Forra del Lupo a Serrada di Folgaria
near Serrada, Trentino - Alto Adige (Italia)
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Trail photos
Itinerary description
Era chiamato “Forra del Lupo” (Wolfsschlucht) e da Serrada questo trincerone di prima linea saliva fino al forte austro-ungarico del Dosso delle Somme (o "Dosso del Sommo", Werk Serrada per gli austriaci). Passava attraverso una serie di formazioni rocciose. Fu costruita nel 1915, per bloccare l'avanzata italiana verso l'altopiano di Folgaria. Venne usata fino a fine 1916, quando il fronte venne spostato, verso il massiccio del Pasubio e il passo della Borcola.
Si raggiunge dalla periferia di Serrada ed è un lungo trincerone in parte scavato tra alte pareti di roccia e che si trova sulla verticale Vallarsa, direttamente di fronte alla prima linea italiana. Era dotata feritoie, osservatori e caverne che si affacciano su strapiombi e ripidi pendii.
Quote e dislivelli:
Quota di partenza/arrivo: m 1.262 (parcheggio)
Quota massima raggiunta: m 1.513
Dislivello assoluto: m 251
Dislivello cumulativo in salita: m 265
Dislivello cumulativo in discesa: m 267
Lunghezza con altitudini: km 5,8
Tempo totale netto: ore 2:00 AR
Difficoltà: E
Descrizione del percorso: dal parcheggio (m 1.262) si imbocca il marciapiede in salita che in ambiente urbanizzato guadagna il prato sopra al ristorante dove la prima serigrafia bianco&nero ci fa capire di essere sulla pista giusta. Si percorre l'intero tracciato senza possibilità di errore finchè, superata la Forra vera e propria (vedi traccia GPS) si sbuca presso un baitoprivato che affaccia sull'ampio slargo prativo delle ex-caserme (m 1.485 circa) da dove si imbocca l'ambia ed evidente strada bianca (una vecchia strada militare) che ci guiderà alla località Valletta (m 1.430, tabella) che si trova giusto sulla verticale della Forra e poi,sempre con tracciato elementare, ci porterà al parcheggio dell'auto transitando anche sopra un tratto di pista da sci e di vecchio sentiero delimitato da muriccioli.
Come arrivare: il parcheggio presso il ristorante Cogola si trova alla periferia di Serrada, lato Vallarsa.
Si raggiunge dalla periferia di Serrada ed è un lungo trincerone in parte scavato tra alte pareti di roccia e che si trova sulla verticale Vallarsa, direttamente di fronte alla prima linea italiana. Era dotata feritoie, osservatori e caverne che si affacciano su strapiombi e ripidi pendii.
Quote e dislivelli:
Quota di partenza/arrivo: m 1.262 (parcheggio)
Quota massima raggiunta: m 1.513
Dislivello assoluto: m 251
Dislivello cumulativo in salita: m 265
Dislivello cumulativo in discesa: m 267
Lunghezza con altitudini: km 5,8
Tempo totale netto: ore 2:00 AR
Difficoltà: E
Descrizione del percorso: dal parcheggio (m 1.262) si imbocca il marciapiede in salita che in ambiente urbanizzato guadagna il prato sopra al ristorante dove la prima serigrafia bianco&nero ci fa capire di essere sulla pista giusta. Si percorre l'intero tracciato senza possibilità di errore finchè, superata la Forra vera e propria (vedi traccia GPS) si sbuca presso un baitoprivato che affaccia sull'ampio slargo prativo delle ex-caserme (m 1.485 circa) da dove si imbocca l'ambia ed evidente strada bianca (una vecchia strada militare) che ci guiderà alla località Valletta (m 1.430, tabella) che si trova giusto sulla verticale della Forra e poi,sempre con tracciato elementare, ci porterà al parcheggio dell'auto transitando anche sopra un tratto di pista da sci e di vecchio sentiero delimitato da muriccioli.
Come arrivare: il parcheggio presso il ristorante Cogola si trova alla periferia di Serrada, lato Vallarsa.
Waypoints
Comments (3)
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Information
Easy to follow
Scenery
Easy
Il percorso si segue più che facilmente, alcuni tratti sono un pochino ripidi ma concordo con la valutazione facile. Sono rimasto colpito sia dal punto di vista paesagistico che storico anche se, dal punto di vista storico, potrebbero inserire qualche informazione in più. Cercare le informazioni una volta rientrati non è come capire subito il "di che cosa stiamo parlando" magari meglio acculturarsi a riguardo prima ( cosa che io non avevo fatto ).
Il lavoro è fatto da squadre di volontari ai quali sarebbe ingeneroso chiedere la perfezione assoluta, credo. Naturalmente quello che dici rimane vero e condivisibile.
bellissimo percorso, fatto la scorsa estate con bambini al seguito. Panoramico e molto bello dal punto di vista storico e paesaggistico