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Grotta del Landrel

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Trail stats

Distance
5.37 mi
Elevation gain
2,156 ft
Technical difficulty
Easy
Elevation loss
2,156 ft
Max elevation
3,169 ft
TrailRank 
36
Min elevation
1,518 ft
Trail type
Loop
Time
2 hours 55 minutes
Coordinates
1996
Uploaded
February 20, 2020
Recorded
February 2020
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near Madonna del Carmine, Veneto (Italia)

Viewed 1299 times, downloaded 27 times

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Santuario Madonna del Carmine - Posa Grande - Grotta del Landrel - Prati di Pradie - Fontana Tof - sentiero 989 - Santuario Madonna del Carmine

Giunti a Miane (da Follina in direzione Combai) si svolta a dx in Via Carmine fino a raggiungere il Santuario, alla base della impervia Valle del Carmine. Da qui ci si incammina su strada cementata in salita seguendo le indicazioni per Posa Granda e Grotta Landrel. Dopo neanche 1 km, oltrepassate alcune abitazioni, si incrocia il sentiero 989 (Troi de Miane) che scende sulla dx verso Fontana Tof. Per il momento lo ignoriamo, ma sarà il nostro percorso di ritorno. Dopo un paio di stretti tornanti si raggiunge il caratteristico borgo di Posa Grande; lasciate le belle casere alla nostra sx si sale ancora un pò su strada cementata fino a raggiungere una curva a gomito alla cui sx si stacca un sentiero per località Salvedella. La traccia abbandona immediatamente lo sterrato e sale a dx nel bosco, a volte non così intuitiva ma agevolata da omini in pietra. La fitta vegetazione è caratterizata da un ambiente umido ricoperto da muschi. Continuando a zig zag nel sottobosco di faggi ci si alza sopra Casera Cal Nova, sulla nostra dx, fino a lambire la strada forestale in prossimità di un tornante. Da qui si prosegue su tratto di sentiero caratterizzato da gradoni e staccionate in legno. All’altezza di Casera Rai, recentemente risorta dai ruderi, si stacca la deviazione per la grotta del Landrel. Proseguendo dritti per Salvedella si può invece allungare il giro salendo in dorsale. Svoltati a dx, si prosegue su bel sentiero per qualche centinaio di metri. Scalvalcata la forestale incontrata in precedenza (nostro punto di rientro), la si attraversa fino a raggiungere uno stretto tornante, nei pressi di una sorgente in cui è posizionato un capitello. Da qui ci si alza con le ultime curve fino all’ingresso della grotta, già visibile sopra di noi (3 km, 1h). La mistica grotta del Landrel è una cavità dalle origini carsiche immersa in un suggestivo paesaggio di castagni, frassini, pini e querce. E' un luogo carico di fascino religioso, come testimoniano i numerosi oggetti appesi. Un'antica leggenda racconta che proprio qui dei pastori custodissero una piccola statua raffigurante una Madonna di legno scolpita da abili mani sul Monte Carmelo, in Terra Santa, e donata loro da un pellegrino sconosciuto mentre pascolavano i greggi in queste zone. Questa statuetta pare sia la stessa che ancora oggi è venerata nel Santuario a fondovalle. Ritornati sui nostri passi si raggiunge la forestale incontrata in precedenza. Da qui si svolta a sx e si scende comodamente verso i Prati di Pradie, agevolati dalla segnalatica de La Via del Landrel, percorso turistico-spirituale inaugurato nel 2019 dal Comune di Miane. Giunti in prossimità di un bivio, si abbandona la forestale che scende direttamente a Posa Grande per risalire leggermente il versante opposto del vallone. Dopo pochi minuti si scende a dx su traccia di sentiero che conduce a Fontana Tof, riconoscibile per la struttura in pietra risalente al 1892 che ripara lo stillicidio naturale. Si continua a scendere superando una casera sul lato sud. Raggiunto un piccolo gruppo di case in prossimità di un prato si riprende il sentiero a sx in direzione SE. Ci si abbassa di quota nel bosco, oltrepassando alcuni ruderi e, dopo aver aggirato la valletta, si scavalca la piccola spalla per raccordarsi alla strada di partenza. Il ritorno al santuario verrà fatto tramite un vecchio sentiero lastricato in pietra, parallelo al tratto percorso all’andata. Lo si incontra a sx dopo pochi metri, in prossimità di una casera in muratura. Si giunge così sul retro del santuario, proprio a fianco di un piccolo edificio in disuso che un tempo era l’alloggio di un eremita.

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