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Gruppo della Schiara: Zéngia del Zimón de Cajàda o Cengia Val dei Còrf sul versante sud del Zimón de Cajàda in Val Desedàn

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Author

Trail stats

Distance
4.49 mi
Elevation gain
4,731 ft
Technical difficulty
Experts only
Elevation loss
4,731 ft
Max elevation
5,005 ft
TrailRank 
61
Min elevation
3,325 ft
Trail type
Loop
Time
6 hours 43 minutes
Coordinates
4134
Uploaded
June 19, 2023
Recorded
June 2023
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near Fortogna, Veneto (Italia)

Viewed 279 times, downloaded 5 times

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Itinerary description

Escursione che percorre una difficile cengia il cui settore orientale è stato percorso per la prima volta solo nel giugno 2008 da Giuseppe Nart e Pietro Sommavilla.
Utilizzo come toponimo principale “Zéngia del Zimón de Cajàda” come proposto dai due scopritori perché … sta a loro decidere e perché la Val dei Còrf (o Val dei Corvi) non c’entra con il settore occidentale.
In realtà Nart e Sommavilla scrivono semplicemente “Zéngia del Zimón”, e ho aggiunto io “Cajàda” per ben distinguere questa cengia da un’altra con nome simile nei non lontani Monti del Sole – vedi itinerario → Monti del Sole: Giro del Zimón de Peralòra con Forzelón de le Mughe per la Zéngia del Zimón e salita Val del Bósch de la Lasta.
Le guide di riferimento per la Zéngia del Zimón de Cajàda o Cengia Val dei Còrf sono:
  • «Monti di Longarone» a cura di Pietro Sommavilla, Giuseppe Nart e Luca Celi
  • «Il libro delle cenge» di Vittorino Mason
La percorrenza di cengia si può dividere in due settori ben distinti est ed ovest, con un accesso intermedio che è bene conoscere se non si è sicuri di poterla percorrere tutta o semplicemente per spezzarla in due uscite di mezza giornata – vedi itinerario → Gruppo della Schiara: Variante di attacco alla Cengia Val dei Còrf per la Pala de le Stanghe dal park quota 1020 in Val Desedàn.
Per avere una “ragionevole sicurezza” di percorrerla tutta bisogna infilare nello zaino un po’ di attrezzatura supplementare: ramponcini da prato OBBLIGATORI, più corda e accessori vari per assicurarsi in qualche passaggio che può essere assai pericoloso se non in perfette condizioni.
Le condizioni devono essere perfette come meteo di giornata e asciutto di base senza precipitazioni immediatamente precedenti.
Nelle condizioni – ma non prevedibili in partenza – bisogna considerare anche lo stato (che può sempre cambiare) delle varie attrezzature fisse di aiuto.
Oggi non ho mai utilizzato la corda perché era tutto perfetto, ma sono ancora più convinto che bisogna portarla SEMPRE.
Nella descrizione ho specificato qualche scelta personale sull’utilizzo dei ramponcini, ma ognuno ha i suoi parametri di decisione in base alle condizioni di giornata.
Nella descrizione bisogna intendere gli aggettivi “facile”, “non difficile” e simili in rapporto al tipo di percorso: non c’è nulla di facile su una scala escursionistica assoluta.

