Gran Sasso / Corno Grande 2912mt.slm. A/R (un 'classico' da Campo Imperatore)dalla 'Via Normale'
near Fonte Cerreto-(Base Funivia), Abruzzo (Italia)
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Itinerary description
Gran Sasso 2912mt.slm. A/R(un classico da Campo Imperatore)
In una bellissima giornata di inizio autunno, abbiamo deciso di effettuare una escursione classica dell'Appennino Centrale, percorrendo la famosissima "via normale", che ci porterà sulla vetta occidentale di "Sua Maestà" il "Gran Sasso d'Italia", arrivando sul Corno Grande a quota 2912mt.slm.. cercando di tracciare un percorso più "preciso & pulito" possibile, per dare a tutti(o quasi) la possibilità di effettuare "l'escursione" che non può mancare di essere effettuata nella vita di ogni escursionista.
[PREMESSA: 1°) abbiamo segnato "difficile" il livello di difficoltà visto che non esiste il "medio-difficile", perché si richiede molte energie per la salita lunga e faticosa, con piccoli "passaggi tecnici", ma tutto dipende soprattutto dal vostro grado allenamento.]
La partenza è da Campo Imperatore, precisamente nei pressi del piazzale di Campo Imperatore, difronte all'ex Albergo, a quota 2.120mt.slm., dove c'è un ampio parcheggio(quasi sempre strapieno, ma se si è mattutini si trov facilmente un posto).
Dal parcheggio s'imbocca il sentiero in direzione del visibile Rifugio custodito "Duca degli Abruzzi", costeggiando, su carrareccia, il lato sinistro dell’osservatorio, dove al primo bivio si prende a destra, seguendo il sentiero n.101, su tracciolino di mezzacosta, girando attorno a un piccolo crinale che poi sale, zigzagando su facile sentiero ben battuto, fino alla "Sella di Monte Aquila" a quota 2.335nt.slm., in prossimità di cartelli indicativi.
Gia da qui il panorama circostante e meraviglioso, con scorci sulle cime ed anticime circostanti, sull'immensa pianura di Campo Imperatore e dalla parte opposta la fine della Valle Maoni. Difronte si vede benissimo il costone del Massiccio con la roccia che cambia colore in base alla posizione del sole.
Si prosegue a dx e poi subito a sx sul sentiero n.103, in direzione della Sella del Brecciaio, attraversando in quota i Valloni di Campo Pericoli, da dove a sx si potrebbe prendere il sentiero n.101 che in discesa porta in direzione del Rifugio Garibaldi...ma questa l'escursione prevede solo l'andata e ritorno" per la Vetta.
Dopo pochi minuti si arriva alla "Sella del Brecciaio" a quota 2506mt.slm., ai piedi della maestosa parete rocciosa a strapiombo, dopo aver salito il tracciolino di ghiaie e pietra marcia che ne compongono appunto il tratto del Brecciaio, da cui ne prende il nome.
Alla sella si può effettuare una prima piccola pausa per un frutto, ammaliati dal fantastico panorama del mitico Monte Intermesoli proprio difronte, con il suo mozzafiato costone che delimita un lato di tutta la sottostante Valle Maoni.
Rimettendosi in marcia, si passa la deviazione per la ferrata Brizio, proseguendo dritti sempre su tracciolino ben battuto e senza possibilità di errore, mentre si ammira il frastagliato profilo del Corno Piccolo che appare alla nostra sinistra. Scendendo leggermente fino a raggiungere la "Conca degli Invalidi" a quota 2.670mt.slm., si prosegue dritti mantenendo la dx, e lasciando il sentiero che sulla sinistra scende in direzione della "Sella dei Due Corni" e del "Rifugio Franchetti", incominciando a risalire il ripido ghiaione che porterà alla vetta.
Da qui in poi inizia il tratto con la maggior difficoltà, che richiede impegno ed attenzione, perché è molto ripido e in alcuni punti anche esposto.
