Gruppo della Schiara: Pala Alta e Monte Perón partendo dalla Passerella del Perón sul Torrente Cordévole
near Case Barp, Veneto (Italia)
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Trail photos
Itinerary description
Escursione che combina due mete classiche del lato sud-ovest del Gruppo della Schiara.
Il punto ottimale di partenza è al parcheggio di Pian de Fraina; io però ho scelto di partire dal fondo valle per fare giornata intera con un meteo previsto assolutamente perfetto.
Partendo da Pian de Fraina si risparmiano circa 9,5 km di percorrenza lineare e 730 metri di dislivello (comprese alcune brevi risalite nei saliscendi) sui 17,9 e 2.100 complessivi circa.
Con il bel tempo sono garantite “viste prealpine” di grande bellezza.
Il “cuore” dell’itinerario è molto vario con tratti “quasi selvaggi”.
Ho scritto “quasi” perché i camminamenti – anche nei tratti meno semplici – sono sempre abbastanza ben segnalati: si può apprezzare la camminata senza paura di perdersi (tenendo conto di buona visibilità).
A mio giudizio il passaggio più difficile è il ben noto intaglio roccioso (in parte attrezzato) nei pressi della vetta della Pala Alta dal lato della via normale (affrontato in direzione discesa nella versione di oggi).
Ho indicato “difficile” come valutazione di difficoltà ma i passaggi difficilini sono tutti molto brevi e si possono affrontare con calma.
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Salita alla Pala Alta dalla Passerella del Peron sul Torrente Cordevole
Dal piccolo parcheggio presso la Passerella del Peron si attraversa la SR 203, si svolta a sinistra di fronte alla Chiesetta e si prosegue in breve fino all’inizio del tratto a sentiero del Sentiero Tematico delle Chiesette Pedemontane.
Seguendo i tipici segnavia di vernice a bande color “lilla e giallo chiaro”, più frecce e ometti alle diramazioni, si arriva su un tratto asfaltato in località Costiet.
Dopo circa 800 metri di stretta stradetta asfaltata c’è un ultimo tratto di sentiero che porta nell’area di Pian de Fraina dove si trova il parcheggio auto più avanzato utile per la salita alla Pala Alta.
Da qui si segue il largo e comodo sentiero fino al bivio molto ben segnalato con frecce a destra per “PALA ALTA”, e a sinistra per “CIMA MONTE PERON” e “CHIESETTA SAN GIORGIO”.
Ora, per la Pala Alta, il sentiero da turistico diventa escursionistico, si trovano due cavetti su due bassi ma non difficili saltini di roccia e si arriva al bivio tra la via normale e la via diretta.
Il bivio non è evidentissimo: la diramazione per la via diretta verso sinistra ha un camminamento meno marcato e, ad oggi, c’è solo una piccola freccetta rossa (un po’ in alto) con scritta bianca “VIA DIRETTA”.
La diramazione, comunque, è poco sopra quota 1.500 ed è mappata su OpenStreetMap.
La via diretta seguita oggi in salita è tutta segnata con bolli rossi, bolli gialli, ometti e rami tagliati: non è un tracciato CAI e non ci sono i segnavia CAI classici.
All’inizio si risale un lungo e ripido scivolo erboso a fianco di una fascia rocciosa con vari antri, ma sempre con camminamento di passaggio tra le erbe.
Poi ci sono varie svolte tra spaccature nelle roccette e corridoi nei mughi, e con viste sempre più belle si arriva in vetta.
Con terreno asciutto non ci sono grossi problemi.
Dalla Pala Alta alla Croce del Peron e rientro a Pian de Fraina
Oggi discesa per la via normale.
Dopo il primo breve tratto di ripido sentiero si arriva al passaggio più difficile.
Nell’ordine: 1) cavetto di aiuto su prime roccette in discesa; 2) fine discesetta su roccette libere di quasi I° grado su solidi appoggi; 3) pochi metri su a sinistra sul fondo del canalino; 4) risalita dall’altro lato con cavo di aiuto.
