatti transitiamo prima di tutto per l'eremo di San Donato coi gli impressionanti covoli, spettacolari grotte naturali di origine carsica (foto 4) che Incombono sul territorio di Villaga.
Proseguendo calchiamo prevalentemente l'altavia dei berici con superbi colpi d'occhio sui dirimpettai euganei ma anche sulla stessa pianura ai nostri piedi (foto 7) e sul profilo tortuoso del colle che aggireremo lungamente a mezza costa fino a Sossano.
I sentieri d'ora in poi saranno sempre piuttosto stretti, prevalentemente in mezzo al bosco (non così fitto da precludere il panorama) affiancando le straordinarie formazioni rocciose tipiche di tante zone dei berici (covoli/falesie).
Incontriamo alcuni punti esposti in corrispondenza di forre o profondi letti torrentizi, ora asciutti, che il sentiero ci permette di superare. Nulla di pericoloso se non ci si distrae mettendo i piedi a casaccio e guardando per aria (foto 6).
Incrociamo vari bivi dove seguiremo i waypoint indicati in traccia.
Non perdetevi:
antiche tracce a testimonianza delle strade che un tempo venivano usate per portare i massi a valle (foto 5), la fontana tarche, il poggio della Madonna (foto 7), l albio dei muli (foto 8).
Verso la fine del tracciato sterrato vi suggerisco di risalire in strada (indicazione in waypoint) in quanto il sentiero diventa piuttosto selvaggio e mal mantenuto (rovi) ed infine entra in una p.p con un cancello chiuso (ma tranquillamente aggirabile passandoci a lato).
Da qui in poi sarà di nuovo asfalto, qualche chilometro, per rientrare al punto di partenza/parcheggio a Sossano.
Buona escursione!
@@@@@@@@@@@@@@@@@@
ATTENZIONE! Le considerazioni sulle caratteristiche e sulle difficolta' del percorso sono assolutamente personali, basate sulla mia capacita' e sulla mia tecnica escursionistica, oltre che sulle condizioni del percorso al momento della registrazione della traccia gpx. Chi decide di scaricare e seguire questo itinerario deve essere consapevole che le condizioni dell'itinerario potrebbero essere nel frattempo mutate e che la traccia potrebbe non essere piu' validamente ripercorsa. Inoltre ognuno si assume la responsabilita'di seguire questo percorso consapevole della propria esperienza, capacita' e tecnica, e consapevole che ulteriori fattori qui non considerati, ad es. eventi naturali, potrebbero incidere negativamente sulla percorribilita'o difficolta' del percorso. Chi segue questo itinerario lo fa quindi per libera scelta personale e con piena consapevolezza di quanto appena letto e sotto propria responsabilità.
Waypoints
Waypoint
28 ft
Parcheggio presso area sportiva
Waypoint
503 ft
sentiero a dx
Waypoint
510 ft
sentiero a dx
Waypoint
582 ft
a dx
Waypoint
707 ft
dx
Waypoint
715 ft
p.p
Waypoint
850 ft
sx
Waypoint
816 ft
dx
Waypoint
849 ft
dx
Waypoint
913 ft
sx
Waypoint
954 ft
dx
Waypoint
640 ft
dx
Waypoint
686 ft
sx
Waypoint
715 ft
dx
Waypoint
725 ft
a dx
Waypoint
753 ft
dx
Waypoint
794 ft
sx
Waypoint
781 ft
dx
Waypoint
761 ft
sx sentiero che scende
Waypoint
899 ft
sx
Waypoint
951 ft
dx
Waypoint
366 ft
sx
Waypoint
300 ft
sx
Waypoint
277 ft
fontana tarche
Waypoint
413 ft
deviazione dx punto panoramico
Waypoint
350 ft
dx
Waypoint
415 ft
dx
Waypoint
659 ft
sx
Waypoint
586 ft
diritti
Waypoint
497 ft
albio fine 1700
Waypoint
620 ft
seguire a sx (da questo punto il sentiero non è ben tenuto. Forse meglio salire a destra e immettersi sulla strada)
Waypoint
477 ft
dx
Waypoint
26 ft
0003137
Orario inizio: 10:31 10 Feb 2023
Orario fine: 15:47 10 Feb 2023
Distanza: 20,1km (05:16)
Tempo movimento: 04:36
Velocità media: 3,81 km/h
Velocità media mov.: 4,36 km/h
Max. Velocità: 10,84 km/h
Altitudine minima: -13 m
Altitudine massima: 297 m
Velocità di salita: 371,3 m/h
Velocità di discesa: -355,1 m/h
Dislivello positivo: 898 m
Dislivello negativo: -889 m
Tempo di salita: 02:25
Tempo di discesa: 02:30
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