Nonostante ci troviamo su "una via normale" in alcuni punti bisognerà aiutarsi con le mani sulla roccia., ma nulla di proibitivo...basta non guardare in basso per chi (come me) soffre di vertigini. Difatti, da ui in poi molti iniziano a dubitare delle proprie capacità e rinunciano, sia perchè non si ha l'attrezzatura idonea(scarponcini da trekking) altri per paura di non riuscire a scendere al ritorno...m e nulla al confronto della crest che si affronta nella via alternativa per la salita (oltre alla DIRETTISSIMA).
Comunque, in sentiero è molto battuto e ben segnato da bandierine, da memorizzare perché in discesa si potrebbe leggermente spostarsi a dx sulla dorsale esposta, quindi è da ricordare questo particolare. L'arrampicata potrebbe risultare difficile sia per le pietre sdrucciolevoli che continuano a scapparti da sotto le scarpe, che dalle rocce rese lisce dal continuo passaggio delle migliaia di persone che ogni anno tentano questa via per raggiungere la vetta (difatti si formano delle lunghe file a modi di processione,ma che potrebbero facilitare la salita seguendo la scia)
Raggiunto il crinale,che si affaccia sul "Ghiacciaio del Calderone", ormai quasi sciolto, e sulle restanti cime ed anticime che compongono il Mssiccio, si continua a seguire le bandierine, senza mai abbassare il livello di attenzione, percorrendo la cresta panoramica fino ad arrivare finalmente alla famosa vetta ovest del Gran Sasso 2912mt.slm..
Dalla affollatissima vetta, dove bisogna mettersi in fila per fare la foto con la croce posta sul minuscolo spazio, il panorama è STREPITOSO. La visuale spazia a 360° dallee altre cime del Corno Grande e Corno Piccolo, a tutte le vette principali vette dell’Appennino centrale, fino a vedere il Mar Adriatico.
Dopo le foto di rito e dopo aver trovato un piccolo ritaglio di spazio vuoto per rilassarsi al sole, effettuando una piccola pausa pranzo con uni scenario Fantastico, ci si rimette in marcia ripercorrendo a ritroso l'identico percorso dell'andata, facendo da subito attenzione, appena ripartiti, a non prender a sx la "via della cresta", mantenendo la quota a dx, e poi nella discesa come accennato prima.
Dal passaggio tecnico di salita in poi e tutto uno scendere in miniera tranquilla, a volte si può rischiare di scivolare sulla pietra marcia, ma basta prestare attenzione.
Arrivati all'ultimo bivio, prima dell'ultimo tratto finale per raggiungere il parcheggio, si può scegliere se ripiegare sul sentiero di dx che con una mezz'ora in più porta al Rifugio custodito del Duca degli Abruzzi...in questo tracciato si è scelto di proseguire nella semplice "A/R"(andata e ritorno).
Che dire?!? Escursione fantastica, impegnativa, ma nulla di proibitivo. Sconsigliata a chi soffre di vertigini a livello marcato, al contrario per chi ne soffre in modo lieve è fattibilissima(l'ho fatta io che sono più vicino al cronico)....basta prestare attenzione, mantenere la calma, ed avere soprattutto delle buone scarpe da trekking.
Buon divertimento e...ci si vede in vetta!!!
[PRECISAZIONI FINALI:1°)Abbiamo percorso, Scipione & MarzioFuturista, questo tracciato per registrare una traccia ben precisa e con l'obiettivo di fornire ausilio a chi vorrà prodigarsi in questa escursione.
2°)Non tenete presente il tempo totale, ma solo il tempo in movimento, perché a noi piace effettuare lunghe soste per goderci al meglio lo scenario circostante che la natura ci offre gratuitamente e con il rispetto totale per essa.]
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Il percorso è a cura del "Gruppo escursionistico ""ANIMALI MONTANI""".
https://instagram.com/animalimontani?utm_medium=copy_link
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(Annuncio importante di "Disclaimer":
•Le informazioni contenute nei percorsi My wikiloc sono dati, opinioni ed esperienze dell'autore. Queste informazioni non possono mai essere considerate sufficienti per svolgere uno dei percorsi o delle attività descritte.
•Inoltre da tenere in considerazione che per motivi meteorologici, recinzioni, muri, ecc., Il percorso potrebbe essere inaccessibile per qualche tempo dopo la pubblicazione.