Di tutti i cavi di aiuto dell’escursione questo è l’unico, seppur breve, che si può paragonare a un tratto di via ferrata con le attenzioni del caso.
Dopo pochi metri si arriva al bivio di inizio del mitico Viàz dei Camòrz e dei Camorziéri.
Poi senza difficoltà su sentiero sempre ben marcato, tra qualche tratto ripido si ritorna al bivio con la via diretta e poi a quello già visto con la freccia per la Chiesa di San Giorgio.
Si continua sul facile fino alla Chiesa, da cui si svolta in decisa salita fino alla Ponta de San Giorgio con tre piccole Croci metalliche e gran vista ravvicinata sui Monti del Sole.
Da qui inizia il lungo tratto di cresta fino alla Croce del Peron.
È un sentiero da “assaporare”: molto vario con tratti proprio sulla cresta o poco sotto dal lato est, in campo aperto e nel bosco.
Si passa per la Forcella di Costalonga e la Forcella di Costacurta – da tutte e due si diramano sentierini in discesa verso est per un’eventuale uscita anticipata dalle creste.
In tutto ho visto tre cavetti di aiuto nei vari passaggi su roccette/intagli.
Dall’ultima elevazione prima della vetta del Monte Peron si può ammirare alle spalle l’ultimo bel panorama verso nord.
Poi la vegetazione della piatta vetta del Monte Peron impedisce le viste verso nord, e la gran Croce è un po’ più in basso con vista dominante verso la pianura.
Per tornare a Pian de Fraina c’è un bivio ben segnalato pochi metri prima della vetta del Monte Peron.
Il sentiero è con tratti ripidi e un solo cavo di aiuto sopra 5 chiodi dove appoggiare i piedi.
È segnato con pochi bolli rossi, qualche ometto e rami tagliati: se non si va troppo veloci si vede bene e non ci si perde.
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Con tanti saliscendi è difficile calcolare il dislivello esatto di questa escursione, ma dovrebbe essere di circa 2.100 metri e non 1.992 come indicato nei dati di riepilogo Wikiloc.
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Il punto ottimale di partenza è al parcheggio di Pian de Fraina; io però ho scelto di partire dal fondo valle per fare giornata intera con un meteo previsto assolutamente perfetto.
Partendo da Pian de Fraina si risparmiano circa 9,5 km di percorrenza lineare e 730 metri di dislivello (comprese alcune brevi risalite nei saliscendi) sui 17,9 e 2.100 complessivi circa.
Con il bel tempo sono garantite “viste prealpine” di grande bellezza.
Il “cuore” dell’itinerario è molto vario con tratti “quasi selvaggi”.
Ho scritto “quasi” perché i camminamenti – anche nei tratti meno semplici – sono sempre abbastanza ben segnalati: si può apprezzare la camminata senza paura di perdersi (tenendo conto di buona visibilità).
A mio giudizio il passaggio più difficile è il ben noto intaglio roccioso (in parte attrezzato) nei pressi della vetta della Pala Alta dal lato della via normale (affrontato in direzione discesa nella versione di oggi).
Ho indicato “difficile” come valutazione di difficoltà ma i passaggi difficilini sono tutti molto brevi e si possono affrontare con calma.
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Salita alla Pala Alta dalla Passerella del Peron sul Torrente Cordevole
Dal piccolo parcheggio presso la Passerella del Peron si attraversa la SR 203, si svolta a sinistra di fronte alla Chiesetta e si prosegue in breve fino all’inizio del tratto a sentiero del Sentiero Tematico delle Chiesette Pedemontane.
Seguendo i tipici segnavia di vernice a bande color “lilla e giallo chiaro”, più frecce e ometti alle diramazioni, si arriva su un tratto asfaltato in località Costiet.
Dopo circa 800 metri di stretta stradetta asfaltata c’è un ultimo tratto di sentiero che porta nell’area di Pian de Fraina dove si trova il parcheggio auto più avanzato utile per la salita alla Pala Alta.
Da qui si segue il largo e comodo sentiero fino al bivio molto ben segnalato con frecce a destra per “PALA ALTA”, e a sinistra per “CIMA MONTE PERON” e “CHIESETTA SAN GIORGIO”.
