Gole di Celano

Premetto che il percorso in realtà è di circa 13 km totali.
Evidentemente il GPS ha registrato posizioni non proprio corrette.
Ma non ci si può sbagliare poiché è un percorso CAI segnalato bene ed sostanzialmente un canalone in fondo ad una profonda gola scavata dalle acque che, durante alcuni periodi dell’anno, convogliano lì a causa dello scioglimento della neve e per la pioggia abbondante.
A proposito di neve, già a settembre le cime erano spolverate di bianco.
Obbligatorio un caschetto. Anche quello da cantiere potrebbe andar bene.
Comunque, dopo la premessa vi dico che sono le gole più belle da vedere vicino Roma! O meglio non proprio vicinissime. Fatevi i vostri calcoli. Io ci ho messo un’ora e mezzo da Roma ovest.
Si lascia l’auto in area adibita a parcheggio e si comincia a salire fino a che la gola si stringe, quasi a tre metri. Le pareti rocciose sono alte anche 200 metri.
A fine settembre era completamente asciutto e quindi si può percorrere.
Se c’è acqua credo sia veramente rischioso (rivolgetevi a persone esperte, nel caso).
La salita è abbastanza regolare e non particolarmente impegnativa. Si utilizzano anche le mani. I sassi erano spesso scivolosi.
Nel punto più stretto e suggestivo non fate troppo rumore (mantenete il silenzio) per non spaventare gli uccelli e per non rischiare, con le vibrazioni acustiche, di ritrovarsi in spiacevoli situazioni.
La cascata degli innamorati è possibile immaginarla nel suo migliore “spolvero”in altri periodi. Adesso era solo sgocciolante, ma abbiamo “attinto” comunque (si racconta che le sue acque sono foriere di nuovi o rinnovati amori).
Tornando, siamo saliti sull’Eremo di San Marco, diroccato. 20 minuti scarsi di cammino in salita. Bel panorama della gola.
In discesa il percorso richiede un po’ di attenzione a dove si mettono i piedi per non rischiare di farsi male!
Il tutto con un passo esperto si può fare in 3 ore circa.

Alla prossima uscita

PS finita l’escursione abbiamo visitato il Castello Piccolomini di Celano del 1400. Si pagano 4 euro ma è veramente tenuto come nuovo. C’è anche il Museo della Marsica