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Gruppo della Schiara: Ólt de la Val de Gostìn da Le Olte sulla Strada di Cajàda in Val Desedàn

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Author

Trail stats

Distance
1.76 mi
Elevation gain
2,034 ft
Technical difficulty
Difficult
Elevation loss
2,034 ft
Max elevation
3,961 ft
TrailRank 
56 3.7
Min elevation
2,495 ft
Trail type
Loop
Time
3 hours 26 minutes
Coordinates
2154
Uploaded
November 22, 2020
Recorded
November 2020
  • Rating

  •   3.7 2 Reviews
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near Desedan, Veneto (Italia)

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Photo ofGruppo della Schiara: Ólt de la Val de Gostìn da Le Olte sulla Strada di Cajàda in Val Desedàn Photo ofGruppo della Schiara: Ólt de la Val de Gostìn da Le Olte sulla Strada di Cajàda in Val Desedàn Photo ofGruppo della Schiara: Ólt de la Val de Gostìn da Le Olte sulla Strada di Cajàda in Val Desedàn

Itinerary description

Brevissima escursione interessante e “intensa” dall’inizio alla fine.
Lo scopo è visitare il grande arco naturale di roccia dell’Olt de la Val de Gostin, alto circa 45 metri e con la volta spessa circa 7 metri.
Personalmente volevo confrontarlo con l’altro grande arco naturale di roccia del Ponte dell’Orco che si trova in Valsugana, vedi → Valsugana e Tesino: Ponte dell’Orco e Monte Lefre da Ivano Fracena.
Per l’Olt de la Val de Gostin (a differenza del Ponte dell’Orco) ci sono dei tratti un po’ difficili, anche nella chiusura ad anello che si può benissimo evitare con un’andata e ritorno all’arco di roccia.
Vista la brevità, si può fare tutto con molta calma.
Per quanto riguarda le foto, l’arco di roccia è visibile interamente solo da molto vicino, e chi dispone di fotocamere a obiettivi intercambiabili deve portarsi i grandangoli più spinti del corredo.
Io, come al solito, avevo solo la mia compatta con obiettivo zoom con focale più corta di 24 mm equivalenti nel formato full frame: l’angolo visuale assicurato dal 24 mm full frame permette qualche foto ricordo ma non delle foto da “catalogo turistico”.
La guida di riferimento è “Schiara – Tàmer – Spiz di Mezzodì” di Gianpaolo Sani e Franco Bristot.
Consiglio di infilare i ramponcini nello zaino a chi volesse completare il giro ad anello.

