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Geotermia a Sasso Pisano e Monterotondo Marittimo

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Trail stats

Distance
4.4 mi
Elevation gain
823 ft
Technical difficulty
Moderate
Elevation loss
823 ft
Max elevation
2,134 ft
TrailRank 
69 5
Min elevation
1,615 ft
Trail type
Loop
Moving time
one hour 44 minutes
Time
2 hours 35 minutes
Coordinates
1214
Uploaded
September 5, 2020
Recorded
September 2020
  • Rating

  •   5 1 review
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near Lagoni del Sasso, Toscana (Italia)

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Itinerary description

5 Settembre 2020

Bel giro ad anello che porta da Sasso Pisano (PI) a Monterotondo Marittimo (GR) e ritorno, attraverso la suggestiva Valle del Diavolo con le sue manifestazioni geotermiche.

Il dislivello non è eccessivo, ma la prima parte è piuttosto ripida e sdrucciolevole, e quasi completamente esposta al sole. Può fare molto caldo, e lungo il percorso non si trova acqua.
Il ritorno è quasi completamente immerso in un bel bosco, ma si trova acqua solo una volta giunti a valle.

Panorami molto variegati e caratteristici.
Estremamente suggestivo il punto in cui si raggiunge il valico che ci permette di passare dal versante pisano (Valle del Diavolo) al versante grossetano (Biancane di Monterotondo): il mare e le numerose e belle isole dell'Arcipelago toscano appaiono all'improvviso in tutta la loro bellezza.
Molto caratteristica la Porta del Diavolo, profonda spaccatura nel terreno.

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LA VALLE DEL DIAVOLO IN TOSCANA
(https://www.firenzetoday.it/cronaca/valle-del-diavolo-toscana.html)

Un panorama che ricorda la superficie lunare, dove colonne di vapori bianchi si alzano verso il cielo, creando un'atmosfera senza uguali. Un luogo talmente spettrale e suggestivo che, si racconta, abbia ispirato Dante Alighieri nella sua rappresentazione dell'Inferno.

La Valle del diavolo comprende diverse frazioni della regione Toscana, e deve il suo nome alla presenza di numerosi soffioni boraciferi, emissioni violente di vapore acqueo ad alta pressione e temperatura che fuoriescono da spaccature presenti nel suolo. Per poi dare vita ad uno spettacolo di tetra bellezza.

Arrivando da nord troviamo la località di Montecerboli, frazione di Pomarance (Pisa), che già nel nome richiama la figura mitologica di Cerbero, il cane a tre teste posto a guardia del regno infernale. Oltre al suggestivo centro storico di epoca medioevale, la zona è caratterizzata da numerosi soffioni boraciferi che emettono gas e vapori dal sottosuolo.

Sempre nella frazione di Pomarance troviamo Larderello, così ribattezzata in onore di François Jacques de Larderel, un ingegnere francese che nel corso del 1800 promosse lo sfruttamento industriale dei soffioni boraciferi presenti nella zona, perfezionando così il metodo di estrazione dell'acido borico. Col tempo Larderello divenne la prima esperienza al mondo di sfruttamento dell'energia geotermica per la produzione di energia elettrica.

Gli appassionati non manchino di visitare il Museo della Geotermia di Larderello. Fondato verso la fine degli anni '50, il sito offre un percorso museale che rievoca la storia dell'energia geotermica in tutti i suoi aspetti: la ricerca, la perforazione, i sistemi di utilizzazione del fluido geotermico per produzione di energia, ricorrendo all'ausilio di attrezzature originali e di plastici.

Nonostante le numerose modifiche subite nel corso degli anni, la zona è ancora caratterizzata dai cosiddetti lagoni, piccoli crateri contenenti acqua calda, e dai caratteristici soffioni boraciferi, veri motori di questa incredibile valle infernale.

Nei pressi di Larderello si trova ad esempio Sasso Pisano, frazione di Castelnuovo di Val di Cecina, dove queste manifestazioni sono ancora visibili in maniera naturale all'interno del celebre Parco delle Fumarole, accessibile liberamente in tutti i periodi dell'anno.

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BIANCANE DI MONTEROTONDO MARITTIMO

La denominazione "biancane" è un toponimo ricorrente in Toscana, indica località in cui affiorano, in larghe aree, rocce o minerali di colore dominante bianco, che contrastano con i circostante verde dei boschi o delle coltivazioni agricole.
Infatti, oltre alle Biancane di Monterotondo, così denominate a causa di vasti affioramenti di diaspri completamente sbiancati dai fluidi geotermici, sono note con il nome di Biancane anche le "crete senesi", costituite da grandi cumuli di argille plioceniche marine, la cui superficie è bianca per la presenza di estese efflorescenze cristalline di un minerale, la thenardite (solfato di sodio).

Alle Biancane di Monterotondo Marittimo, nei vapori ad alta temperatura, oltre a numerosi altri gas, viene emesso in discreta quantità l' idrogeno solforato (o acido solfidrico). I vapori chimicamente aggressivi reagiscono con le rocce attraversate, lisciviandole e alterando i minerali di cui sono composte, così i Diaspri normalmente di colore rosso vivo, per la presenza di ossidi di ferro, diventano bianchissimi poichè perdono tutti gli ossidi di ferro che contengono, asportati dai fluidi geotermici. Diversa è la trasformazione del carbonato di calcio di cui sono composti i calcari, che reagendo con l'acido solfidrico si trasforma in gesso (solfato di calcio); mentre le arenarie (Macigno toscano) e la Scaglia lisciviate, si trasformano in argille plastiche se bagnate, ricche di caolinite e alunite e altri solfati come l'alunogeno.
Alle Biancane, a differenza di quanto accade nel resto della zona geotermica della Toscana centro meridionale eccetto alcune piccole aree localizzate, i fluidi geotermici, surriscaldati presenti nel sottosuolo (aventi temperature, che a basse profondità, superano i 200° C e in superficie fino a 115° C), non trovandosi confinati da alcuna copertura impermeabile, possono raggiungere la superficie dando luogo a vistose manifestazioni endogene naturali, rendendo questa località estremamente interessante e affascinante per i fenomeni che qui, come in nessuna altra località si possono diffusamente e vistosamente osservare.

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NOMENCLATURA MANIFESTAZIONI GEOTERMICHE

Delle manifestazioni geotermiche superficiali esiste una precisa nomenclatura:

- Soffioni (localmente detti anche fumacchi): getti di vapore dal terreno asciutto.
- Bulicam: piccole depressioni del terreno entro cui si raccolgono, acque geotermiche e fango, in continuo ribollimento a causa dei gas endogeni emessi dalla sorgente che li alimenta.
- Putizze: emanazioni di vapori con prevalenza di gas idrogeno solforato, caratterizzato dall'odore di uova marce, da cui la denominazione.
- Mofete: emanazioni di gas, soprattutto anidride carbonica, possono essere secche o in depressioni con acqua gorgogliante. Molto pericolose soprattutto se occupano profonde depressioni.
- Lagoni: depressioni del terreno in cui si raccolgono spontaneamente le acque geotermiche portate dalla sorgenti che li alimenta, ricche di minerali disciolti. Vengono alimentati anche dalle acque meteoriche. Spesso la presenza di gas nella sorgente d'acqua geotermica, provoca gorgoglii ed evidenti getti e sbuffi di acqua e vapore che se violenti possono scagliare brandelli di fanghi bollenti a decine di metri di distanza.

Comments  (1)

  • Photo of Marco Catelani
    Marco Catelani Feb 27, 2024

    I have followed this trail  verified  View more

    Bel percorso grazie

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