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Gita Punta della Valletta da stazione a monte Seggiovia Chamolè 10-AGO-21

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Author

Trail stats

Distance
4.78 mi
Elevation gain
2,562 ft
Technical difficulty
Experts only
Elevation loss
2,562 ft
Max elevation
10,135 ft
TrailRank 
37
Min elevation
7,609 ft
Trail type
Loop
Time
5 hours 49 minutes
Coordinates
1527
Uploaded
August 15, 2021
Recorded
August 2021
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near Comboè, Valle d’Aosta (Italia)

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Itinerary description

Da Pila prendiamo la seggiovia Chamolè che ci porta in quota, a 2320 mslm. Da qui prendiamo il sentiero in falsopiano che in circa 10 minuti ci porta al bellissimo Lago Chamolè. Lo costeggiamo seguendo le indicazioni per il Col de Chamolè. Ora il sentiero, dopo un traverso, comincia a salire in modo deciso facendo parecchi tornanti e offrendo alcuni bellissimi scorci sul Lago Chamolè e sulle montagne circostanti, Monte Bianco e Gran Combin in primis. Al Colle prendiamo la deviazione sulla destra per Punta della Valletta e qui le cose si fanno serie: il percorso è per EE. La traccia sale molto decisa nei pressi della cresta, in alcuni punti discostandosi dalla traccia visibile sul GPS. Non ci sono quasi mai dubbi su dove passare, solo in due punti bisogna prestare un po' di attenzione a trovare gli ometti e i segni. In circa 20 minuti siamo sulla Testa Grigia, prima di tre punte che calpesteremo oggi. Dalla Testa Grigia guardando verso Punta della Valletta sembra quasi impossibile che ci sia un passaggio potabile e siamo a circa metà del dislivello. La presenza di un bel pianoro molto invitante ci sorprende, sembra impossibile la sua presenza dal basso. Perdiamo un po' di quota nell'attraversarlo portandoci nuovamente sul filo di cresta che unisce la Testa Grigia al Valletta. Ricominciamo a salire alternando tratti di sentiero su erba a tratti su pietraia dove bisogna seguire gli ometti e alcuni passaggi quasi obbligati. La traccia scavalla continuamente da un versante all'altro seguendo il percorso più logico. Passiamo sotto la punta Belleface perdendo nuovamente un po' di quota su un altro improbabile piccolo altopiano che conduce all'attacco della Punta della Valletta, che sembra sempre irraggiungibile. Ora sempre su pietraia seguiamo gli ometti che ci fanno driblare e scavalcare grossi massi sempre sul filo di cresta. Le pendenze aumentano e l'aiuto delle mani è indispensabile. Verso la fine il sentiero passa a sinistra della cresta facendoti sbucare a pochi metri dalla croce, che raggiungiamo tagliando un piccolo anfiteatro di rocce. La sua posizione è molto aerea ed esposta ma il panorama è grandioso: la vista spazia a 360° dal Monte Emilius, al Gran Paradiso, alla Grivola, Rutor, Bianco, Gran Combin, Cervino e Becca di Nona. Becca di Nona ed Emilius precludono la vista sul Rosa, ma poco importa.
Il rientro è obbligato, ripercorrendo i nostri passi. In prossimità del Belleface facciamo un piccola deviazione di pochi metri per raggiungere la sua cima e "conquistare" la terza vetta della giornata. Durante il percorso in cresta è sempre visibile il bellissimo Lago Arbolle con l'omonimo Rifugio.

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