•Per la pratica di sport d'avventura, escursionismo, alpinismo, ecc ..., sono necessarie adeguate condizioni fisiche oltre ad avere conoscenze tecniche e materiale adeguato, oltre a conoscere l'ambiente, le caratteristiche di ogni luogo e consultare le previsioni meteo. In caso contrario, se non abbiamo conoscenze sufficienti per svolgere queste attività con garanzie, dobbiamo assumere i servizi di un professionista o seguire un corso di formazione offerto da club e federazioni.
•L'autore non è responsabile per le conseguenze che possono derivare dalla mancanza di tutto o parte di quanto sopra, così come dall'uso improprio delle informazioni che appaiono qui.)
In una bellissima giornata di inizio autunno, abbiamo deciso di effettuare una escursione classica dell'Appennino Centrale, percorrendo la famosissima "via normale", che ci porterà sulla vetta occidentale di "Sua Maestà" il "Gran Sasso d'Italia", arrivando sul Corno Grande a quota 2912mt.slm.. cercando di tracciare un percorso più "preciso & pulito" possibile, per dare a tutti(o quasi) la possibilità di effettuare "l'escursione" che non può mancare di essere effettuata nella vita di ogni escursionista.
[PREMESSA: 1°) abbiamo segnato "difficile" il livello di difficoltà visto che non esiste il "medio-difficile", perché si richiede molte energie per la salita lunga e faticosa, con piccoli "passaggi tecnici", ma tutto dipende soprattutto dal vostro grado allenamento.]
La partenza è da Campo Imperatore, precisamente nei pressi del piazzale di Campo Imperatore, difronte all'ex Albergo, a quota 2.120mt.slm., dove c'è un ampio parcheggio(quasi sempre strapieno, ma se si è mattutini si trov facilmente un posto).
Dal parcheggio s'imbocca il sentiero in direzione del visibile Rifugio custodito "Duca degli Abruzzi", costeggiando, su carrareccia, il lato sinistro dell’osservatorio, dove al primo bivio si prende a destra, seguendo il sentiero n.101, su tracciolino di mezzacosta, girando attorno a un piccolo crinale che poi sale, zigzagando su facile sentiero ben battuto, fino alla "Sella di Monte Aquila" a quota 2.335nt.slm., in prossimità di cartelli indicativi.
Gia da qui il panorama circostante e meraviglioso, con scorci sulle cime ed anticime circostanti, sull'immensa pianura di Campo Imperatore e dalla parte opposta la fine della Valle Maoni. Difronte si vede benissimo il costone del Massiccio con la roccia che cambia colore in base alla posizione del sole.
Si prosegue a dx e poi subito a sx sul sentiero n.103, in direzione della Sella del Brecciaio, attraversando in quota i Valloni di Campo Pericoli, da dove a sx si potrebbe prendere il sentiero n.101 che in discesa porta in direzione del Rifugio Garibaldi...ma questa l'escursione prevede solo l'andata e ritorno" per la Vetta.
Dopo pochi minuti si arriva alla "Sella del Brecciaio" a quota 2506mt.slm., ai piedi della maestosa parete rocciosa a strapiombo, dopo aver salito il tracciolino di ghiaie e pietra marcia che ne compongono appunto il tratto del Brecciaio, da cui ne prende il nome.
Alla sella si può effettuare una prima piccola pausa per un frutto, ammaliati dal fantastico panorama del mitico Monte Intermesoli proprio difronte, con il suo mozzafiato costone che delimita un lato di tutta la sottostante Valle Maoni.
Rimettendosi in marcia, si passa la deviazione per la ferrata Brizio, proseguendo dritti sempre su tracciolino ben battuto e senza possibilità di errore, mentre si ammira il frastagliato profilo del Corno Piccolo che appare alla nostra sinistra. Scendendo leggermente fino a raggiungere la "Conca degli Invalidi" a quota 2.670mt.slm., si prosegue dritti mantenendo la dx, e lasciando il sentiero che sulla sinistra scende in direzione della "Sella dei Due Corni" e del "Rifugio Franchetti", incominciando a risalire il ripido ghiaione che porterà alla vetta.
Da qui in poi inizia il tratto con la maggior difficoltà, che richiede impegno ed attenzione, perché è molto ripido e in alcuni punti anche esposto.
