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Gita Monte Tantanè da Barmasc 9-AGO-22

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Trail stats

Distance
7.07 mi
Elevation gain
3,471 ft
Technical difficulty
Experts only
Elevation loss
3,471 ft
Max elevation
8,980 ft
TrailRank 
32
Min elevation
6,223 ft
Trail type
Loop
Time
7 hours one minute
Coordinates
1968
Uploaded
August 10, 2022
Recorded
August 2022
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near Lignod, Valle d’Aosta (Italia)

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Itinerary description

Da Barmasc prendiamo la stradina sterrata che dopo alcune decine di metri diventa mulattiera e si innesta sul percorso del Ru Curtod. Dopo 1 Km prendiamo a sinistra sulla sterrata che sale lungo le piste da sci, cominciando a salire in modo più marcato. Dopo aver piegato leggermente a destra, in corrispondenza di un grande ometto di pietra prendiamo il sentiero 2A sulla sinistra, che sale deciso sul pendio, scontando ben poco. Sopra di noi c'è una valletta che porta al Colle di Pillonet. La raggiungiamo dopo un traverso sulla destra e poi tre cambi di direzione. Prima dell'ultima impennata il sentiero passa sotto ad un enorme roccione, dove c'è una bella risorgenza e un presepino. La risaliamo tenendoci sulla sinistra e dopo una svolta a sinistra si superano gli ultimi prati prima del colle. In questi ultimi metri il sentiero si perde un poco, ma gli ometti e i segni gialli nono lasciano dubbi su dove passare. Al colle abbiamo fatto già 850 metri di dislivello, ma la parte più impegnativa deve ancora arrivare. Fino a qui, anche se impegnativo, il sentiero è escursionistico. Si tratta ora di fare la lunga traversata in cresta che porta al Col Tantané e all'attacco della sua cresta. Qui la difficoltà aumenta ad Escursionista Esperto. Prendendo a sinistra si segue sul filo di cresta il sentiero che sale ancora ripido per qualche decina di metri, portandoci davanti ad una pietraia. Segni gialli ed ometti indicano la strada, ma sta a noi scegliere dove mettere i piedi e trovare il passaggio più idoneo. Finita la pietraia si ricomincia a camminare su misto prato e pietre, mentre il sentiero punta ad un grande sbalzo roccioso. Guardando avanti, vediamo il Tantanà davanti a noi sulla destra e sembra impossibile riuscire a raggiungerlo da dove siamo noi, e invece... Bisogna affrontare alcuni impegnativi saliscendi su roccia prima di trovarsi davanti al dislivello di circa 4-5 metri attrezzato con gradini e catene. Il passaggio è esposto ed evito di guardare ai lati, solo sopra di me. Superato questo il peggio è passato. Continuiamo a camminare su roccia fino ad una conca con pietraia. Appena inizia la discesa nella conca bisogna seguire gli ometti che vanno dritti e ignorare la freccia che manda a sinistra verso il ripetitore. Questo è il sentiero 2B che riporterebbe a Piano delle Dame. Dal Colle Tantané si passa sulla sinistra di un evidente costone roccioso, in forte salita, che porta sotto i contrafforti della cresta del Tantané. Qui bisogna ancora affrontare un passaggio attrezzato, più facile del primo, che ci fa sbucare sull'innesto della cresta del Tantané alla cresta percorsa da noi. Ora bisogna scendere di qualche metro per iniziare a percorrere la cresta che ci porterà in cima. Anche questo primo tratto non è per niente banale: ci sono due tre tratti esposti, di cui uno piuttosto "strettino" su roccia e bisogna affrontare alcuni saliscendi su roccette. Passati i primi 200-300 metri si riprende a salire, sempre a filo di cresta, con attenzione, ma più tranquilli, senza altre difficoltà. Dalla cima magnifica vista a 360° sulle Alpi Valdostane.
A rientrare abbiamo ripercorso i nostri passi sulla cresta del Tantané e prendiamo a destra verso il Colle Portola. Per non rimanere a filo di cresta e affrontare i Gendarmi (altri passaggi attrezzati ed esposti), prendiamo la traccia a destra (non ci sono segnalazioni) dopo 200 metri. Questa ci fa perdere quota evitando tutto il torrione roccioso dei gendarmi. Da qui in avanti il sentiero non presenta più tratti esposti, ma va comunque percorso con attenzione, essendo stretto e accidentato, con alcuni passaggi da affrontare con cautela. In corrispondenza di un ripetitore affrontiamo l'ultima salita che ci porta a quota 2436, dopodichè sarà solo più discesa. Il sentiero rimane sempre sul lato della Valtournenche, tranne quest'ultima salita, sula lato della Val d'Ayas. Dal Col Portola a Barmasc sono 50 minuti, di cui 40 di ripida discesa che mette a dura prova le ginocchia, ormai stanche. I primi 400 metri sono i più ripidi e impegnativi, poi il sentiero diventa una polverosa autostrada molto battuta.

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