Dal parcheggio in località Le Olte all’arco di roccia “Ólt de la Val de Gostìn”
Dal piccolo spiazzo per 3/4 auto che sta di fronte all’inizio del sentiero di ritorno di questa escursione, si sale per circa 150 metri lungo la strada asfaltata.
C’è una prima curva a sinistra, poi una a destra (con casetta di riferimento verso l’esterno), e subito dopo ci sono tre evidenti bolli rossi dipinti su una roccia della scarpata verso monte: a fianco dei bolli si nota una simil-traccia a gradini che dopo pochi metri diventa sentierino evidente.
Si avanza incontrando subito un ometto e poi rami tagliati di segnalazione, e si sfila a fianco di qualche segmento di vecchi muretti a secco.
Dopo i muretti a secco arriva il rudere di una casera, nascosto nel bosco sulla sinistra di un praticello, e poi un altro prato più grande con delle pietre ammucchiate.
Si arriva in un punto dove il sentiero svolta secco a destra, ma l’impronta a terra è quasi svanita in un breve tratto poco più ripido a base terra – comunque diritti non si può andare e guardando a destra si ritrovano traccia e rami tagliati di segnalazione.
In breve, si arriva su una dorsale prativa da risalire sulla linea di massima pendenza con ben in vista una fascia rocciosa sovrastante.
Nelle vicinanze della fascia rocciosa il sentiero piega a destra, e pochi metri prima delle rocce bisogna abbandonarlo per una esile traccia che va a sinistra: per togliere i dubbi, si trovano quasi subito rami tagliati dopo questa svolta a sinistra.
Si rientra nel bosco con modeste pendenze di traverso fino a una ripida discesetta su tracce confuse e fondo non stabilissimo: qui c’è qualche ometto che suggerisce la linea migliore.
A questo punto la guida scrive «… appena possibile si riprende ad attraversare aggirando un costone dirupato e risalendo in seguito un ripido ma agevole pendio di sottobosco, delimitato a destra da una marcata fascia rocciosa …».
Fatto il ripido in discesa di pochi metri, ho trovato un evidente ometto sotto delle rocce aggettanti, e poi ancora un’esile traccia (pure con qualche discontinuità) ma con altri rami tagliati di segnalazione.
Un ultimo rametto tagliato è proprio sotto un bel “ripidone” a fianco di una marcata fascia rocciosa come indicato in guida.
Questo “ripidone” – 15/20 metri circa – è a base per lo più terra nel fondo del valloncello, fascia rocciosa verticale a destra, e ancora ripido fianco a sinistra con gradini erbosi e qualche alberello che può aiutare a salire: è ripido, ma con calma si fa.
Sopra si è sulla schiena della larga dorsale che immette nella Val de Gostin dove si trova l’arco di roccia.
Io ho traversato subito su tracce di animali verso sinistra, e sono salito fino all’arco di roccia lungo il fianco sinistro direzione salita della Val de Gostin.
Più in su ho ritrovato i rami tagliati e, dunque, credo che la “traccia ufficiale” continui a salire diritta dopo il “ripidone”, e pieghi verso sinistra più in alto: non cambia molto, in questo finale le pendenze sono normali in tutto il pendio.

Chiusura ad anello dell’escursione dall’arco di roccia “Ólt de la Val de Gostìn”
Se non si vuol tornare per la stessa via di salita, bisogna proseguire nella direzione indicata dalla guida per chi vuole salire – “con le dovute cautele” (parole della guida) – sopra l’arco di roccia.
Da sotto l’arco si ritorna seguendo i rami tagliati che affiancano la fascia rocciosa per un primo tratto pianeggiante.
Si aggira in pochi metri un costone di questa fascia rocciosa tenendolo alla propria sinistra, e un ultimo gruppetto di rami tagliati introduce alla base di un largo valloncello poco svasato, che parte “ripidino”.
Bisogna risalirlo fino a quasi le roccette frontali che si vedono in alto.
Appena prima delle roccette si rimonta sulla crestina-crinale di sinistra direzione salita, e praticamente si è già all’altezza del passaggio superiore dell’arco di roccia.
Se ci si alza ancora di poco si nota bene, e si nota anche una mini-traccia che guida sopra e poi scende un ripido gradone (chiaramente ultra- esposto vista l’altezza dell’arco) fino alla depressione centrale: è una marcata depressione che assomiglia, inquadrandola nel profilo completo dell’arco, proprio a una sella di cavallo.
A occhio, per minimizzare il rischio, c’è posto per una sola persona alla volta e non ci si può muovere più di tanto: non ci sono andato.
Da qui, per chiudere l’escursione, si continua a salire il crinale (che si fa ancora più ripido) fino ad un’alta fascia rocciosa: dovrebbero essere circa 40/50 metri di dislivello dalla quota superiore dell’arco.
Sotto la fascia rocciosa ci sono dei piccoli e caratteristici landri e un bell’ometto, e verso destra inizia una traccia stile viàz di camosci.
La traccia ben presto diventa discontinua, ma si percepisce una direzione logica generale che attraversa il bosco sempre nelle vicinanze della fascia rocciosa.
Il bosco a tratti è ben inclinato lateralmente, e a un certo punto ho calzato i ramponcini, che ho levato quasi subito al raggiungimento di un costone alla fine della fascia rocciosa.
Sul costone compare un sentierino esile di larghezza ma abbastanza marcato a terra, che guida in su sulla linea di massima pendenza fino a raggiungere uno sperone roccioso nel bosco, sotto cui passa di traverso un sentiero molto largo: qui si va a destra.
Il largo sentiero inizia subito a scendere allontanandosi dalla fascia rocciosa appena raggiunta, e si trova subito qualche ramo tagliato di segnalazione.
Poi con qualche svolta si infila dentro il gomito di un canalone arrivando contro un’altra fascia rocciosa che sta dall’altro alto: questa è altissima ed è solcata a metà da una cengia vertiginosa (vedi itinerario → Gruppo della Schiara: salita al Pragrànt per la Cengia dei Camòrz da Le Olte sulla Strada di Cajàda in Val Desedàn).
La cengia non c’entra nulla con questa escursione e si segue il sentiero dentro il canalone.
(Lungo tutto il tratto che precede il canalone, che scende lungo l’impluvio e per la prima parte dell’uscita, la registrazione GPS è alquanto imprecisa per i molti rimbalzi di segnale.)
Il sentiero, a poco a poco, va a morire dentro l’impluvio in un tratto di facile pendenza, e poi ricompare ben evidente in uscita verso sinistra.
Da qui basta “inserire il pilota automatico”, seguire il sentiero (ancora qualche rametto tagliato di segnalazione), continuare in discesa ad ogni bivio, e si arriva giusti al parcheggio di partenza.