Nonostante ci troviamo su "una via normale" in alcuni punti bisognerà aiutarsi con le mani sulla roccia., ma nulla di proibitivo...basta non guardare in basso per chi (come me) soffre di vertigini. Difatti, da ui in poi molti iniziano a dubitare delle proprie capacità e rinunciano, sia perchè non si ha l'attrezzatura idonea(scarponcini da trekking) altri per paura di non riuscire a scendere al ritorno...m e nulla al confronto della crest che si affronta nella via alternativa per la salita (oltre alla DIRETTISSIMA).
Comunque, in sentiero è molto battuto e ben segnato da bandierine, da memorizzare perché in discesa si potrebbe leggermente spostarsi a dx sulla dorsale esposta, quindi è da ricordare questo particolare. L'arrampicata potrebbe risultare difficile sia per le pietre sdrucciolevoli che continuano a scapparti da sotto le scarpe, che dalle rocce rese lisce dal continuo passaggio delle migliaia di persone che ogni anno tentano questa via per raggiungere la vetta (difatti si formano delle lunghe file a modi di processione,ma che potrebbero facilitare la salita seguendo la scia)
Raggiunto il crinale,che si affaccia sul "Ghiacciaio del Calderone", ormai quasi sciolto, e sulle restanti cime ed anticime che compongono il Mssiccio, si continua a seguire le bandierine, senza mai abbassare il livello di attenzione, percorrendo la cresta panoramica fino ad arrivare finalmente alla famosa vetta ovest del Gran Sasso 2912mt.slm..
Dalla affollatissima vetta, dove bisogna mettersi in fila per fare la foto con la croce posta sul minuscolo spazio, il panorama è STREPITOSO. La visuale spazia a 360° dallee altre cime del Corno Grande e Corno Piccolo, a tutte le vette principali vette dell’Appennino centrale, fino a vedere il Mar Adriatico.
Dopo le foto di rito e dopo aver trovato un piccolo ritaglio di spazio vuoto per rilassarsi al sole, effettuando una piccola pausa pranzo con uni scenario Fantastico, ci si rimette in marcia ripercorrendo a ritroso l'identico percorso dell'andata, facendo da subito attenzione, appena ripartiti, a non prender a sx la "via della cresta", mantenendo la quota a dx, e poi nella discesa come accennato prima.
Dal passaggio tecnico di salita in poi e tutto uno scendere in miniera tranquilla, a volte si può rischiare di scivolare sulla pietra marcia, ma basta prestare attenzione.
Arrivati all'ultimo bivio, prima dell'ultimo tratto finale per raggiungere il parcheggio, si può scegliere se ripiegare sul sentiero di dx che con una mezz'ora in più porta al Rifugio custodito del Duca degli Abruzzi...in questo tracciato si è scelto di proseguire nella semplice "A/R"(andata e ritorno).
Che dire?!? Escursione fantastica, impegnativa, ma nulla di proibitivo. Sconsigliata a chi soffre di vertigini a livello marcato, al contrario per chi ne soffre in modo lieve è fattibilissima(l'ho fatta io che sono più vicino al cronico)....basta prestare attenzione, mantenere la calma, ed avere soprattutto delle buone scarpe da trekking.
Buon divertimento e...ci si vede in vetta!!!
[PRECISAZIONI FINALI:1°)Abbiamo percorso, Scipione & MarzioFuturista, questo tracciato per registrare una traccia ben precisa e con l'obiettivo di fornire ausilio a chi vorrà prodigarsi in questa escursione.
2°)Non tenete presente il tempo totale, ma solo il tempo in movimento, perché a noi piace effettuare lunghe soste per goderci al meglio lo scenario circostante che la natura ci offre gratuitamente e con il rispetto totale per essa.]
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Il percorso è a cura del "Gruppo escursionistico ""ANIMALI MONTANI""".
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•Inoltre da tenere in considerazione che per motivi meteorologici, recinzioni, muri, ecc., Il percorso potrebbe essere inaccessibile per qualche tempo dopo la pubblicazione.