******************************

Salita dal parcheggio di quota 1020 in Val Desedàn all’attacco della Zéngia del Zimón de Cajàda o Cengia Val dei Còrf
Il parcheggio, per 4 o 5 auto, si trova circa 1,2 km dopo la galleria stradale a fianco di un muretto a secco.
Le quote che indico sono rilevate con l’altimetro a pressione perché il GPS non è molto affidabile in questo tratto iniziale.
Dal parcheggio si risale la breve scarpata che lo anticipa con l’aiuto di un cavetto di acciaio, e si trova subito un buon sentiero.
La traccia si infila tra i tagli di alcuni alberi abbattuti (con un paio di alternative), raggiunge la base di una fascia rocciosa e poi traversa in dolce diagonale fino al costone del Col delle More a quota 1080/1090 circa.
Poi va con tendenza leggera discesa verso fasce rocciose e qualche passo esposto fino all’attraversamento dell’impluvio della Val dei Còrf o Val dei Corvi.
Qui c’è un doppio canale da attraversare, e sul secondo c’è un’infida, esposta e bagnatissima roccetta: oggi non ho visto il breve cavetto di aiuto che ricordavo, ma c’era una piccola grappa metallica ben piazzata che ha reso quasi elementare il passaggio.
Ora in tendenza salita si traversa comodamente nel bosco fino a un largo costone a quota 1160, dove iniziano i primi segnavia di vernice (fino a qui si notano dei rami tagliati di tanto in tanto).
Ci sono due grossi segnavia a doppia banda rossa con banda bianca centrale, che indicano chiaramente di continuare diretti per la dorsale del costone.
Salendo, i segnavia a tripla banda si alternano con normali bolli e strisce rossi, continuano i rami tagliati e con un minimo di attenzione si segue l’impronta a terra del camminamento che a tratti non è più evidentissima ma si nota.
Si esce dal bosco a quota 1400 circa in località “Boz” con la vista che si apre sulle belle e ariose pale erbose che scendono dalla dorsale del Belvedere (vedi itinerario → Gruppo della Schiara: Zimón de Cajàda per le pale erbose sud del Monte Belvedere dal parcheggio quota 1020 in Val Desedàn).
Dopo pochi metri in campo aperto c’è un salice con ometto nelle vicinanze all’inizio di una traccia-sentierino che entra nel bosco di sinistra: qui inizia convenzionalmente la Zéngia del Zimón de Cajàda o Cengia Val dei Còrf, con prima parte che si può considerare un “riscaldamento” per il successivo crescendo di difficoltà.

