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Galeata (Pianetto, Mevaniola, S.Ellero, Collinaccia, M.Altaccio, Montellero, Monteguglielmo)

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Trail stats

Distance
10.26 mi
Elevation gain
2,290 ft
Technical difficulty
Moderate
Elevation loss
2,290 ft
Max elevation
2,502 ft
TrailRank 
49
Min elevation
851 ft
Trail type
Loop
Time
6 hours 46 minutes
Coordinates
1491
Uploaded
November 7, 2019
Recorded
November 2019
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2 comments
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near Galeata, Emilia-Romagna (Italia)

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Itinerary description

Parcheggio auto all'ingresso di Pianetto (frazione dopo Galeata). Visitiamo la bella chiesa di S.Maria dei Miracoli e il suo bel chiostro e poi ci incamminiamo verso Galeata deviando subito per stradello che porta ai ritrovamenti dei resti dell'antico insediamento romano di Mevaniola. Da qui scendiamo a dx verso il fosso che costeggia lo stradello che porta a Pettola e lo guadiamo percorrendo dapprima un tratturo e poi una ripida traccia creata a fianco dell'originario sentiero coperto da un movimento franoso. Aggiriamo una casa e ci immettiamo su un crinaletto che porta ad immetterci nello stradello proveniente da Galeata e che sale a S.Ellero. (Qui vale la pena di di fare una sosta per ammirare e magari visitare l'imponente edificio religioso). Proseguiamo poi in salita lungo la carrareccia che va ad innestarsi sul crinale con il sent. CAI 301 (sentiero degli Alpini) proveniente da Monte delle Forche. Qui si svolta a sx sulla sterrata e, in breve, si raggiungono i ruderi della "Casaccia". Procediamo per qualche centinaio di mt e poi, dopo una curva verso dx, abbandoniamo lo stradello per imboccare un lungo e stretto sentiero che si immette in una pineta. (Lo si riconosce facilmente in quanto imbrattato oltre misura da innumerevoli segni di vernice rossa nelle più svariate forme di cerchi, bolli, linee e frecce - una orrenda deturpazione ad opera probabilmente dei vari gruppi di biker o trekker poco sensibili all'ambiente...). Questo sentiero piega a dx e sale a mezzacosta per raggiungere il crinale, sul quale poi si svolta a sx su un bel balcone naturale panoramico affacciato sulla media valle del Rabbi. poco più avanti, dove i segni della infestante verniciatura proseguono lungo un sentiero che scende a sx, ci si mantiene sul crinale affrontando una breve ma impegnativa rampa che porta ad un traliccio dell'alta tensione; il sentiero piega a sx e viaggiando a mezzacosta su placche di arenaria aggira la vetta di Monte Spino e raggiunge infine il sentiero R7 che sale da Strada San Zeno. Si prosegue lungo il crinale in direzione sud fra prati e rimboschimenti di pino e si raggiunge in breve la "Collinaccia" (sede dell'8^ Brigata Partigiana Garibaldi). Proseguiamo quindi sullo stradello e superato un cippo commemorativo degli Alpini si svolta a dx per un sentiero che sale a mezzacosta e sbuca poi sulla pista forestale che seguiamo a dx per svoltare quasi subito a sx lungo una ripida traccia che sfiora la vetta di Monte Altaccio (in alcune mappe non è segnato in quanto attribuito ad altra altura più avanti). Si raggiunge una carrareccia che coincide con il CAI 301 e la si segue a sx. poco dopo i segnavia CAI proseguono a dx, mentre noi manteniamo la direzione lungo la carraia che scende al complesso diroccato delle Fosse (viene utilizzato come stalla per mandrie di bovini). Da qui invece di scendere verso Pettola risaliamo nuovamente verso il crinale percorrendo un tratturo che costeggia un prato utilizzato a seminativi. Seguendo il 301 in direzione sud raggiungiamo gli spazi prativi di Cà Pian dei Toschi dove abbandoniamo il CAI 301 per prendere in direzione della valle del Bidente il CAI 275 su un ampio stradello percorribile con mezzi agricoli raggiungendo in costante discesa i ruderi di Montellero superato il quale, tenendo sempre a sx, ci immettiamo in un sentiero di crinale che si imbuca in una altra pineta. Il sentiero è utilizzato soprattutto dalle mandrie di bovini per cui, dopo abbondanti piogge) lo si trova piuttosto fangoso e scivoloso per la perduta compattezza del terreno di fondo. Superiamo quindi in sequenza M.Calcinari, Cà Monteguglielmo, Monteguidi, Reggimentino, per giungere alla grande stalla che precede ciò che resta del Castello di Pianetto. Qui si è obbligati a percorrere lo stradello asfaltato per arrivare all'auto per le recinzioni a basso voltaggio elettrico installate. Il giro (bello e vario) è consigliabile farlo dal tardo autunno a inizio primavera e possibilmente dopo alcuni giorni di assenza di precipitazioni.

Comments  (2)

  • Photo of Ste Lampard
    Ste Lampard Apr 28, 2021

    ciao! Vorrei fare questo giro domenica prossima, è facile da seguire? Grazie!

  • Photo of miclam60
    miclam60 Apr 28, 2021

    Non presenta difficoltà ma, dopo tutte le piogge di questa settimana, sarà molto, molto fangoso!!

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