Galleria Lagazuoi e Alta val Travenanzes
near Pian Falzarego, Veneto (Italia)
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Trail photos
Itinerary description
Galleria del Lagazuoi, con visita alla Cengia Martini e ritorno aggirando il Col dei Bos, passando per i ruderi del vecchio ospedale militare.
Escursione di media difficoltà di cinque ore circa che propone, in alternativa alla solita salita in funivia per poi scendere attraverso la Galleria, di percorrerla in salita, per poter meglio capire le difficoltà, la bravura e la fatica di chi l'ha costruita, combattendo con eroismo su questi luoghi. La discesa proposta, è attraverso il bellissimo tratto dell'alta val Travenanzes, attorno al Col dei Bos, per poi scendere lungo la strada militare che conduce ai ruderi dell'ex ospedale, posto a ridosso delle Torri del Falzarego.
E' indispensabile una torcia frontale ed il caschetto per affrontare la galleria, che sale con ripidi gradoni in legno spesso bagnati. La fune d'acciaio che funge da corrimano lungo il percorso, risulta spesso utile per la progressione. Può essere utile l'attrezzatura da ferrata per visitare la Cengia Martini.
Si parte dal parcheggio della funivia del Lagazuoi, da dove, in direzione opposta alla stazione a valle, si comincia a salire lungo il sentiero 402 verso forcella Travenanzes. Giunti al bivio ben segnalato, a quota 2393 m, si abbandona il sentiero, continuando ad O verso l'inizio della Galleria. Raggiunto in pochi minuti un primo breve tratto che sbuca in un colatoio, si perviene all'ingresso vero e proprio, attraverso una cengia e facili tratti attrezzati. Dopo qualche metro dall'ingresso, tenendo la SX (indicazioni), è possibile visitare la Cengia Martini, utilizzando il cavo metallico e gli infissi per assicurarsi, alcune scalette in legno, e parte delle gallerie scavate, fino al punto dove c'è la ricostruzione di un baraccamento incastonato sulla roccia. Ritornando all'inizio della cengia, si prosegue l'escursione, salendo i 1400m di lunghezza della galleria, all'interno della quale è possibile visitare con l'ausilio dei poveri cartelli descrittivi, alcune postazioni, la camera di mina, i resti degli alloggi e le aperture che regalano una bellissima vista sulla punta Berrino, il Piccolo Lagazuoi la cengia Martini. Circa a due terzi della salita (indicazione su cartelli), è possibile scegliere se salire lungo la variante elicoidale o la cengia e l'anticima. Entrambi i percorsi si ricongiungono poco prima della fine della Galleria.
Si ritorna alla luce del sole sbucando in un'ampia cengia con una vista spettacolare che, in pochi minuti, ci porta alla stazione a monte della funivia.
Raggiunto a pochi passi il rifugio Lagazuoi, si può proseguire in 10 min. per l'ampio sentiero che porta alla croce di vetta del Piccolo Lagazuoi o, dopo la sosta di rito, iniziare la discesa verso forcella Lagazuoi per il sentiero 401. Raggiunta la forcella proseguire verso E in direzione della forcella Travenanzes, da dove si può scegliere se rientrare al Falzarego direttamente per il sentiero 402, oppure proseguire sull'itinerario proposto lungo l'alta val Travenanzes e la Forcola del Col dei Bos. Da questa, mantenendoci sul sentiero 402, scendiamo la valletta tra la Tofana di Rozes e il Col dei Bos, attraversando vecchie trincee e ruderi di guerra, per immetterci sulla vecchia strada militare che, ad un bivio dopo una breve galleria, ci conduce ai resti del vecchio ospedale posto a ridosso delle pareti delle torri del Falzarego. Di qui, in quindici minuti circa, ritorniamo al parcheggio lungo il sentiero 423.
Escursione di media difficoltà di cinque ore circa che propone, in alternativa alla solita salita in funivia per poi scendere attraverso la Galleria, di percorrerla in salita, per poter meglio capire le difficoltà, la bravura e la fatica di chi l'ha costruita, combattendo con eroismo su questi luoghi. La discesa proposta, è attraverso il bellissimo tratto dell'alta val Travenanzes, attorno al Col dei Bos, per poi scendere lungo la strada militare che conduce ai ruderi dell'ex ospedale, posto a ridosso delle Torri del Falzarego.
E' indispensabile una torcia frontale ed il caschetto per affrontare la galleria, che sale con ripidi gradoni in legno spesso bagnati. La fune d'acciaio che funge da corrimano lungo il percorso, risulta spesso utile per la progressione. Può essere utile l'attrezzatura da ferrata per visitare la Cengia Martini.
Si parte dal parcheggio della funivia del Lagazuoi, da dove, in direzione opposta alla stazione a valle, si comincia a salire lungo il sentiero 402 verso forcella Travenanzes. Giunti al bivio ben segnalato, a quota 2393 m, si abbandona il sentiero, continuando ad O verso l'inizio della Galleria. Raggiunto in pochi minuti un primo breve tratto che sbuca in un colatoio, si perviene all'ingresso vero e proprio, attraverso una cengia e facili tratti attrezzati. Dopo qualche metro dall'ingresso, tenendo la SX (indicazioni), è possibile visitare la Cengia Martini, utilizzando il cavo metallico e gli infissi per assicurarsi, alcune scalette in legno, e parte delle gallerie scavate, fino al punto dove c'è la ricostruzione di un baraccamento incastonato sulla roccia. Ritornando all'inizio della cengia, si prosegue l'escursione, salendo i 1400m di lunghezza della galleria, all'interno della quale è possibile visitare con l'ausilio dei poveri cartelli descrittivi, alcune postazioni, la camera di mina, i resti degli alloggi e le aperture che regalano una bellissima vista sulla punta Berrino, il Piccolo Lagazuoi la cengia Martini. Circa a due terzi della salita (indicazione su cartelli), è possibile scegliere se salire lungo la variante elicoidale o la cengia e l'anticima. Entrambi i percorsi si ricongiungono poco prima della fine della Galleria.
Si ritorna alla luce del sole sbucando in un'ampia cengia con una vista spettacolare che, in pochi minuti, ci porta alla stazione a monte della funivia.
Raggiunto a pochi passi il rifugio Lagazuoi, si può proseguire in 10 min. per l'ampio sentiero che porta alla croce di vetta del Piccolo Lagazuoi o, dopo la sosta di rito, iniziare la discesa verso forcella Lagazuoi per il sentiero 401. Raggiunta la forcella proseguire verso E in direzione della forcella Travenanzes, da dove si può scegliere se rientrare al Falzarego direttamente per il sentiero 402, oppure proseguire sull'itinerario proposto lungo l'alta val Travenanzes e la Forcola del Col dei Bos. Da questa, mantenendoci sul sentiero 402, scendiamo la valletta tra la Tofana di Rozes e il Col dei Bos, attraversando vecchie trincee e ruderi di guerra, per immetterci sulla vecchia strada militare che, ad un bivio dopo una breve galleria, ci conduce ai resti del vecchio ospedale posto a ridosso delle pareti delle torri del Falzarego. Di qui, in quindici minuti circa, ritorniamo al parcheggio lungo il sentiero 423.
Waypoints
Comments (2)
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I have followed this trail View more
Information
Easy to follow
Scenery
Moderate
I don't understand enough Italian and probably missed something in the description.
We did not go through the Galleria and did not have the material required (helmets, ropes) to go there anyway.
We got quite lost in comparison to the description but enjoyed the walk anyway thanks to the great views :-)
I have followed this trail verified View more
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Easy to follow
Scenery
Moderate
Meraviglia!