Ora, per la Pala Alta, il sentiero da turistico diventa escursionistico, si trovano due cavetti su due bassi ma non difficili saltini di roccia e si arriva al bivio tra la via normale e la via diretta.
Il bivio non è evidentissimo: la diramazione per la via diretta verso sinistra ha un camminamento meno marcato e, ad oggi, c’è solo una piccola freccetta rossa (un po’ in alto) con scritta bianca “VIA DIRETTA”.
La diramazione, comunque, è poco sopra quota 1.500 ed è mappata su OpenStreetMap.
La via diretta seguita oggi in salita è tutta segnata con bolli rossi, bolli gialli, ometti e rami tagliati: non è un tracciato CAI e non ci sono i segnavia CAI classici.
All’inizio si risale un lungo e ripido scivolo erboso a fianco di una fascia rocciosa con vari antri, ma sempre con camminamento di passaggio tra le erbe.
Poi ci sono varie svolte tra spaccature nelle roccette e corridoi nei mughi, e con viste sempre più belle si arriva in vetta.
Con terreno asciutto non ci sono grossi problemi.
Dalla Pala Alta alla Croce del Peron e rientro a Pian de Fraina
Oggi discesa per la via normale.
Dopo il primo breve tratto di ripido sentiero si arriva al passaggio più difficile.
Nell’ordine: 1) cavetto di aiuto su prime roccette in discesa; 2) fine discesetta su roccette libere di quasi I° grado su solidi appoggi; 3) pochi metri su a sinistra sul fondo del canalino; 4) risalita dall’altro lato con cavo di aiuto.
Di tutti i cavi di aiuto dell’escursione questo è l’unico, seppur breve, che si può paragonare a un tratto di via ferrata con le attenzioni del caso.
Dopo pochi metri si arriva al bivio di inizio del mitico Viàz dei Camòrz e dei Camorziéri.
Poi senza difficoltà su sentiero sempre ben marcato, tra qualche tratto ripido si ritorna al bivio con la via diretta e poi a quello già visto con la freccia per la Chiesa di San Giorgio.
Si continua sul facile fino alla Chiesa, da cui si svolta in decisa salita fino alla Ponta de San Giorgio con tre piccole Croci metalliche e gran vista ravvicinata sui Monti del Sole.
Da qui inizia il lungo tratto di cresta fino alla Croce del Peron.
È un sentiero da “assaporare”: molto vario con tratti proprio sulla cresta o poco sotto dal lato est, in campo aperto e nel bosco.
Si passa per la Forcella di Costalonga e la Forcella di Costacurta – da tutte e due si diramano sentierini in discesa verso est per un’eventuale uscita anticipata dalle creste.
In tutto ho visto tre cavetti di aiuto nei vari passaggi su roccette/intagli.
Dall’ultima elevazione prima della vetta del Monte Peron si può ammirare alle spalle l’ultimo bel panorama verso nord.
Poi la vegetazione della piatta vetta del Monte Peron impedisce le viste verso nord, e la gran Croce è un po’ più in basso con vista dominante verso la pianura.
Per tornare a Pian de Fraina c’è un bivio ben segnalato pochi metri prima della vetta del Monte Peron.
Il sentiero è con tratti ripidi e un solo cavo di aiuto sopra 5 chiodi dove appoggiare i piedi.
È segnato con pochi bolli rossi, qualche ometto e rami tagliati: se non si va troppo veloci si vede bene e non ci si perde.
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Con tanti saliscendi è difficile calcolare il dislivello esatto di questa escursione, ma dovrebbe essere di circa 2.100 metri e non 1.992 come indicato nei dati di riepilogo Wikiloc.
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Waypoints
Waypoint
3,166 ft
03 - Bivio sentieri andata-ritorno nei pressi del parcheggio a Pian de Fraina
Waypoint
4,309 ft
23 - Forcella di Costacurta o Costacorta
Waypoint
4,788 ft
28 - Bivio segnalato per discesa finale verso Pian de Fraina
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