Percorrenza del settore est della Zéngia del Zimón de Cajàda o Cengia Val dei Còrf
Qui ho calzato subito i ramponcini perché sapevo di trovare un traverso instabile dopo pochi metri.
Si continua nel bosco seguendo i camminamenti (più di camosci che di umani) a terra dove qualche raro ramo tagliato e ometto confermano le linee da tenere.
Passando qualche valloncello e senza grossi sbalzi di quota si arriva alla base di un fianchetto prativo (non è il primo) dove si nota pochi metri più in alto il Landro de Arcangelo Subienso.
Ci si può anche alzare (ma non l’ho fatto) per andare a visitarlo passando per una breve cornice: Sommavilla scrive che ci sono iscrizioni di significato non evidente, ma un’evidente data 1827! (ci si può organizzare tra 4 anni per festeggiare il bi-centenario❗😊)
Poi la traccia di camosci si alza nel boschetto successivo per puntare a base fascia rocciosa, e uscendo in campo aperto si arriva a un’esile camminamento-cengia (ben esposto) in leggera salita diagonale che porta a uno dei passaggi più caratteristici di questa cengia dove si inizia a far sul serio.
Questo punto caratteristico è una selletta molto aerea con un piccolo larice piantato sullo spuntone esterno che la delimita.
Dalla selletta ci si alza di pochissimo verso la fascia rocciosa per passare sopra gli alberelli presenti, e sorprendentemente (almeno per me) compare una traccia marcata che va ad aggirare lo spigolo di parete per entrare nella grande ansa est della Val dei Còrf.
L’aggiramento dello spigolo è su lista rocciosa sotto rocce aggettanti: si può gattonare (la base è larga ma con qualche spuntoncino “stressante” per le ginocchia) oppure passare in piedi all’esterno su appoggi “quasi da scarpa intera” in esposizione assoluta sul gran vuoto: io, visto l’asciutto perfetto, sono passato all’esterno … senza guardare giù.
Ora c’è una cornice con qualche erba sulla netta traccia di camosci che porta al gomito di inversione di marcia in fondo alla grande ansa est della Val dei Còrf.
Il canale all’inversione di marcia non è difficile da attraversare e si torna indietro sempre su cornici molto esposte dove l’apparente relativa difficoltà non deve far abbassare il livello di attenzione.
E si arriva al punto, a mio giudizio, più difficile di tutta la cengia: è il più difficile nella somma tra difficoltà tecnica in sé e “scelta di interpretazione”.
La cornice si interrompe, e per riprenderla più avanti bisogna scendere ripidissimamente, attraversare un canale e poi risalire altrettanto ripidamente.
Nelle guide è segnalato un chiodo per attrezzare la discesa iniziale di circa 20 metri pur scrivendo che c’è una traccia di camosci che può guidare una discesa libera.
È veramente ripido (dopo i primissimi metri) e molto esposto, ma viste le condizioni perfette sono sceso in libera senza cercare il chiodo e piazzare la corda.
Avvicinandosi al fondo del canale da attraversare, “forse” ci sono due diverse opzioni segnalate dalle guide per superare la “spondina rocciosa” dall’altro lato.
Sommavilla scrive che c’è un punto con due chiodi uniti da cordino, e poi si prosegue dall’altro lato con un traverso erboso orizzontale di 25 metri sul pendio “prossimo alla verticale” per ritrovare poi la cornice poco più in alto.
Mason, invece, scrive che si trova un unico chiodo con cordino e poi ci si alza in salita diagonale.
È lo stesso passaggio descritto in modo un po’ diverso o sono due distinti?
Non lo so.
Io non ho inizialmente cercato il chiodo o due con cordino per superare il saltino roccioso, e sono sceso ancora per il canale (più dei 20 metri totali indicati) fino a dove si chiude ad imbuto con un salto.
Perché?
Perché ho osservato molto questo passaggio, che si vede bene, dalla selletta con larice all’inizio della grande ansa est della Val dei Còrf, ed ho visto un camoscio (foto che pubblico qui) che passava in senso contrario proprio in quel punto dove sembrava esserci un saltino di risalita molto basso (cioè in discesa per il camoscio).
Quindi (sapendo che spesso i camosci in ambienti complicati cercano le soluzioni più semplici) ho provato prima in quel punto più basso di quanto indicato dalle guide, ed è andata bene!
Il saltino si supera senza chiodi di aiuto con due movimenti probabilmente di I°+, e poi si risale il ripidone erboso successivo.
È quello che volevo perché sulle pendenze veramente alte preferisco salire diretto (anche facendo più dislivello) piuttosto che traversare.
Con calma la risalita si fa (ho impiegato 10 minuti) trovando sempre gli appoggi giusti (ogni tanto qualche arbusto di aiuto) e si riprende la linea di cornice in corrispondenza di un gruppetto di alberi (abeti e larici secondo Sommavilla, pini e larici secondo Mason, e secondo me … non ho guardato).
Ora bisogna togliere i ramponcini: c’è un brevissimo tratto su cornice rocciosa al 100% e poi si aggira uno spigolo con tratto di cornice mancante e fondamentale aiuto di un buon cavo di acciaio.
Si avanza abbastanza tranquillamente fino all’attraversamento di un canale dove per scendere c’è un cavetto di aiuto molto opportuno: senza cavetto sarebbe una breve disarrampicata delicata.
Poi ancora avanti in cengia in ambiente di rado bosco fino a uno spigoletto con passaggio di aggiramento esilissimo e molto esposto, agevolato da un chiodo iniziale per chi vuole attrezzarsi da solo ma pure da un cavetto fisso ben solido.
Infine si punta verso lo spigolo di uscita dalla Val dei Còrf, e poi passando sotto una scenografica fascia rocciosa aggettante si arriva al già citato accesso intermedio dell’itinerario → Gruppo della Schiara: Variante di attacco alla Cengia Val dei Còrf per la Pala de le Stanghe dal park quota 1020 in Val Desedàn.
Prima di proseguire per la parte ovest, si può fare una comodissima pausa su un fazzoletto d’erba.
Qui non c’è alcuna evidenza della congiunzione con l’itinerario di accesso intermedio che può servire come uscita anticipata: il primo piccolo ramo tagliato è qualche metro più in basso e assolutamente non visibile né intuibile.