Waypoints

PictographWaypoint Altitude 2,516 ft

01 - Spiazzo per parcheggio in località Le Olte di fronte all'imbocco del sentiero di rientro

PictographWaypoint Altitude 2,608 ft
Photo of02 - Uscita dalla strada asfaltata in corrispondenza di tre bolli rossi Photo of02 - Uscita dalla strada asfaltata in corrispondenza di tre bolli rossi

02 - Uscita dalla strada asfaltata in corrispondenza di tre bolli rossi

PictographWaypoint Altitude 2,809 ft
Photo of03 - Rudere di casera di riferimento sulla sinistra di uno slargo prativo

03 - Rudere di casera di riferimento sulla sinistra di uno slargo prativo

PictographWaypoint Altitude 3,167 ft
Photo of04 - Inizio dorsale di arrivo alla prima fascia rocciosa in direzione dell'Ólt de la Val de Gostìn Photo of04 - Inizio dorsale di arrivo alla prima fascia rocciosa in direzione dell'Ólt de la Val de Gostìn

04 - Inizio dorsale di arrivo alla prima fascia rocciosa in direzione dell'Ólt de la Val de Gostìn

PictographWaypoint Altitude 3,261 ft

05 - Punto di uscita verso sinistra dal sentiero principale in direzione dell'Ólt de la Val de Gostìn

PictographWaypoint Altitude 3,306 ft
Photo of06 - Breve ripida discesa nel bosco in direzione dell'Ólt de la Val de Gostìn Photo of06 - Breve ripida discesa nel bosco in direzione dell'Ólt de la Val de Gostìn

06 - Breve ripida discesa nel bosco in direzione dell'Ólt de la Val de Gostìn

PictographWaypoint Altitude 3,265 ft
Photo of07 - Base ripido canaletto delimitato da fascia rocciosa in direzione dell'Ólt de la Val de Gostìn

07 - Base ripido canaletto delimitato da fascia rocciosa in direzione dell'Ólt de la Val de Gostìn

PictographWaypoint Altitude 3,368 ft
Photo of08 - Ultimo tratto nella Val de Gostìn in direzione dell'Ólt de la Val de Gostìn

