Fornovolasco - Monte Forato
near Fornovolasco, Toscana (Italia)
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Trail photos
Itinerary description
Fornovolasco in direzione di Monte Forato e anello tramite Fonte Petrosciana.
Partenza dal comodo e gratuito parcheggio di Fornovasco - strepitoso borghetto frazione del comune italiano di Fabbriche di Vergemoli.
Si procede attraversando un ponte in pietra al centro del Borgo - che conduce anche alla Chiesetta - e proseguendo troviamo l'intersezione: prendiamo il sentiero CAI 12 che ci porta direttamente al Monte Forato. E' in alcuni punti necessario un'attenzione visiva in quanto alcuni alberi sono caduti e non sempre è intuitivo lo snodarsi del sentiero; in altri punti - in prossimità del Monte Forato Nord - il sentiero si trasforma in una mare di ciottoli molto insidiosi.
Giunti innanzi allo spettacolare arco naturale alla nostra destra troviamo la vetta del Monte Forato Nord sormontata da una Croce, mentre alla nostra sinistra si sviluppa il Sentiero CAI 12 BIS che ci conduce - la strada che ho preso - fino alla foce Petrosciana (questo sentiero è segnato EE, presenta alcuni punti esposti ma è molto semplice con le scarpe giuste e con piede fermo). Giunti alla Foce possiamo dirigerci verso Stazzema, io ho preso il sentiero CAI 6 che mi ha riportato senza impegno e attraversando un torrente a Fornovolasco. Questo sentiero offre alcuni elementi di interesse 1) i rudere di una vecchia chiesa chiamata CHIESACCIA in parte sepolta e che la leggenda vuole amministrata da "frati cannibali" 2) i ruderi molto ben conservati di un antico mulino.
Fonte wikipedia: "L'etimologia del nome Fonovolasco è incerta: la parola Forno indica sicuramente un'attività fusoria, documentata fin dall'epoca medievale, mentre la parola Volasco è attribuita da alcuni ad un certo Volasco di Brescia, che per primo avrebbe introdotto in Garfagnana l'industria della escavazione e lavorazione del ferro; da altri il nome Volasco viene fatto derivare da un antico hospitale detto Volaschio. L'origine medioevale della lavorazione del ferro è dimostrata da interessanti documenti ritrovati nell'archivio del capitolo di San Martino di Lucca che narrano come le miniere e le pratiche fusorie del ferro fossero già sviluppate antecedentemente al XVI secolo, prima che fosse importata la tecnologia di tale Volasco e dei bresciani al suo seguito. Sempre da alcuni documenti risulta che nel 1369 gli uomini del paese esportassero il ferro prodotto fino a Stazzema. L'Hospitale de Volaschio viene invece nominato in un elenco del territorio dello stato di Lucca del XIV secolo."
Partenza dal comodo e gratuito parcheggio di Fornovasco - strepitoso borghetto frazione del comune italiano di Fabbriche di Vergemoli.
Si procede attraversando un ponte in pietra al centro del Borgo - che conduce anche alla Chiesetta - e proseguendo troviamo l'intersezione: prendiamo il sentiero CAI 12 che ci porta direttamente al Monte Forato. E' in alcuni punti necessario un'attenzione visiva in quanto alcuni alberi sono caduti e non sempre è intuitivo lo snodarsi del sentiero; in altri punti - in prossimità del Monte Forato Nord - il sentiero si trasforma in una mare di ciottoli molto insidiosi.
Giunti innanzi allo spettacolare arco naturale alla nostra destra troviamo la vetta del Monte Forato Nord sormontata da una Croce, mentre alla nostra sinistra si sviluppa il Sentiero CAI 12 BIS che ci conduce - la strada che ho preso - fino alla foce Petrosciana (questo sentiero è segnato EE, presenta alcuni punti esposti ma è molto semplice con le scarpe giuste e con piede fermo). Giunti alla Foce possiamo dirigerci verso Stazzema, io ho preso il sentiero CAI 6 che mi ha riportato senza impegno e attraversando un torrente a Fornovolasco. Questo sentiero offre alcuni elementi di interesse 1) i rudere di una vecchia chiesa chiamata CHIESACCIA in parte sepolta e che la leggenda vuole amministrata da "frati cannibali" 2) i ruderi molto ben conservati di un antico mulino.
Fonte wikipedia: "L'etimologia del nome Fonovolasco è incerta: la parola Forno indica sicuramente un'attività fusoria, documentata fin dall'epoca medievale, mentre la parola Volasco è attribuita da alcuni ad un certo Volasco di Brescia, che per primo avrebbe introdotto in Garfagnana l'industria della escavazione e lavorazione del ferro; da altri il nome Volasco viene fatto derivare da un antico hospitale detto Volaschio. L'origine medioevale della lavorazione del ferro è dimostrata da interessanti documenti ritrovati nell'archivio del capitolo di San Martino di Lucca che narrano come le miniere e le pratiche fusorie del ferro fossero già sviluppate antecedentemente al XVI secolo, prima che fosse importata la tecnologia di tale Volasco e dei bresciani al suo seguito. Sempre da alcuni documenti risulta che nel 1369 gli uomini del paese esportassero il ferro prodotto fino a Stazzema. L'Hospitale de Volaschio viene invece nominato in un elenco del territorio dello stato di Lucca del XIV secolo."
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