Percorrenza del settore ovest della Zéngia del Zimón de Cajàda o Cengia Val dei Còrf
Dal punto di congiunzione con l’itinerario di accesso intermedio, si prosegue seguendo la traccia di camoscio che attraversa quasi in piano il boschetto successivo non troppo inclinato lateralmente.
La traccia arriva sopra un punto di cresta oltre il quale c’è un gran salto verticale.
Qui tutte e due le guide scrivono di scendere per un canale in direzione nord-ovest o destra.
Però, per trovare questo canale, dal punto di arrivo in cresta sulla traccia buona bisogna spostarsi prima alcuni metri verso sinistra in leggera discesa sempre su camminamento di camosci.
Poi il canale si individua senza incertezze e non è difficile.
La breve discesa termina in una conca boschiva che anticipa una bancata erbosa ben inclinata dove inizialmente si trovano delle agevoli linee di camminata.
Bisogna stare alti per imboccare correttamente il successivo ripido triangolo erboso – Sommavilla lo definisce proprio con il toponimo “Triangolo” – che immette su un passaggio chiave.
Ci sono alcuni passi di traverso di congiunzione (tra la prima bancata erbosa e il Triangolo) molto stretti ed esposti, ma ci sono anche alcune solide roccette che aiutano con appoggi da “scarpa quasi intera”.
Si risale diagonalmente parte del Triangolo per puntare alla base di un canale non visibile ma molto ben intuibile come posizione di attacco.
Nelle guide è definito come 20 metri di II° grado su buoni appoggi: da sotto non sembra così difficile, ma dopo i primissimi metri è così (qui ho scattato una sola foto perché le mani … erano impegnate in altre faccende).
È un II° grado “più vegetale che minerale”, e io sono salito con i ramponcini: a ognuno le sue scelte.
Dalla testata del canalino si sale su facile cresta boscata fino alla fascia rocciosa che sta sopra, e si svolta a sinistra trovando poco dopo il grande Landro de Prussia.
Si continua in salita su comoda bancata erbosa fino a una costa con boschetto di faggi.
Dopo i faggi si piega verso destra per entrare in un tratto molto esposto.
Dopo un paio di piccole anse su stretta ma solida traccia di cornice, c’è il passaggio (a mio giudizio) più aereo di tutto il percorso.
È una breve diagonale in salita, con appoggi da piede intero o quasi: a una cosa del genere, a livello terra, non ci si fa caso, ma … la terra è qualche centinaio di metri più in basso.
Fatto questo, si arriva sopra una facile bancata erbosa diagonale in discesa che porta all’ultimo passaggio difficile.
La bancata punta a uno spigolo roccioso sotto un torrione giallastro, dove c’è un salto in discesa per calare sulla facile cornice successiva.
Tutte e due le guide scrivono che non conviene servirsi del “rudimentale cavetto di acciaio di dubbia consistenza”.
Oggi non c’era alcun dubbio di consistenza … perché il cavetto era rotto (proprio con l’acciaio spezzato!) con uno dei chiodi fuoriuscito dalla sede.
Nella breve discesa iniziale su roccette l’esposizione è ALTISSIMA.
Le roccette (I°+ o II° non saprei dire) sono buone e ci sono possibilità di assicurarsi con corda propria: anche qui a ognuno le sue scelte.
Poi il cavetto continua su cornice in realtà facile fino all’aggiramento di una costa sotto un roccione spiovente.
Qui si entra su bancate sopra un bosco fitto (quasi subito un ramo tagliato).
Dopo varie ondulazioni con tendenza discesa sopra pendii boschivi frastagliati e poco adatti a una discesa finale tranquilla, si arriva dove la linea di cengia inizia una salita costante.
Qui il pendio boschivo a fianco è regolare e non difficile, e qui si conclude la Zéngia del Zimón de Cajàda o Cengia Val dei Còrf.

Chiusura dell’escursione dalla fine del settore ovest della Zéngia del Zimón de Cajàda o Cengia Val dei Còrf
Mason scrive che dal punto di uscita si nota un grande faggio con “doppia X” incisa sul tronco, e poi altri ancora.
Io non mi sono fissato di individuare questi segnavia (a cui non sono abituato), tuttavia ne ho trovati un paio procedendo per la mia strada.
Dopo un primo breve tratto ripido ma non difficile di discesa (non più ripido di certi posti in cui … si va per funghi 😉), il pendio di bosco coprente diventa veramente facile e si può percorrere liberamente in lungo e in largo.
Basta scegliere dove ci si vuol ricollegare alla strada rotabile di Cajada o al sentiero CAI 529.
Io ho scelto di puntare al parcheggio che si trova qualche centinaio di metri prima delle Casere di Cajada per rinfrescarmi alla fontanella in loco.
Infine, con 1,4 km circa quasi tutti di asfalto rientro al parcheggio di partenza.
Controllo zecche ok! 👌😁

