Activity

Gita Lago Tzere da Saint Jacques 13-AGO-22

Download

Trail photos

Photo ofGita Lago Tzere da Saint Jacques 13-AGO-22 Photo ofGita Lago Tzere da Saint Jacques 13-AGO-22 Photo ofGita Lago Tzere da Saint Jacques 13-AGO-22

Author

Trail stats

Distance
9.69 mi
Elevation gain
4,341 ft
Technical difficulty
Experts only
Elevation loss
4,341 ft
Max elevation
9,616 ft
TrailRank 
32
Min elevation
5,431 ft
Trail type
Loop
Time
7 hours 43 minutes
Coordinates
2045
Uploaded
August 14, 2022
Recorded
August 2022
Be the first to clap
Share

near Rovinal, Valle d’Aosta (Italia)

Viewed 70 times, downloaded 1 times

Trail photos

Photo ofGita Lago Tzere da Saint Jacques 13-AGO-22 Photo ofGita Lago Tzere da Saint Jacques 13-AGO-22 Photo ofGita Lago Tzere da Saint Jacques 13-AGO-22

Itinerary description

Gita dal notevole sviluppo chilometrico e con dislivello superiore ai 1000 metri. La parte più impegnativa è la percorrenza della pietraia, dai 2580 in su. Questa parte necessita di intuito per scegliere il miglior passaggio tra i roccioni ed equilibrio. In più casi è necessario tirarsi su o passare tra le rocce con l'aiuto delle mani. Indubbiamente una gita EE, per gente allenata. Le pendenze, specie nella seconda parte, sono impegnative.
Parcheggiato l'auto a Croisette Dessus per la chiusura del parcheggio in Saint Jacques, andiamo per la strada asfaltata fino a Blanchard per imboccare il sentiero per Fiery. Dopo la rampa lastricata e superato il ponticello sulla destra prendiamo il sentiero "scorciatoia" subito a sinistra, che ci porta verso Fiery. Al bivio per il sentiero per le Cime Bianche e il Gran Lago, continuiamo per il Pian di Verra. Al successivo bivio andiamo a sinistra sul sentiero 8E, Lago di Tzere. Saliamo ora abbastanza decisi nella Valletta di Tzere, ammirando le cascate del Torrente di Tzere, passando sotto a pareti verticali (pareti di roccia), superando la cascata. Il sentiero si infila ora in uno stretto passaggio tra il torrente e le pareti di roccia sbucando in una piccola radura, molto bucolica. La percorriamo quasi tutta, fino a piegare sulla sinistra, attraversare un ponte di legno e salire sulla prato a fronte, verso l'Alpe Varda. In questo tratto di sentiero si vedono le enormi pareti di roccia e il ghiacciaio sommitale (della Gobba di Rollin) che incombono su di noi, chiudendo la valle. Salendo, e facendo attenzione, si può vedere la macchietta gialla del Bivacco Mariano sulla sinistra, da cui toccherà passare per raggiungere il Lago Tzere. Arrivati sul bellissimo altipiano dell'Alpe Varda, al bivio prendiamo a destra e cominciamo a salire sulle pendici del Palon di Tzere. Dopo un paio di tornanti a quota 2500, lasciamo la cresta per passare alla destra del Palon. Poco dopo, i prati cominciano a lasciare il posto alla pietraia. Giunti ad un piccolo colle senza nome incombono su di noi le pareti rocciose della Gobba di Rollin, con il bivacco giallo proprio sopra le nostre teste e invisibile. Il sentiero si inerpica ora tra le roccione aumentando ancora la sua ripidità. Solo in certi tratti è visibile la traccia, la direzione è data da frecce gialle e ometti, dove mettere i piedi resta a noi deciderlo. Superata elegantemente la parete, si vede il Bivacco sulla sinistra, con le frecce sulle rocce che sembrano indicarlo. Quando arriviamo ci sono quattro piccoli stambecchi che ci salutano. Il maggior dislivello è fatto. Non ci resta ora che camminare per circa 45 minuti, in leggera salita, ma scavallando e saltando tra enormi roccioni. Sopra di noi, a tratti, sono visibili i cornicioni del Ghiacciaio della Gobba di Rollin. Tre enormi inquietanti boati ci accompagnano in questi minuti di cammino. Anche qui la direzione è data da ometti e frecce gialle, ma dove passare resta una nostra decisione. E' una specie di labirinto roccioso e in caso di nebbie o scarsa visibilità sarebbe decisamente difficile orientarsi. Parafrasando Buzz Aldrin, che si riferisce al paesaggio lunare, è una meravigliosa desolazione. Dopo aver superato un ultimo dislivello, su un residuo di morena, entriamo finalmente nella conca del Lago Tzere, ancora invisibile, perchè incassato al fondo, contro i bastioni rocciosi della Rocca di Verra. Il ghiacciaio sopra di noi è perfettamente visibile. Ci sono due o tre immense cascate che sgorgano direttamente da sotto i seracchi pensili, affascinanti e inquietanti allo stesso tempo. Non scendiamo al Lago, ma rimaniamo sulle rocce lisciate dal ghiacciaio sopra di lui, per ammirarlo interamente. E ci risparmiamo del dislivello tornando indietro.... Sono 3 ore e 45 minuti che camminiamo. Ci meritiamo riposo e pranzo, che facciamo fissando i seracchi, ma non cadrà più nulla.
A rientrare rifacciamo gli stambecchi saltando e aggirando i roccioni della meravigliosa desolazione fino al Bivacco. Poi giù, ma rimaniamo troppo a destra e ci tocca risalire un pezzettino per evitare un salto roccioso e riprendere il sentiero. Ripercorriamo i nostri passi fino all'Alpe di Varda e al bivio, andiamo a destra per poche decine di metri, in salita. Attraversiamo il letto di un piccolo torrentello, ora asciutto, che sembra una faglia tettonica. Al bivio successivo prendiamo a sinistra per Saint Jacques, che il cartello dà a 1,40 ore. Il bel sentiero scende più tranquillo di quello dell'andata, entra nel bosco e all'altezza di Fiery ci ricongiungiamo con il sentiero della salita. Lo ripercorriamo fino all'auto, che raggiungiamo esattamente dopo tre ore dalla partenza dal Lago Tzere.

Comments

    You can or this trail