•Per la pratica di sport d'avventura, escursionismo, alpinismo, ecc ..., sono necessarie adeguate condizioni fisiche oltre ad avere conoscenze tecniche e materiale adeguato, oltre a conoscere l'ambiente, le caratteristiche di ogni luogo e consultare le previsioni meteo. In caso contrario, se non abbiamo conoscenze sufficienti per svolgere queste attività con garanzie, dobbiamo assumere i servizi di un professionista o seguire un corso di formazione offerto da club e federazioni.
•L'autore non è responsabile per le conseguenze che possono derivare dalla mancanza di tutto o parte di quanto sopra, così come dall'uso improprio delle informazioni che appaiono qui.)
Waypoints
Comments (27)
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Bellissima escursione eseguita con un pò di timore all'inizio ma via via sempre più tranquillizzante. Da ripetere per la salita che mette adrenalina pura. L'abbrccio in vetta con Scipione vale più di mille parole! Daje!
Da rifare magari aggiungendo la cima di Monte Aquila
MarzioFuturista ...idem!!!🖤💣
Sicuramente non facile, anzi ,ma Scipione è una garanzia, nessuno rimane indietro...
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Information
Easy to follow
Scenery
Moderate
Bellissima escursione, semplice da seguire
Spettacolare emozionante!
Bravo Scipio
Bellissimi paesaggi e descrizione molto dettagliata sicuramente la farò seguendo la tua traccia
Spettacolare
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Information
Easy to follow
Scenery
Difficult
Spettacolare
monyva hai detto giusto escursione "spettacolare"...ed aggiungerei "strepitosa".
Ciao, bellissima escursione e bellissima descrizione. Ti chiedo un consiglio: secondo te è un'escursione fattibile con un cane? Premetto che il mio cane è abbastanza allenato, viene spesso in montagna con me e ha fatto egregiamente il tracciato dal Rifugio Rinaldi (Terminilletto) al Terminillo, che, per un breve tratto, è su pietraia leggermente esposta. Ti ringrazio in anticipo delle informazioni che potrai darmi.
Aggiungo che ho visto le foto, anch'esse molto belle ed utili, e mi pare di capire, ti prego di correggermi se sbaglio, che i tratti tecnicamente più impegnativi siano quelli fotografati nelle foto dalla N.38 alla N.41 e dalla N.58 alla N.67, giusto?
PowerRobot buongiorno. Iniziamo: il cane può andarci benissimo, molti lo portano. L'unico problema è che la montagna è "una acquasantiera", nel senso che è affollatissima, specialmente in vetta, dove lo spazio vicino alla croce è veramente risicato....poi decidi tu, a seconda del comportamento del tuo amico a4zampe quando si trova con molta gente.
Un consiglio, se ci vai ora che c'è molta neve: occhio che potrebbe avere difficoltà a "grippare" sulla neve ghiacciata. Tu avrai ramponi e piccozza, ma loro a volte non hanno la nostra stessa aderenza con solo le loro unghie.(una volta ho mandato in default un'escursione sul monte Viglio e Gendarme, perché il mio non grippava e stava scivolando per la scarpata)
Se ci vai d'estate NON AVRAI QUESTI PROBLEMI.
I tratti più impegnativi sono nelle foto: 82;80/79;74;66;62;60;...
Grazie mille per tutti e 3 i messaggi e tutti i consigli!!
Daje....ci si vede in vetta!!!
Quindi nessuna arrampicata?
moreno cau No,la Via Normale non richiede vere e proprie arrampicate, ma solo in alcuni punti c'é bisogno di aiutarsi un po nella salita.
Grazie mille, lo farò a maggio giugno
Benissimo...Ci si vede in vetta!!!
Gran bella escursione.se deciderai di ritornarci se sei armato di tanto coraggio fatti la direttissima.e' tutt'altra storia.se deciderai per questa possibilità dovrai separarti dal tuo angelo custode a 4 zampe.
indaco massimiliano non faccio mai direttissime esposte proprio perché non voglio mai separarmi dal mio amico a4zampe...ci si vede in vetta!!!
Cmq puoi seguire le nostre imprese si Istagram @AnimaliMontani
La tua è una scelta che ti rende onore👏 Se hai tik tok molto volentieri .non ho Instagram.
eE22wwzexsww#
ws e@. se