Note sulla registrazione GPS
Come sempre il GPS non è il Vangelo e, specialmente su itinerari come questo, la registrazione serve più che altro per arrivare senza perdite di tempo all’attacco dei settori con percorrenza obbligata.
In questo caso ci sono problemi di segnale in qualche punto anche prima dell’arrivo all’attacco della Zéngia del Zimón de Cajàda o Cengia Val dei Còrf: però non è una traccia-sentiero difficile da seguire.
Nella prima parte della grande ansa est in Val dei Còrf il segnale è mancato del tutto e ci sono delle linee diritte non rappresentative della realtà: però qui di sicuro a nessuno verrà in mente di guardare il GPS.
Sempre in questa prima parte anche i waypoint contenitori di foto non sono certamente fissati nei punti corretti.
Per quanto riguarda il dislivello totale, dovrebbe essere di circa 650/700 metri comprendendo i molti brevi su e giù: di sicuro non 1.442 metri come indicato nei dati di riepilogo Wikiloc.
Il poco dislivello aiuta a mantenere alta la concentrazione ed “evita tentazioni” di risparmiare peso nello zaino per l’attrezzatura necessaria.

Waypoints

PictographWaypoint Altitude 3,355 ft
Photo of01 - Parcheggio quota 1020 circa lungo la strada rotabile di Cajada in Val Desedàn

01 - Parcheggio quota 1020 circa lungo la strada rotabile di Cajada in Val Desedàn

PictographWaypoint Altitude 3,560 ft

02 - Sella boschiva del Col delle More o Col de le Mòre

PictographWaypoint Altitude 3,602 ft
Photo of03 - Attraversamento impluvio Val dei Còrf o Val dei Corvi

03 - Attraversamento impluvio Val dei Còrf o Val dei Corvi

PictographWaypoint Altitude 3,969 ft
Photo of04 - Foto lungo il sentiero di salita alla località Boz

04 - Foto lungo il sentiero di salita alla località Boz

PictographWaypoint Altitude 4,634 ft
Photo of05 - Salice e ometto di riferimento in località Boz per l'inizio della Zéngia del Zimón de Cajàda o Cengia Val dei Còrf Photo of05 - Salice e ometto di riferimento in località Boz per l'inizio della Zéngia del Zimón de Cajàda o Cengia Val dei Còrf

05 - Salice e ometto di riferimento in località Boz per l'inizio della Zéngia del Zimón de Cajàda o Cengia Val dei Còrf

PictographWaypoint Altitude 4,646 ft
Photo of06 - Foto al Landro de Arcangelo Subienso

06 - Foto al Landro de Arcangelo Subienso

PictographWaypoint Altitude 4,715 ft
Photo of07 - Selletta con larice che anticipa l'inizio delle cornici verso l'ansa est della Val dei Còrf o Val dei Corvi Photo of07 - Selletta con larice che anticipa l'inizio delle cornici verso l'ansa est della Val dei Còrf o Val dei Corvi Photo of07 - Selletta con larice che anticipa l'inizio delle cornici verso l'ansa est della Val dei Còrf o Val dei Corvi

07 - Selletta con larice che anticipa l'inizio delle cornici verso l'ansa est della Val dei Còrf o Val dei Corvi

PictographWaypoint Altitude 4,728 ft
Photo of08 - Inizio sotto roccia aggettante delle cornici verso l'ansa est della Val dei Còrf o Val dei Corvi

08 - Inizio sotto roccia aggettante delle cornici verso l'ansa est della Val dei Còrf o Val dei Corvi

PictographWaypoint Altitude 4,757 ft
Photo of09 - Foto avanzando verso l'attraversamento dell'impluvio est della Val dei Còrf o Val dei Corvi Photo of09 - Foto avanzando verso l'attraversamento dell'impluvio est della Val dei Còrf o Val dei Corvi

09 - Foto avanzando verso l'attraversamento dell'impluvio est della Val dei Còrf o Val dei Corvi