08 - Ultimo tratto nella Val de Gostìn in direzione dell'Ólt de la Val de Gostìn

PictographWaypoint Altitude 3,397 ft
Photo of09 - Base dell'arco di roccia Ólt de la Val de Gostìn - waypoint 1 Photo of09 - Base dell'arco di roccia Ólt de la Val de Gostìn - waypoint 1 Photo of09 - Base dell'arco di roccia Ólt de la Val de Gostìn - waypoint 1

09 - Base dell'arco di roccia Ólt de la Val de Gostìn - waypoint 1

PictographWaypoint Altitude 3,397 ft
Photo of10 - Base dell'arco di roccia Ólt de la Val de Gostìn - waypoint 2 Photo of10 - Base dell'arco di roccia Ólt de la Val de Gostìn - waypoint 2

10 - Base dell'arco di roccia Ólt de la Val de Gostìn - waypoint 2

PictographWaypoint Altitude 3,398 ft
Photo of11 - Base vallone per salire sopra l'Ólt de la Val de Gostìn

11 - Base vallone per salire sopra l'Ólt de la Val de Gostìn

PictographWaypoint Altitude 3,551 ft
Photo of12 - Foto verso la parte superiore dell'Ólt de la Val de Gostìn Photo of12 - Foto verso la parte superiore dell'Ólt de la Val de Gostìn

12 - Foto verso la parte superiore dell'Ólt de la Val de Gostìn

PictographWaypoint Altitude 3,679 ft
Photo of13 - Base fascia rocciosa sopra il pendio a fianco dell'Ólt de la Val de Gostìn Photo of13 - Base fascia rocciosa sopra il pendio a fianco dell'Ólt de la Val de Gostìn Photo of13 - Base fascia rocciosa sopra il pendio a fianco dell'Ólt de la Val de Gostìn

13 - Base fascia rocciosa sopra il pendio a fianco dell'Ólt de la Val de Gostìn

PictographWaypoint Altitude 3,651 ft
Photo of14 - Foto lungo il 'viàz boschivo' sopra l'Ólt de la Val de Gostìn

14 - Foto lungo il 'viàz boschivo' sopra l'Ólt de la Val de Gostìn

PictographWaypoint Altitude 3,699 ft
Photo of15 - Foto lungo il 'viàz boschivo' sopra l'Ólt de la Val de Gostìn Photo of15 - Foto lungo il 'viàz boschivo' sopra l'Ólt de la Val de Gostìn

15 - Foto lungo il 'viàz boschivo' sopra l'Ólt de la Val de Gostìn

PictographWaypoint Altitude 3,840 ft
Photo of16 - Foto da costone alla fine del 'viàz boschivo' sopra l'Ólt de la Val de Gostìn Photo of16 - Foto da costone alla fine del 'viàz boschivo' sopra l'Ólt de la Val de Gostìn Photo of16 - Foto da costone alla fine del 'viàz boschivo' sopra l'Ólt de la Val de Gostìn

16 - Foto da costone alla fine del 'viàz boschivo' sopra l'Ólt de la Val de Gostìn

PictographWaypoint Altitude 3,952 ft
Photo of17 - Arrivo sotto sperone roccioso nel bosco e immissione in largo sentiero in discesa Photo of17 - Arrivo sotto sperone roccioso nel bosco e immissione in largo sentiero in discesa

17 - Arrivo sotto sperone roccioso nel bosco e immissione in largo sentiero in discesa

PictographWaypoint Altitude 3,543 ft
Photo of18 - Inizio discesa diretta dalla testata di un canale-vallone

18 - Inizio discesa diretta dalla testata di un canale-vallone

PictographWaypoint Altitude 3,258 ft
Photo of19 - Uscita da facile impluvio canale-vallone per sentiero verso sinistra Photo of19 - Uscita da facile impluvio canale-vallone per sentiero verso sinistra

19 - Uscita da facile impluvio canale-vallone per sentiero verso sinistra

Comments  (7)

  • pierpi Nov 29, 2020

    I have followed this trail  View more

    Breve ma intenso

  • camminandrea Nov 29, 2020

    I have followed this trail  View more

    Percorso il 29 novembre 2020 con un amico.
    Sicuramente per gli amanti del "genere". Le informazioni date dalla relazione sono valide in quanto i punti di riferimento importanti ci sono tutti. Consiglio l'uso dei ramponcini altrimenti la progressione sul ripido diventa difficile e faticosa. Ho una domanda per lo "Zio Mario": la via di ritorno è una tua scoperta ho hai avuto informazioni da qualcuno, grazie.

