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Gita Mont Morion da Porliod 18-GIU-22

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Trail stats

Distance
6.71 mi
Elevation gain
2,461 ft
Technical difficulty
Moderate
Elevation loss
2,461 ft
Max elevation
8,910 ft
TrailRank 
37
Min elevation
6,420 ft
Trail type
Loop
Time
6 hours 44 minutes
Coordinates
1507
Uploaded
June 21, 2022
Recorded
June 2022
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near Venoz-Cret, Valle d’Aosta (Italia)

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Itinerary description

Lasciamo l'auto nel parcheggio davanti all'Osteria del Passet, sopra Porliod, e ci incamminiamo sulla sterrata che parte da lì. Al primo tornante andiamo dritti seguendola ancora per poco più di 300 metri prima di imboccare la traccia sulla destra che scende verso delle rovine, piega leggermente sulla sinistra e guada un torrentello (sentiero 11C). Dopo il guado il sentiero va a destra e comincia a salire deciso attraverso il prato e puntando al bosco. A 1,4 Km dall'inizio del sentiero incrociamo la sterrata che abbiamo abbandonato prima e continuiamo sul sentiero che per un tratto le corre parallelo. Piegando sulla sinistra ora comincia nuovamente a salire sui contrafforti del Morion. Piega ancora sulla destra e con un bel traverso in salita si inoltra in una piccola valletta. Ancora una curva sinistra e arriviamo ad un colle dove sono presenti delle rovine di antiche costruzioni. Qui lo sguardo si allarga sulla parte alta della Valle di Saint Barthelemy e si vede sbucare il Rosa tra i Monti Miracolo e Meabè. Continuiamo ora su un bellissimo traverso che piano piano ci riporta sulla sterrata che già conosciamo. Volendo, si potrebbe seguire tutta la strada sterrata, ma il percorso sarebbe più lungo. La seguiamo ora per circa 1,3 km mentre sale dolcemente aggirando i contrafforti del Morion. Sulle cartine digitali (non sul GPS) è segnato un sentiero che dalla strada porta alla partenza del sentiero per il Morion, su un colletto nelle vicinanze del Col du Salvè, a quota 2252 mslm. Nella realtà non esiste più e ci siamo un po' arrabattati salendo per prati. Se volete seguire la traccia da noi percorsa, vi consiglio di rimanere più sulla destra all'inizio, non aggirando lo sperone roccioso. L'alternativa è continuare sulla strada per un centinaio abbondanti di metri e poi prendere il sentiero sulla sinistra e ritornare indietro, allungando il percorso. Dal colletto inizia lo spettacolare sentiero in cresta che in circa 20 minuti porta alla sua sommità. Il primo tratto è in falsopiano, poi scende leggermente prima di impennarsi e puntare ad un bel torrione roccioso che sembra inespugnabile. Invece il sentiero lo supera facilmente con alcuni gradini di pietra nella sua parte terminale. Fatto questo si segue la cresta: il sentiero è aereo, ma mai veramente esposto, con il Rosa che piano piano si vede sempre più e il Cervino che si svela solo negli ultimi metri. Alle nostre spalle sbuca il Bianco. Panorama mozzafiato a 360° sulla Alpi Valdostane. In basso si può vedere il parcheggio dove si lasciano le auto. Ritornati sui nostri passi fino al colletto scendiamo nei pressi del lago per la pausa pranzo.
Per rientrare alle auto seguiamo il sentiero 11B che scende in una bellissima valletta sotto la parete Sud-Ovest del Morion. Dopo una discesa, spostandosi sulla sinistra, il sentiero attraversa una bellissima conca, in falsopiano, prima di raggiungere l'Alpe Tza Fontaney, su mulattiera. Da qui seguiamo sempre il sentiero, all'inizio poco visibile, che tra bellissimi prati in fiore ci porta ad incrociare la sterrata che dal parcheggio porta all'alpe. Rimanete sulla sinistra all'unico bivio che incontrate, ci sono comunque le indicazioni. Sempre sul sentiero, ora nel bosco, reincrociamo la sterrata poco più in basso. Il sentiero poi traversa sulla sinistra, piega sulla destra in una radura, poco prima di una baita, rientra nel bosco e dopo un'ultima breve risalitina, rimanendo sulla sinistra, ci fa sbucare dietro al parcheggio a fianco dell'Osteria.
Il giro ad anello, che può essere fatto anche in senso orario, permette di vedere il Morion da tutte le angolazioni e ci ha fatto scoprire angoli della Valle di Saint Barthelemy a noi sconosciuti, ma meravigliosi.
Il giudizio "medio" l'ho messo solo per lo spettacolare sentiero in cresta che porta al Morion, che, pur non presentando difficoltà oggettive, è aereo ma mai veramente esposto, come già specificato. Su tutto l'anello i sentieri sono ben visibili, battuti e ben segnalati (tranne il breve tratto tra la strada e il colletto del Morion) e non presentano alcuna difficoltà.

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