Grezzana, Torre del Falasco, Case Vecie, base Back Yard
near Grezzana, Veneto (Italia)
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Trail photos
Itinerary description
Fatto in gruppo con sosta alle Case Vecie per bicchiere di vino e polpettine.
Descrizione trovata sul sito feetgrezzana, con qualche modifica.
Itinerario escursionistico con dislivello limitato con tratti su strade asfaltate, sterrate e su sentieri tra boschi misti collinari.
Partendo dalla Z.I. si raggiunge in breve il bivio sopraelevato di località Orè, dove si lascerà la ciclabile per proseguire lungo il sentiero CAI 271A prendendo quota; lungo questo tratto si può ammirare la maestosa parete rocciosa a nordovest, dove sono visibili alcune imponenti grotte e la singolare torre, detta del “Falasco”. Il sito è particolarmente interessante in quanto fu nel Medioevo un punto di controllo sulla valle voluto dalla famiglia dei nobili Turrisendi; in seguito, nel XVII secolo, fu dimora di tal Francesco Falasco (da qui il toponimo), un benestante caduto in disgrazia riparato sulla collina per via dei suoi guai, che fini per lavorare al soldo di famiglie nobili della valle per loschi mestieri. Verso la fine di quel secolo la stessa sorte toccò a Paolo Bianchi, un “bravo” che ereditò il nome “Falasco” proprio per la sua occupazione; il Bianchi fu protagonista del rapimento di Angiolina Lonardi su commissione del conte Provolo della famiglia Giusti, delitto smascherato che gli costò l’impiccagione fuori dalle mura di Verona.
Continuare lungo il percorso, salire lungo il vajetto affiancando la piccola chiesa di Sant’Antonio e poi attraversare verso sud un bel bosco misto di latifoglie; questo tratto di sentiero è particolarmente suggestivo e affianca nella parte iniziale vecchie cave in galleria abbandonate. La salita prosegue seguendo il sentiero CAI 271 che, dopo aver attraversato un luminoso prato, si inserisce in una comoda strada sterrata nel bosco, fino a incrociare la strada provinciale che da Grezzana conduce a Montecchio.
Siamo all’altezza di Case Vecie, storica località sulla sommità del Vaio Galina, sito ritenuto meritevole per le sue peculiarità naturalistiche di essere tutelato come Zona Speciale di Conservazione in riferimento alla direttiva europea Habitat.
Da Case Vecie procedere lasciando il sentiero CAI, affiancando dapprima un vigneto su terrazzi e poi nuovamente in un bel bosco misto, qui abbiamo abbandonato il segnavia Feet per proseguire sul sentiero CAI in direzione Gaspari, abbiamo poi girato a sx su una traccia all'inizio poco visibile e comincia la discesa.
Si arriva alla località Cà del Vento, per subito dopo sbucare sulla strada provinciale si procede verso Coatte.
Si scende poi per una carrareccia e poco prima della strada provinciale si incontra l'ingresso della vecchia base Back Yard.
Descrizione trovata sul sito feetgrezzana, con qualche modifica.
Itinerario escursionistico con dislivello limitato con tratti su strade asfaltate, sterrate e su sentieri tra boschi misti collinari.
Partendo dalla Z.I. si raggiunge in breve il bivio sopraelevato di località Orè, dove si lascerà la ciclabile per proseguire lungo il sentiero CAI 271A prendendo quota; lungo questo tratto si può ammirare la maestosa parete rocciosa a nordovest, dove sono visibili alcune imponenti grotte e la singolare torre, detta del “Falasco”. Il sito è particolarmente interessante in quanto fu nel Medioevo un punto di controllo sulla valle voluto dalla famiglia dei nobili Turrisendi; in seguito, nel XVII secolo, fu dimora di tal Francesco Falasco (da qui il toponimo), un benestante caduto in disgrazia riparato sulla collina per via dei suoi guai, che fini per lavorare al soldo di famiglie nobili della valle per loschi mestieri. Verso la fine di quel secolo la stessa sorte toccò a Paolo Bianchi, un “bravo” che ereditò il nome “Falasco” proprio per la sua occupazione; il Bianchi fu protagonista del rapimento di Angiolina Lonardi su commissione del conte Provolo della famiglia Giusti, delitto smascherato che gli costò l’impiccagione fuori dalle mura di Verona.
Continuare lungo il percorso, salire lungo il vajetto affiancando la piccola chiesa di Sant’Antonio e poi attraversare verso sud un bel bosco misto di latifoglie; questo tratto di sentiero è particolarmente suggestivo e affianca nella parte iniziale vecchie cave in galleria abbandonate. La salita prosegue seguendo il sentiero CAI 271 che, dopo aver attraversato un luminoso prato, si inserisce in una comoda strada sterrata nel bosco, fino a incrociare la strada provinciale che da Grezzana conduce a Montecchio.
Siamo all’altezza di Case Vecie, storica località sulla sommità del Vaio Galina, sito ritenuto meritevole per le sue peculiarità naturalistiche di essere tutelato come Zona Speciale di Conservazione in riferimento alla direttiva europea Habitat.
Da Case Vecie procedere lasciando il sentiero CAI, affiancando dapprima un vigneto su terrazzi e poi nuovamente in un bel bosco misto, qui abbiamo abbandonato il segnavia Feet per proseguire sul sentiero CAI in direzione Gaspari, abbiamo poi girato a sx su una traccia all'inizio poco visibile e comincia la discesa.
Si arriva alla località Cà del Vento, per subito dopo sbucare sulla strada provinciale si procede verso Coatte.
Si scende poi per una carrareccia e poco prima della strada provinciale si incontra l'ingresso della vecchia base Back Yard.
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