Activity

Foza: sulle tracce dei pastori

Download

Trail photos

Photo ofFoza: sulle tracce dei pastori

Author

Trail stats

Distance
5.77 mi
Elevation gain
1,752 ft
Technical difficulty
Moderate
Elevation loss
1,752 ft
Max elevation
3,858 ft
TrailRank 
30
Min elevation
2,979 ft
Trail type
Loop
Coordinates
236
Uploaded
March 23, 2021
Recorded
March 2021
Share

near Foza, Veneto (Italia)

Viewed 481 times, downloaded 10 times

Trail photos

Photo ofFoza: sulle tracce dei pastori

Itinerary description

Percorso culturale e naturalistico alla scoperta delle tradizioni silvo-pastorali e della natura incontaminata

Creato da www.feelgood.holiday

Descrizione breve (segue descrizione dettagliata)

Questo percorso ci porterà ad attraversare alcune delle numerose contrade del comune di Foza, uno dei comuni dell'Altopiano che più ha mantenuto le caratteristiche di paesino di montagna, con la natura incontaminata tutt'intorno e che più di altri è rimasto legato alle sue tradizioni, tra cui quelle silvo-pastorali. Tra tutte, le principali rimangono le attività boschive e di lavorazione del legno, l'alpeggio e la trasformazione dei prodotti caseari, e la più degna di nota è l'allevamento della specie autoctona di pecora, chiamata appunto Pecora Foza, a cui è stato dedicata una sezione del Museo civico.

Le contrade e le vie che formano e circondano il centro di Foza sono site a varie quote e hanno diverse esposizioni. La flora e le erbe in particolare trovano diversi habitat favorevoli, diversi in ogni stagione: diverse varietà di erbe si possono raccogliere già dallo scioglimento della neve e fino all'autunno inoltrato. La ricerca e la raccolta di questi prodotti unici diventa un'ottima occasione per trascorrere una giornata a stretto contatto con la natura e... per preparare dei gustosi piatti!

Non è necessario essere degli esperti, basta organizzarsi con delle guide tascabili, un paio di forbici ed un cestino.

Descrizione dettagliata
Il percorso comincia dalla Piazza di Foza, dove possiamo concederci del tempo per visitare la Chiesa Parrocchiale ed il Museo Etnografico dedicato alla pecora locale detta proprio “Foza”.

Nota storica: La Pecora Foza è una particolare razza ovina allevata per l'appunto a Foza. Si diffuse a tal punto da identificare col proprio nome tutte le pecore vicentine e non solo: la sua lana abbondante fece la fortuna dei lanifici del Pedemonte. Ha una testa grossa con occhi vivaci e una grande presenza di macchie. Il numero di questi esemplari è andato diminuendo nel corso degli anni, e per questo è in corso un lavoro di salvaguardia e recupero di questa specie (visita il sito per scoprire di più sulla Pecora Foza)
Iniziamo il cammino: il percorso comincia dal Museo in direzione sud verso il Colle di San Francesco (anche questo un luogo speciale da visitare, specie al tramonto). Ad appena 300 metri dal Museo sulla sinistra troviamo un Sacello dedicato alla Madonna Assunta (Patrona della Parrochia di Foza), da qui scende un sentiero denominato Staich (dal cimbro “sentiero della scala”) inizialmente un po’ sassoso, ma subito si offre come un tappeto d’erba e foglie di faggio, specie in autunno. Si prosegue sempre in discesa verso il bosco di Faggio

Nota l’ambiente: qui verremo subito rapiti dalla bellezza di un ambiente rimasto integro nel corso dei decenni. In questo ambiente si trovano diverse qualità di erbe spontanee dall’aglio orsino alla menta selvatica.
Con la dovuta attenzione si attraversa la strada provinciale che sale da Valstagna, riprendendo il sentiero per arrivare in fondo alla Valcapra dove la carrabile presenta un bivio che ci porta, tenendo la sinistra, in un gruppo di contrade chiamate nel loro complesso OriBiasia.

