GIORNO 1/3 Rifugio Fedare - Rifugio Croda da Lago
near Posalz, Veneto (Italia)
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Trail photos
![Photo ofGIORNO 1/3 Rifugio Fedare - Rifugio Croda da Lago](https://s2.wklcdn.com/image_248/7453922/111448705/73082603.400x300.jpg)
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Itinerary description
GIORNO 1
In breve:
- 436 (Rifugio Passo Giau, Forcella Zonia, Forcella Col Piombin ,Forcella Passo Giau)
- Altopiano di Mondeval (Lago delle Baste, Sepoltura mesolitica uomo di Mondeval)
- 436 (Forcella Ambrizzola)
- 434 (Rifugio Croda da Lago)
Questo percorso fa parte di un’escursione di 3 giorni ad anello, per questo inizia dal Rifugio Fedare, che sarà il nostro punto d’arrivo. Voi potreste anche tranquillamente partire dal rifugio Passo Giau.
Quindi si inizia dalla strada statale che porta a Passo Giau. Una volta parcheggiata l’auto (si parcheggia anche lungo il ciglio della strada ed è gratuito), puntiamo Passo Giau. È possibile seguire dei piccoli sentieri tracciati per la collina, che ci permettono di salire direttamente, evitando alcune curve della strada statale. Il monte Averau da questa prospettiva è splendido e le foto dal rifugio Passo Giau sono d’obbligo.
Cominciamo con la prima forcella e anche qui il paesaggio è fantastico, passo dopo passo compaiono varie cime, lo scenario cambia di continuo. Si continua fino alla forcella Passo Giau che ha una pendenza maggiore e richiede uno sforzo in più, rispetto alle prime due. Si sale e si arriva sull’altopiano di Mondeval, da cui è possibile ammirare tutta la vista sulle Dolomiti ampezzane, mentre verso l’altopiano abbiamo il Monte Pelmo e Col Formin ed è già possibile intravedere in lontananza il piccolo lago delle Baste. Lasciamo il sentiero principale (436) per raggiungere prima il lago e poi il sito storico della sepoltura mesolitica dell’uomo di Mondeval. Anche qui, pur non essendo un sentiero CAI, il percorso è ben segnato. Dal lago delle Baste ci fermiamo per qualche foto con il monte Pelmo riflesso. Un’informazione: per raggiungere il punto migliore per la foto, inizialmente ci sono delle pietre che vi permettono di evitare il contatto con l’acqua, ma poi sarete costretti a camminare nel fango, quindi vi consiglio di utilizzare scarpe goretex/impermeabili, in quanto si sprofonda leggermente ed è facile bagnarsi oltre che sporcarsi, perciò attenzione.
Proseguiamo scendendo verso la sepoltura mesolitica e nei pressi avvistiamo anche qualche marmotta.
Da qui, salendo poco poco, ci ricongiungiamo al sentiero 436 e ci aspetta l’ultima forcella, anche questa con una certa pendenza ed è un tratto fatto solo di sassi. Arrivati su, ci aspetta una discesa per il sentiero 434, che porta direttamente al Rifugio Croda da lago dove abbiamo pernottato. Si mangia bene ed è molto suggestivo sia il lago, sia il paesaggio sulle varie cime, in particolare la vista sul Becco di Mezzodì.
In breve:
- 436 (Rifugio Passo Giau, Forcella Zonia, Forcella Col Piombin ,Forcella Passo Giau)
- Altopiano di Mondeval (Lago delle Baste, Sepoltura mesolitica uomo di Mondeval)
- 436 (Forcella Ambrizzola)
- 434 (Rifugio Croda da Lago)
Questo percorso fa parte di un’escursione di 3 giorni ad anello, per questo inizia dal Rifugio Fedare, che sarà il nostro punto d’arrivo. Voi potreste anche tranquillamente partire dal rifugio Passo Giau.
Quindi si inizia dalla strada statale che porta a Passo Giau. Una volta parcheggiata l’auto (si parcheggia anche lungo il ciglio della strada ed è gratuito), puntiamo Passo Giau. È possibile seguire dei piccoli sentieri tracciati per la collina, che ci permettono di salire direttamente, evitando alcune curve della strada statale. Il monte Averau da questa prospettiva è splendido e le foto dal rifugio Passo Giau sono d’obbligo.
Cominciamo con la prima forcella e anche qui il paesaggio è fantastico, passo dopo passo compaiono varie cime, lo scenario cambia di continuo. Si continua fino alla forcella Passo Giau che ha una pendenza maggiore e richiede uno sforzo in più, rispetto alle prime due. Si sale e si arriva sull’altopiano di Mondeval, da cui è possibile ammirare tutta la vista sulle Dolomiti ampezzane, mentre verso l’altopiano abbiamo il Monte Pelmo e Col Formin ed è già possibile intravedere in lontananza il piccolo lago delle Baste. Lasciamo il sentiero principale (436) per raggiungere prima il lago e poi il sito storico della sepoltura mesolitica dell’uomo di Mondeval. Anche qui, pur non essendo un sentiero CAI, il percorso è ben segnato. Dal lago delle Baste ci fermiamo per qualche foto con il monte Pelmo riflesso. Un’informazione: per raggiungere il punto migliore per la foto, inizialmente ci sono delle pietre che vi permettono di evitare il contatto con l’acqua, ma poi sarete costretti a camminare nel fango, quindi vi consiglio di utilizzare scarpe goretex/impermeabili, in quanto si sprofonda leggermente ed è facile bagnarsi oltre che sporcarsi, perciò attenzione.
Proseguiamo scendendo verso la sepoltura mesolitica e nei pressi avvistiamo anche qualche marmotta.
Da qui, salendo poco poco, ci ricongiungiamo al sentiero 436 e ci aspetta l’ultima forcella, anche questa con una certa pendenza ed è un tratto fatto solo di sassi. Arrivati su, ci aspetta una discesa per il sentiero 434, che porta direttamente al Rifugio Croda da lago dove abbiamo pernottato. Si mangia bene ed è molto suggestivo sia il lago, sia il paesaggio sulle varie cime, in particolare la vista sul Becco di Mezzodì.
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