PictographWaypoint Altitude 4,783 ft
Photo of10 - Foto avanzando verso l'attraversamento dell'impluvio est della Val dei Còrf o Val dei Corvi Photo of10 - Foto avanzando verso l'attraversamento dell'impluvio est della Val dei Còrf o Val dei Corvi

10 - Foto avanzando verso l'attraversamento dell'impluvio est della Val dei Còrf o Val dei Corvi

PictographWaypoint Altitude 4,816 ft
Photo of11 - Attraversamento dell'impluvio est della Val dei Còrf o Val dei Corvi

11 - Attraversamento dell'impluvio est della Val dei Còrf o Val dei Corvi

PictographWaypoint Altitude 4,836 ft
Photo of12 - Foto rientrando verso ovest dopo l'attraversamento dell'impluvio est della Val dei Còrf o Val dei Corvi Photo of12 - Foto rientrando verso ovest dopo l'attraversamento dell'impluvio est della Val dei Còrf o Val dei Corvi Photo of12 - Foto rientrando verso ovest dopo l'attraversamento dell'impluvio est della Val dei Còrf o Val dei Corvi

12 - Foto rientrando verso ovest dopo l'attraversamento dell'impluvio est della Val dei Còrf o Val dei Corvi

PictographWaypoint Altitude 4,839 ft
Photo of13 - Foto arrivando all'interruzione di cornice in Val dei Còrf o Val dei Corvi

13 - Foto arrivando all'interruzione di cornice in Val dei Còrf o Val dei Corvi

PictographWaypoint Altitude 4,689 ft
Photo of14 - Saltino di risalita sulla destra idrografica del canale per ritornare al livello di cornice in Val dei Còrf o Val dei Corvi Photo of14 - Saltino di risalita sulla destra idrografica del canale per ritornare al livello di cornice in Val dei Còrf o Val dei Corvi

14 - Saltino di risalita sulla destra idrografica del canale per ritornare al livello di cornice in Val dei Còrf o Val dei Corvi

PictographWaypoint Altitude 4,823 ft
Photo of15 - Ritorno al livello di cornice in Val dei Còrf o Val dei Corvi

15 - Ritorno al livello di cornice in Val dei Còrf o Val dei Corvi

PictographWaypoint Altitude 4,832 ft
Photo of16 - Cavo di aiuto su breve tratto mancante di cornice in Val dei Còrf o Val dei Corvi

16 - Cavo di aiuto su breve tratto mancante di cornice in Val dei Còrf o Val dei Corvi

PictographWaypoint Altitude 4,752 ft
Photo of17 - Attraversamento canale con discesetta e cavo di aiuto in uscita verso ovest dalla Val dei Còrf o Val dei Corvi Photo of17 - Attraversamento canale con discesetta e cavo di aiuto in uscita verso ovest dalla Val dei Còrf o Val dei Corvi

17 - Attraversamento canale con discesetta e cavo di aiuto in uscita verso ovest dalla Val dei Còrf o Val dei Corvi

PictographWaypoint Altitude 4,761 ft
Photo of18 - Foto uscendo dalla Val dei Còrf lungo la Zéngia del Zimón de Cajàda o Cengia Val dei Còrf

18 - Foto uscendo dalla Val dei Còrf lungo la Zéngia del Zimón de Cajàda o Cengia Val dei Còrf

PictographWaypoint Altitude 4,734 ft
Photo of19 - Ultimo breve passaggio attrezzato lungo il settore est della Zéngia del Zimón de Cajàda o Cengia Val dei Còrf Photo of19 - Ultimo breve passaggio attrezzato lungo il settore est della Zéngia del Zimón de Cajàda o Cengia Val dei Còrf

19 - Ultimo breve passaggio attrezzato lungo il settore est della Zéngia del Zimón de Cajàda o Cengia Val dei Còrf

PictographWaypoint Altitude 4,689 ft
Photo of20 - Tratto sotto rocce aggettanti nel finale del settore est della Zéngia del Zimón de Cajàda o Cengia Val dei Còrf

20 - Tratto sotto rocce aggettanti nel finale del settore est della Zéngia del Zimón de Cajàda o Cengia Val dei Còrf