Nota naturalistica: Caratteristica peculiare di queste piccole valli è avere un clima completamente diverso tra la parte destra e la parte sinistra, ideale per chi cerca erbe così da avere nel medesimo periodo dell'anno una maggiore ricchezza floristica
Salendo tra gli abitati si apre un panorama incantevole in ogni stagione ma che consigliamo di vivere soprattutto con i caldi colori dell’autunno o con i toni brillanti della primavera, quando tra orchidee, maggiociondoli, meli in fiore non si sa dove puntare lo sguardo. All’unico bivio, presso la contrada Alberti-Sapaj, si segue la strada asfaltata che tiene la destra raggiungendo il termine della carrabile presso le Falesie di Foza (dove sono presenti numerose vie attrezzate per gli appassionati). Tra le case si scorge un ampio sentiero che giunge in 500 metri alla cima del Monte Cornone, teatro di una sanguinosa battaglia durante la Grande Guerra. Poco prima della croce, sulla sinistra, la segnavia CAI ci indica il cammino (sentiero CAI 781) che in circa venti minuti ci porta al punto più panoramico del percorso, Malga Sasso Rosso.

Nota naturalistica: Entrando nel bosco si scopre tutta la flora tipica delle faggete e delle abetaie montane, piante che amano l’ombra e quindi strettamente legate a questi ambienti come la profumatissima Asperula o l’amarotico Barba di Capra.
Giunti alla Malga dal sentiero CAI, possiamo seguire i numerosi “strosi” che creano gli animali nel pascolo con il loro passaggio per raggiungere la casara, sia per ammirare diverse angolazioni del panorama che si apre sulla Valsugana e sul Monte Grappa, sia per raccogliere le numerose erbe tipiche dei prati pascolati in quota.

Nota naturalistica: Vicino agli alpeggi la presenza assidua degli animali permette di avere un terreno più fertile e la presenza di numerose erbe “nitrofile” ossia che prediligono suoli più ricchi come le Ortiche, il Cumino dei prati ed il "Buon Enrico
Dalla Malga si prosegue sulla strada sterrata fino ad immettersi sull’asfalto, che percorre la dorsale detta “dei Lazzaretti”, dal nome della contrada più popolosa.

Nota naturalistica: in virtù della diversa esposizione al sole, sullo spartiacque del crinale come sul fondovalle si potrà apprezzare la differenza di flora tra il lato destro ed il lato sinistro.
Seguendo la dorsale, all’altezza dell’abitato detto dei Carpanedi, troviamo il sentiero CAI 800 che scende sulla sinistra: lasciamo il sentiero CAI alla nostra sinistra e procediamo prendendo la stradina sterrata che porta a Contrada Ciepar. All’altezza della contrada, c’è una grande pozza di abbeveraggio del bestiame dove potremo raccogliere diverse erbe come le Sileni, il Cumino dei Prati e la Bardana. Da qui seguendo la strada asfaltata saliremo a contrada Cruni e rientreremo in centro al paese da dove siamo partiti.

Nota storica: Gli abitanti delle contrade dell'Altopiano hanno creato un sistema di governo indipendente durato dal 1300 circa fino alle guerre napoleoniche. Essere indipendenti dava tanti privilegi ma costringeva ad una economia molto chiusa, i pochi scambi di merci erano legati principalmente agli spostamenti degli animali d’alpeggi e gli orti iniziavano a produrre qualcosa soltanto ad estate già inoltrata. Per questi motivi e per mantenere un certo tenore di salute e di benessere, le popolazioni montane hanno sviluppato una dieta fortemente basata sulle erbe spontanee che si raccoglievano dallo scioglimento della neve fino all’autunno inoltrato.

Waypoints

PictographWaypoint Altitude 3,573 ft

Hotel Alpi di Foza

PictographWaypoint Altitude 3,553 ft

Museo di Foza

PictographWaypoint Altitude 3,389 ft

Monte Cornone

PictographWaypoint Altitude 3,822 ft

Sasso Rosso

PictographWaypoint Altitude 3,071 ft

Val Capra - erbe spontanee

Comments

    You can or this trail