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Gita Lago Morto da Places de Moulin 12-AGO-20

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Trail stats

Distance
6.16 mi
Elevation gain
3,002 ft
Technical difficulty
Moderate
Elevation loss
3,002 ft
Max elevation
9,360 ft
TrailRank 
40
Min elevation
6,531 ft
Trail type
Loop
Time
4 hours 33 minutes
Coordinates
1465
Uploaded
August 13, 2020
Recorded
August 2020
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near Prarayè, Valle d’Aosta (Italia)

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Itinerary description

Si lascia l'auto nell'enorme area di parcheggio che hanno costruito nei pressi della diga del Lago Place Moulin. E' a pagamento, 2,50€ per tutto il giorno, ad oggi.
Zaini in spalla abbiamo imboccato la strada in salita subito alle spalle del parcheggio. Questa sale ripida alternando tratti asfaltati a tratti sterrati. Al terzo tornante abbiamo imboccato il sentiero 7 con indicazioni Lago Morto e Lago Lungo, classificato come EE. Si sale subito ripidi sul versante della montagna. L'unico punto un poco delicato è all'altezza di guado di un torrentello in un canalino, prima di un piccolo pianoro. Qui c'è una leggera esposizione, la roccia è un poco scivolosa e bagnata e il piccolo tratto è attrezzato con delle corde per tenersi (a dir la verità inutili). Il sentiero continua fino ad un altro guado per poi inerpicarsi su un ripido prato sulla destra in mezzo a bastioni rocciosi e raccordandosi con il sentiero 7 "ufficiale", classificato E, che abbiamo percorso al rientro. Qui si incontra una strana struttura in metallo che costeggia il sentiero, e, in un paio di occasioni, lo incrocia. Si tratta di una cremagliera molto ardita che serve un alpeggio, Pian Vauon, completamente restaurato. Dal ricongiungimento le pendenze si riducono un poco, ma lasciano comunque poco spazio al rilassamento. Davanti a noi i ghiacciai delle Grandes Murailles e del Dent d'Herens, che separano la Valpelline dalla Valtournenche. Si attraversa una malga abbandonata piegando sulla sinistra, poi si va verso destra raggiungendo, appunto Pian Vauon. Il sentiero è sempre ben visibile e segnalato, quindi è impossibile sbagliarsi. Dopo l'alpeggio si sale ancora per raggiungere il Lago Lungo, alternando pietraia a prati. Per raggiungere il Lago Morto si costeggia il lago sul versante Sud, tutto su pietraia. Ometti e frecce gialle ben visibili permettono di superare l'ultimo dislivello, tutto su pietraia, che porta in vista del Lago Morto. A dispetto del nome il lago è tutt'altro che morto, anzi, gode di ottima salute ed è uno dei più bei laghi alpini che abbiamo visto. Di forma quasi perfettamente tonda, ha un colore blu scuro incredibile, con sfumature, verso la riva, che vanno dal verde fino al giallo. Tutta l'area è costituita da roccioni erosi dai ghiacci e sfasciumi. Ad Ovest c'è un'enorme conoide detritico, a Nord le pareti della Aiguille Blanche, Rouge e Becca des Lacs. Se si cammina verso il conoide saltellando di roccia in roccia, si arriva a vedere un altro lago adiacente al Morto. Scesi su una spiaggetta abbiamo fatto pausa pranzo.
Ritornati sui nostri passi fino al Lago Lungo, abbiamo deciso di fare un anello per andare a vedere il Lago della Testa e il Lago di Mont Rouss. Le indicazioni si trovano appena terminato il Lago Lungo, sulla destra. Siamo saliti ancora su pietraia, con ometti e frecce per la direzione, per circa 200 metri, prima di scendere verso il Lago della Testa (mezzo vuoto). Costeggiato il lago, si scende molto ripidi da un canalino, su sfasciumi, ghiaietta e rocce, per un centinaio di metri. Questo è il tratto più impegnativo, dal punto di vista tecnico, di tutto il percorso. Passato questo ostacolo, si costeggia anche questo lago. Il sentiero, ora in falsopiano, piega sulla sinistra e dopo circa 500 metri si raccorda con il 7, poco sotto l'alpeggio Vauon. Ripercorsi i nostri passi fino al successivo bivio dove, rimanendo sulla sinistra, siamo ridiscesi al Lago Place Moulin e alla macchina seguendo il sentiero 7 "ufficiale". Questo scende ripidissimo con parecchi tornantini, passando in mezzo a paravalanghe (avendo sempre di fronte il Lago Places Moulin, con il suo incredibile color turchese che contrasta con il verde degli alberi e dei prati, mentre sulla sinistra, al fondo della vallata, si vedono i ghiacciai delle Grandes Murailles con il Dent d'Herens sullo fondo) e infilandosi nel bosco, fino a sbucare in un piazzale della strada a ridosso di una galleria. Seguendo la strada si ritorna al parcheggio.
La difficoltà tecnica della gita è facile, il sentiero è ben segnato, battuto e facile da seguire. Ho messo giudizio "medio" per le pendenza elevate (il sentiero ti spara su di circa 850 metri in meno di 4,5 Km, ma la meta vale lo sforzo) e le uniche due piccole difficoltà, seguendo questo itinerario: il primo guado (con le corde ad aiutare eventualmente), pochi metri in cui fare attenzione e la discesa dal Lago della Testa al Lago di Mont Rouss.
Certo, da Torino è un po' scomodo arrivare con l'auto, sono più di due ore, ma ogni tanto si può fare e ne vale assolutamente la pena.

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