PictographWaypoint Altitude 4,680 ft
Photo of21 - Passaggio da settore est a ovest della Zéngia del Zimón de Cajàda o Cengia Val dei Còrf al punto di accesso alternativo Photo of21 - Passaggio da settore est a ovest della Zéngia del Zimón de Cajàda o Cengia Val dei Còrf al punto di accesso alternativo

21 - Passaggio da settore est a ovest della Zéngia del Zimón de Cajàda o Cengia Val dei Còrf al punto di accesso alternativo

PictographWaypoint Altitude 4,676 ft
Photo of22 - Arrivo su cresta boschiva poco dopo l'inizio del settore ovest della Zéngia del Zimón de Cajàda o Cengia Val dei Còrf

22 - Arrivo su cresta boschiva poco dopo l'inizio del settore ovest della Zéngia del Zimón de Cajàda o Cengia Val dei Còrf

PictographWaypoint Altitude 4,662 ft
Photo of23 - Testata facile canale da scendere lungo il settore ovest della Zéngia del Zimón de Cajàda o Cengia Val dei Còrf

23 - Testata facile canale da scendere lungo il settore ovest della Zéngia del Zimón de Cajàda o Cengia Val dei Còrf

PictographWaypoint Altitude 4,610 ft
Photo of24 - Foto dalle prime bancate erbose del settore ovest della Zéngia del Zimón de Cajàda o Cengia Val dei Còrf Photo of24 - Foto dalle prime bancate erbose del settore ovest della Zéngia del Zimón de Cajàda o Cengia Val dei Còrf

24 - Foto dalle prime bancate erbose del settore ovest della Zéngia del Zimón de Cajàda o Cengia Val dei Còrf

PictographWaypoint Altitude 4,604 ft
Photo of25 - Foto in arrivo al «Triangolo» lungo il settore ovest della Zéngia del Zimón de Cajàda o Cengia Val dei Còrf

25 - Foto in arrivo al «Triangolo» lungo il settore ovest della Zéngia del Zimón de Cajàda o Cengia Val dei Còrf

PictographWaypoint Altitude 4,652 ft
Photo of26 - Unica foto alle prime roccette nel canale di II° grado che segue il «Triangolo»

26 - Unica foto alle prime roccette nel canale di II° grado che segue il «Triangolo»

PictographWaypoint Altitude 4,702 ft
Photo of27 - Testata del canale di II° grado misto erba-roccette che segue il «Triangolo»

27 - Testata del canale di II° grado misto erba-roccette che segue il «Triangolo»

PictographWaypoint Altitude 4,761 ft
Photo of28 - Landro de Prussia lungo il settore ovest della Zéngia del Zimón de Cajàda o Cengia Val dei Còrf

28 - Landro de Prussia lungo il settore ovest della Zéngia del Zimón de Cajàda o Cengia Val dei Còrf

PictographWaypoint Altitude 4,795 ft
Photo of29 - Foto su bancate verso un boschetto di faggi lungo il settore ovest della Zéngia del Zimón de Cajàda o Cengia Val dei Còrf

29 - Foto su bancate verso un boschetto di faggi lungo il settore ovest della Zéngia del Zimón de Cajàda o Cengia Val dei Còrf

PictographWaypoint Altitude 4,901 ft
Photo of30 - Foto su bancate verso un boschetto di faggi lungo il settore ovest della Zéngia del Zimón de Cajàda o Cengia Val dei Còrf Photo of30 - Foto su bancate verso un boschetto di faggi lungo il settore ovest della Zéngia del Zimón de Cajàda o Cengia Val dei Còrf

30 - Foto su bancate verso un boschetto di faggi lungo il settore ovest della Zéngia del Zimón de Cajàda o Cengia Val dei Còrf

PictographWaypoint Altitude 4,973 ft
Photo of31 - Foto in un tratto di cornici esposte lungo il settore ovest della Zéngia del Zimón de Cajàda o Cengia Val dei Còrf

31 - Foto in un tratto di cornici esposte lungo il settore ovest della Zéngia del Zimón de Cajàda o Cengia Val dei Còrf

