Himbacara- Agyrion ( oggi Monte Scarpello Catenanuova Agira)-la via di antichi pellegrinaggi
near Catenanuova, Sicilia (Italia)
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Itinerary description
Questa era l'antica via che gli Agirini, devoti ai "corpora sancta" di Monte Scarpello-Catenanauova solevano percorrere a piedi la prima domenica di ottobre, per andare a venerare le reliquie dei tre frati morti in odore di santità. E non era l'unico pellegrinaggio perchè gli abitanti del Monte Teja, oggi Agira-caratterizzati da sempre da un profondo senso religioso-, prima di Cristo adorarono gli Dei Capitolini, gli Dei dell'Olimpo e, prima ancora, gli Dei Siculi. Himbacara, oggi Monte Scarpello, pare che fosse il luogo mitico dove i nostri antichi progenitori siculi venivano ad adorare i propri Dei.In una fresca domenica di maggio di buon ora ci accingiamo a ripercorrere a ritroso questa via di pellegrinaggio, magari perchennò, con la speranza di essere fulminati lungo la via... Di buon auspicio chè tutta la giornata potesse andare al meglio è Casta Diva (la luna della Norma di V. Bellini) che si mostra nella sua intera plenezza e si attarda a scomparire; forse vuole mantenere vivi i suoi flussi benefici, soprattutto al mio menisco che sembra finalmente risvegliarsi da brutto sogno.Procediamo di buon passo, costeggiamo da un lato Santa Maria che la mia fantasia lo avvicina al Venusberg, data la sua rotondità e sinuosità da assomigliare al seno della Dea dell'Amore; le nuove serre che stanno sorgendo a ridosso del fiume Crisa, oggi Dittaino che però traggono l'acqua non più da esso ormai ridotto a torrente, ma dallo Schiaguana, sbarramento artificiale più a monte che costeggiamo dopo due ore di cammino. Prima di giungere alla diga Sciaguana, il cui nome è di chiara provenienza araba, a sottolineare la solennità dell'antico percorso di pellegrinaggio, ci sta lei, la rocca ò monucu, bella, china prona; il buon Dio o gli Dei a perenne memoria nei secoli vollero lasciare il segno attraverso questa emergenza calcarea la cui forma rimarca il profilo di un monaco che prega.Giungiamo finalmente dopo 2 km. dallo sbarramento all'imbocco della Trazzera Cala Mitìa ma per noi è Sala Mitìa perchè da qui si comincia a guadagnare quota prima di raggiungere i piedi del monte Teja oltre i 700 ml.; di interessante lungo la trazzera si può scorgere un gran numero di prolifici peri ai bordi della strada che io invidio paragonandoli ai miei che sono molto avari; in lontananza e sulle alture zolfifere che racchiudono la trazzera si scorge, ancora eretta, una alta ed austera ciminiera; e poi u' vadduni d'acieddi prima di arrivare ad un trivìo e qui, bisogna imboccare la via giusta, quella centrale la più irta; superata la gran salita di circa 500 ml. con una pendenza del 18%,come la salita delle tre cime che per a-Nibali, sospinto dagli elefanti, fu il vero trionfo di ieri,in barba dei nordici leghisti che nonostante loro ostinata vocazione separatista, restano comunque nelle loro idee essenzialmente barbari più di quanto essi stessi non possono immaginare. Finalmente, ecco aprirsi lo spettacolo, lo sky-line di Agira con le sue inconfondibili emergenze architettoniche: S.Margherita con la cupola mozza; S.Salvatore che conserva i frontoni di una vecchia sinagoga; S.Antonio che conserva opere dei più famosi artisti siciliani dal '400 all'800 e di scuola fiamminga, dove inoltre il Minniti, amico di Caravaggio, ha fatto coraggiosamente outing; il possedimento dei Templari di S.Maria Latina in Gerusalemme, oggi Abazia, che conserva le tele di Olivio Sozzi. Dopo la lunga e faticosa camminata, cos'altro ti può dare forza, energia e gusto di vivere se non l'arte culinaria del laboratorio accanto l'Abazia che custodisce gelosamente l'antica, unica, inimitabile ricetta dei cassateddi,fasciateddi e pisciteddi; provare per credere!
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443 ft
masseria Bonomo
superato Monte Santa Maria che fiancheggiamo sulla destra (noi lo chiamiamo monte ma in effetti è una collina da un contorno rotondeggiante quasi perfetto) vediamo la bella masseria...
Waypoint
833 ft
trazzera cala mitìa
Lascata la strada che costeggia la diga Sciaguana a sx si imbocca la trazzera "cala mitìa" dove, all'inizio del suo percorso è disseminata da numerosi alberi di pero, carichi di frutta che mi fanno venire una invidia pazzesca rispetto i miei peri che coltivo nel giardino di casa mia; l'andamento è in leggera salita, tranne qualche picca verso la fine.
Waypoint
1,106 ft
masseria lungo il tragitto
a ridosso do vadduni d'aceddi sorgono antiche masserie oggi abbandonate
Comments (2)
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Interessante la tua recensione e la traccia, la tengo in considerazione per le mie future escursioni in MTB
Un'informazione! Da Catenanuova al lago, è fattibile in MTB?