  • Photo of ZioMario
    ZioMario Nov 30, 2020

    Non avevo informazioni precedenti, e prima dell’Olt de Gostin ero stato in quella valle solo una volta tre giorni prima per andare al Zimon de Cajada.
    La via del ritorno è un tentativo di collegamento tra l’Olt de Gostin e i sentieri indicati con tratteggio nero (dunque extra-CAI) più in alto sulle cartine escursionistiche.
    Tornare per la stessa via lungo un itinerario così corto, per me non è molto stimolante in rapporto alle molte ore di auto per arrivare da casa mia – così ci ho provato.
    A volte le cartine escursionistiche sono precise e va bene, altre volte non si combina nulla.
    Era comunque chiaro che le fasce rocciose sopra l’Olt de Gostin non sono continue e poteva esserci un passaggio.
    Per tutte le evenienze, nello zaino avevo la corda e il resto per calarmi se non avessi più avuto il tempo di tornare indietro durante l’avanzamento ed eventuali variazioni.
    Invece è andato tutto liscio sempre verso la prima scelta a ogni punto di decisione.
    Comunque … secondo me c’è un’altra possibilità di anello … magari la prossima primavera!
    Ciao e grazie per la recensione positiva. 😉

  • Photo of paolo foppa
    paolo foppa Jan 9, 2023

    Una quindicina di gg fa' ho seguito quasi intermante il tuo percorso, come sempre ben spiegato con molti dettagli, con qualche modesta variante per raggiungere lo sperone roccioso. Non ho ravvisato necessità di utilizzare i ramponcini. Ho dato un'occhiata alla cengia che tu hai percorso in una successiva occasione, nulla di impossibile, ma quel tratto bagnato e parzialmente ghiacciato mi è parso assai pericoloso

  • Photo of ZioMario
    ZioMario Jan 9, 2023

    Ciao Paolo,
    grazie per aver apprezzato la mia relazione.
    Per quanto riguarda la cengia citata, concordo che il tratto sotto il gocciolatoio sia «molto delicato» con il bagnato.
    Forse tornerò un pomeriggio in tarda estate o inizio autunno dopo un periodo senza precipitazioni sperando di trovare il passaggio asciutto.
    È una speranza perché non so se il gocciolatoio è permanente o se (come tanti) da metà estate fino alle prime nevicate più in alto non produce nulla.
    Buone escursioni. 😉

  • Photo of paolo foppa
    paolo foppa Jan 10, 2023

    grazie a te e complimenti per le tue numerose ed interessanti escursioni
    Un quesito, che tipo di ramponcini usi? io ne ho già distrutti 3 del tipo nortec, quelli in gomma di silicone per intenderci, sui ripidi in poco tempo mi si sono rotti gli anelli....pensavo di acquistare un prodotto più robusto e sicuro.
    ciao

  • Photo of ZioMario
    ZioMario Jan 10, 2023

    Io utilizzo quelli specifici forestali o da prato a 6 punte, e in particolare il modello CAMP Frost.
    Comunque in commercio ce ne sono molti modelli, basta fare una ricerca con “ramponi 6 punte”.
    Qui ti metto il link al sito CAMP per farti vedere quali sono i miei: RAMPONCINI ANTISCIVOLO FROST - 36/47.
    Io li ho acquistati in negozio ma li trovi anche su internet.
    Ciao e … buon divertimento!👍

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