PictographWaypoint Altitude 4,965 ft
Photo of32 - Foto in un tratto di cornici esposte lungo il settore ovest della Zéngia del Zimón de Cajàda o Cengia Val dei Còrf Photo of32 - Foto in un tratto di cornici esposte lungo il settore ovest della Zéngia del Zimón de Cajàda o Cengia Val dei Còrf

32 - Foto in un tratto di cornici esposte lungo il settore ovest della Zéngia del Zimón de Cajàda o Cengia Val dei Còrf

PictographWaypoint Altitude 4,950 ft
Photo of33 - Foto in un tratto di cornici esposte lungo il settore ovest della Zéngia del Zimón de Cajàda o Cengia Val dei Còrf

33 - Foto in un tratto di cornici esposte lungo il settore ovest della Zéngia del Zimón de Cajàda o Cengia Val dei Còrf

PictographWaypoint Altitude 4,973 ft
Photo of34 - Foto in un tratto di cornici esposte lungo il settore ovest della Zéngia del Zimón de Cajàda o Cengia Val dei Còrf

34 - Foto in un tratto di cornici esposte lungo il settore ovest della Zéngia del Zimón de Cajàda o Cengia Val dei Còrf

PictographWaypoint Altitude 4,988 ft
Photo of35 - Foto in un tratto di cornici esposte lungo il settore ovest della Zéngia del Zimón de Cajàda o Cengia Val dei Còrf

35 - Foto in un tratto di cornici esposte lungo il settore ovest della Zéngia del Zimón de Cajàda o Cengia Val dei Còrf

PictographWaypoint Altitude 4,994 ft
Photo of36 - Inizio bancata erbosa discendente lungo il settore ovest della Zéngia del Zimón de Cajàda o Cengia Val dei Còrf Photo of36 - Inizio bancata erbosa discendente lungo il settore ovest della Zéngia del Zimón de Cajàda o Cengia Val dei Còrf

36 - Inizio bancata erbosa discendente lungo il settore ovest della Zéngia del Zimón de Cajàda o Cengia Val dei Còrf

PictographWaypoint Altitude 4,754 ft
Photo of37 - Salto in discesa molto esposto con cavo rotto lungo il settore ovest della Zéngia del Zimón de Cajàda o Cengia Val dei Còrf Photo of37 - Salto in discesa molto esposto con cavo rotto lungo il settore ovest della Zéngia del Zimón de Cajàda o Cengia Val dei Còrf Photo of37 - Salto in discesa molto esposto con cavo rotto lungo il settore ovest della Zéngia del Zimón de Cajàda o Cengia Val dei Còrf

37 - Salto in discesa molto esposto con cavo rotto lungo il settore ovest della Zéngia del Zimón de Cajàda o Cengia Val dei Còrf

PictographWaypoint Altitude 4,757 ft
Photo of38 - Fine cornici lungo il settore ovest della Zéngia del Zimón de Cajàda o Cengia Val dei Còrf

38 - Fine cornici lungo il settore ovest della Zéngia del Zimón de Cajàda o Cengia Val dei Còrf

PictographWaypoint Altitude 4,681 ft
Photo of39 - Foto sulle ultime bancate erbose lungo il settore ovest della Zéngia del Zimón de Cajàda o Cengia Val dei Còrf

39 - Foto sulle ultime bancate erbose lungo il settore ovest della Zéngia del Zimón de Cajàda o Cengia Val dei Còrf

PictographWaypoint Altitude 4,622 ft
Photo of40 - Fine del settore ovest della Zéngia del Zimón de Cajàda o Cengia Val dei Còrf e inizio discesa di rientro nel bosco Photo of40 - Fine del settore ovest della Zéngia del Zimón de Cajàda o Cengia Val dei Còrf e inizio discesa di rientro nel bosco

40 - Fine del settore ovest della Zéngia del Zimón de Cajàda o Cengia Val dei Còrf e inizio discesa di rientro nel bosco

PictographWaypoint Altitude 3,736 ft
Photo of41 - Parcheggio con panchine e fontanella al rientro sulla strada rotabile di Cajàda in Val Desedàn Photo of41 - Parcheggio con panchine e fontanella al rientro sulla strada rotabile di Cajàda in Val Desedàn

41 - Parcheggio con panchine e fontanella al rientro sulla strada rotabile di Cajàda in Val Desedàn

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