Ghicet di Sea e Pian Ciaramella dal Pian della Mussa. Balme (TO)
near Albaron di Sea, Piemonte (Italia)
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Trail photos
Itinerary description
Dalla val d'Ala è raggiungibile partendo dal pian della Mussa, passando per il rifugio Città di Cirié e costeggiando a sud lungamente i contrafforti dell'Uia di Ciamarella. L’itinerario è spettacolare e panoramico, ma il panorama migliore si ha proseguendo ancora un po’ a sinistra lungo la cresta est dell'Albaron di Sea fino al primo rilievo con ometto ( quota 2757 m). Da lì il colpo d'occhio spazia dalla Croce Rossa fino al Gran Paradiso e oltre. Noi non lo sapevamo e ci siamo accontentati del panorama dal colle con l’Uia di Mondrone da un lato e Bessanese, Ciamarella e Croce rossa dall’altro.
A metà gita si incontra il Pian Ciamarella che è un’ottima destinazione per una breve escursione perché è uno dei più bei luoghi di tutte le valli di Lanzo, ancora frequentato dalle mandrie. L'alpe viene ancora rifornita a mezzo dei muli, ne abbiamo incontrato uno in fase relax all’inizio della gita.
Possibilità di avvistamento di animali. Noi abbiamo visto innumerevoli marmotte, ma solo al ritorno, che al mattino avevano troppo freddo; abbiamo inoltre avvistato da lontano grandi branchi di stambecchi sulle pareti della Ciamarella.
In sintesi: una gita abbastanza impegnativa, in un ambiente selvaggio e solitario, immersi in paesaggi grandiosi.
Dopo un’estate rovente, improvvisamente, le temperature sono crollate e soffia un vento glaciale. Poco prima dell’inizio della gita è persino nevicato (e infatti abbiamo pestato la prima neve in qualche pezzo di ombra) e durante tutto il giorno ha soffiato un vento fortissimo e gelido. Con queste condizioni, colori splendidi, cielo limpido, ma un po’ più di difficoltà.
Fatta con Guido il 17/9/2022.
12 km e 1000 m di dislivello. Purtroppo il mio telefono si è spento perché il freddo ha azzerato le batterie, per cui il tratto dal colle fino al Pian Ciamarella non è stato registrato. Le stime della lunghezza non sono quindi molto precise.
LIVELLO DI DIFFICOLTÀ
DIFFICILE La difficoltà é moderata nel tratto iniziale fino al Pian Ciramatella. Il percorso è invece difficile al di sopra quando si risale un valloncello roccioso, a causa di alcuni passaggi su roccette e all’ultimo traccio su detriti un po’ sdrucciolevoli. Al ritorno, il sentiero che percorre il versante sinistro del Rio Ciamarella è ripido e presenta dei gradoni di roccia da superare.
AVVICINAMENTO
Percorrere la Val d'Ala fino al suo termine, al Pian della Mussa. Attraversarlo fino ai parcheggi sotto il Rifugio Città di Ciriè (1); In estate parking a pagamento (3€).
ITINERARIO
Dal tornante che precede il rifugio Città di Ciriè prendere la carrareccia che si diparte sulla sinistra (2) e costeggia l’ex giardino botanico. Quando si arriva al tornante proseguire sul sentiero (3).
Al primo incrocio continuare sul sentiero più marcato a destra [4]. E’ il sentiero usato dai margari per portare su le mandrie e quindi evita ogni balzo roccioso. Subito la traccia si trasforma in sentiero ben evidente che sale a serpentine sul pendio erboso esposto a sud sotto la Rocca Ciarva.
[VARIANTE A sinistra un sentiero non presente sulle mappe porta al colle Battaglia, da dove si può poi scendere sul Pian Ciaramella, realizzando un anello più breve attorno alla Roccia Ciarva e ai piedi della Ciamarella]
Si sale a tornanti fino a quando a una curva sbuca il Pian Ciamarella, su cui si scende di qualche metro (5). Ci aspetta un prato verdissimo su cui in estate pascolano le mucche, mentre ora ne approfittano le marmotte, ma solo quando il sole ha riscaldato l’aria cristallina.
Si raggiunge l’alpeggio (6), e poi, attraversando il rio, un pannello indicatore dalla parte opposta del prato.
Si prosegue verso sinistra lungo il pianoro. Il sentiero in questo pezzo spesso scompare, ma il tratto è facile e basta tenersi sulla destra del pianoro. Quando si deve iniziare a salire il sentiero 226 torna visibile!
A questo punto basta seguire gli ometti e i segnali bianco/rossi che portano nel solco di un canale sassoso ed erboso. Il sentiero lo percorre sul fondo o sul fianco destro orografico fino a quando a quota 2550 m circa si svolta decisamente a sinistra. Si sale con qualche tornante e poi si torna verso destra dove il canalone si divide in due rami. Il sentiero percorre tra sfasciumi il ramo di sinistra e in breve sbuca sulla stretta incisione del colle.
Si consiglia di non fermarsi perché, per godere meglio del panorama, occorre seguire a sinistra una traccia che percorre salendo il fianco lato vallone di Sea della cresta diretta verso l’Albaron di Sea, giungendo in breve alla vetta quota 2757 m, costituita di massi accatastati con ometto.
Per il rientro si ritorna sui propri passi fino al piano.
Lì si sta sulla sinistra raggiungendo il sentiero 226 che scende, ben marcato ma ripido, sul versante sinistro del rio, fino al rifugio.
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RICORDO DI APRIRE LE DIDASCALIE DELLE FOTO PER MAGGIORI INFORMAZIONI
Waypoints
1 Parcheggio
Subito prima del segnale di divieto di circolazione c’è un ampio parcheggio. Si paga al parcometro Dopo un’estate rovente, improvvisamente, le temperature sono crollate e soffia un vento glaciale. Poco prima dell’inizio della gita è persino nevicato (e infatti abbiamo pestato la prima neve in qualche pezzo di ombra) e durante tutto il giorno ha soffiato un vento fortissimo e gelido. Con queste condizioni, colori splendidi, cielo limpido, ma un po’ più di difficoltà.
4 continuare sul sentiero più marcato a destra
A sinistra un sentiero non presente sulle mappe porta al colle Battaglia, da dove si può poi scendere sul Pian Ciaramella
6 l’alpe di Pian Ciamarella
Alle sue spalle la Roccia Ciarva. In estate è abitata dai margari con le loro mandrie. Quando siamo arrivati noi le vacche si erano già trasferite giù al Pian della Mussa
7 subito dopo l’alpeggio a ttraversare il prato e raggiungere il sentiero dall’altro lato del pianoro
Oggi prime nevi (pochi spruzzi presto sciolti se non all’ombra) e primi ghiacci alla fontana!
8 raggiungere il grande pannello indicatore
Qui proseguire a sinistra in mezzo al prato
10 verso la fine del pianoro parte il sentiero verso il lago Mercurin
Poco oltre parte un secondo raccordo non segnalato verso questo sentiero. Si tratta di un lungo sentiero balcone che attraversa i pascoli. È possibile prendere poi un sentiero che passa dall’alpe Rilé e che scende a metà del Pian della Mussa.
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