Activity

16/10/2022 Forno di Zoldo - Malga Pramper - Cime di Zità

Download

Trail photos

Photo of16/10/2022 Forno di Zoldo - Malga Pramper - Cime di Zità Photo of16/10/2022 Forno di Zoldo - Malga Pramper - Cime di Zità Photo of16/10/2022 Forno di Zoldo - Malga Pramper - Cime di Zità

Author

Trail stats

Distance
12.86 mi
Elevation gain
4,783 ft
Technical difficulty
Difficult
Elevation loss
4,783 ft
Max elevation
7,913 ft
TrailRank 
66
Min elevation
3,280 ft
Trail type
Loop
Time
7 hours 15 minutes
Coordinates
3580
Uploaded
October 27, 2022
Recorded
October 2022
Be the first to clap
Share

near Pralongo, Veneto (Italia)

Viewed 595 times, downloaded 8 times

Trail photos

Photo of16/10/2022 Forno di Zoldo - Malga Pramper - Cime di Zità Photo of16/10/2022 Forno di Zoldo - Malga Pramper - Cime di Zità Photo of16/10/2022 Forno di Zoldo - Malga Pramper - Cime di Zità

Itinerary description

Cippols propone un'uscita per ammirare il foliage nel zoldano, il percorso si presta a varie interprezioni e dà modo ai vari escursionisti di adattare le proprie forze alla lunghezza dello stesso. Zona poco frequentata in questo periodo e nella parte alta molto selvaggia anche se non mancano i punti di appoggio seppur chiusi in questa stagione. Pausa colazione nel bar in centro a Forno di Zoldo poi si raggiunge in auto il Pian De La Fopa, da scandire con precisione verbalmente per non creare malintesi, lungo una stradina a tratti sterrata. Lasciamo l'auto proprio all'inizio della val Pramper dove il torrente inizia a scorrere parallelo alla strada e poco dopo il bivio con il sentiero cai 125.

IN ESTREMA SINTESI
Distanza totale: 20,7 Km (9,1↑ 9,5↓ 2,2↔)
Altitudine massima: 2450 m
Altitudine minima: 1000 m
Dislivello assoluto: 1450 m
Totale salita: 1420 m
Totale discesa: 1435 m
Tempo totale: 7h 15′ (soste incluse)

Pian de la Fopa. Quota 1000 mt.
La partenza avviene in realtà un po’ prima delle zone di parcheggio per le auto chiaramente delimitate dai tronchi ci sorbiamo quindi un tratto di strada asfaltata con conseguente via vai di auto. Superiamo l’invaso sulla destra, per chi sale (1 km, 1100 mt, 15′) mentre il Pelmo (3172 mt) ci guarda silenzioso ed accolti fin da subito dai caldi colori autunnali così belli e rasserenanti, guardare le infinite sfumature giallo, rosso, verde e marrone è terapeutico, ma difficilmente riesco a riprodurre con la macchina fotografica ciò che l’occhio cattura, la foto riesce a trasmettere solo la bellezza non le sensazioni. Continuiamo a camminare spensieratamente e chiacchierando allegramente fino a raggiungere un primo bivio in corrispondeza del Pian De La Fopa (1,6 km, 1190 mt, 30′ ) prendiamo a sinistra lasciando la sterrata per immeregerci in un fitto bosco di faggi. Il sentiero prosegue in leggera salita fino a raggiungere il ricovero del piano degli Ontani (2.9 km, 1300 mt, 1h), la casetta dei sette nani può accogliere due persone, tre se qualcuno si adatta a dormire sul pavimento. Il sentiero termina in corrispondenza del ricovero e si riaggancia nella strada sterrata per un breve tratto, poco più avanti infatti un altro bivio (3,1 km, 1341 mt, 1h 10′) dove ci dividiamo, Fede e Paolo proseguono sulla strada sterrata, io Cippols e Stefy prendiamo il sentiero 523 che sale più diretto alla malga. Poco prima di raggiungere la malga si passa attraverso un pianoro erboso dove è presente una fonte d’acqua meravigliosamente buona e fresca e dove ci sono ancora evidenti i segni di Vaia. Nel parte di bosco limitrofa al pianoro tra gli alberi abbattuti dalla furia del vento è stato ricavato un percorso con varie stazioni in memoria del tragico evento. Mi ha colpito in particolare il tronco sezionato, nato poco prima della grande guerra e sopravissuto alla seconda, nei suoi anelli sono stati evidenziati gli anni relativi alle tragedie del Vajont e dell’alluvione del ’66, anno in cui sono nato, per finire appunto con il 2018, l’anno di Vaia. Molto interessante comunque girovagare nel bosco alla ricerca di questi piccoli monumenti, vale la pena deidcarci qualche manciata di minuti. Usciti dal bosco si accede ad una radura, Pian dei Palui, dove il sole sta scaldando i fili d’erba ormai imbruniti dall’autunno e bagnati dalla rugiada, un’esile nebbiolina sale timida e silenziosa verso il cielo e dopo pochi metri si dissolve. Sulla destra della foto il Castello di Moschesin, che non è un manufatto ma una cima e che come ricordava Cippols è una delle nostre prime uscite, esattamente 01/10/2006. Superato il pianoro in pochi minuti si arriva alla malga.

Malga Pramper (4.9 km, 1540 mt, 1h 50′)
Qui ci ricompattiamo, dopo pochi minuti arrivano anche Paolo e Fede, e facciamo una breve pausa ristoratrice, nel mentre discutiamo sul prosieguo dell’escursione. Dalla malga guardando verso nord si può godere di un bel panorama verso la crema delle Dolomiti, inequivocabile sulla destra l’Antelao (3264 mt), a sinistra il Sorapiss (3205 mt), ed al centro le cime delle Marmarole con cima Belprà (2917 mt). Paolo e Fede decidono di restare alla malga per passare un pomeriggio di totale relax e prendersi un po’ di sole visto la bella giornata, il resto prosegue sul sentiero 523 in direzione del rifugio Sommariva al Pramperet dato a poco meno di un’ora dalle tabelle. Dopo una mezzoretta di pausa salutiamo gli sfaticati e riprendiamo il cammino. Appena presa un po’ di quota è possibile ammirare l’alta val Balanzola sulla cui destra troneggiano il Castello di Moschesin (2499 mt) e lo spiz di Moschesin (2319 mt) mentre alle spalle rispunta il Pelmo. Il rifugio Sommariva al Pramperet è preceduto dal Pra de la Vedova, un bel pianoro impreziosito dall’erba dorata che brilla alla luce del sole, alla nostra sinistra si erge maestoso ed in pieno sole il Pramper (2409 mt) mentre alle nostre spalle la luna staziona sopra il Castello di Moschesin (2499 mt). Non proseguiamo fino al rifugio, tanto è chiuso, ma l’edificio è imponente, deve essere bello grande, ci fermiamo in prossimità di un bivio segnalato da tabelle dove prendiamo a destra (6.8 km, 1870 mt, 3h). Ci innestiamo praticamente nell’alta via numero 1 nonché sentiero 543. Poco più avanti altro bivio dove ci dividiamo ulteriormente (7 km, 1895 mt, 3h 5′) come in un processo di mitosi senza moltiplicazione, Stefania decide di rientrare alla malga tramite il sentiero 543 proseguendo dritta e che prenderemo anche noi al ritorno, mentre io e Cippols proseguiamo a sinistra lasciando il 543 e prendendo il sentiero 514. Da qui inizia una lunga ed inesorabile salita verso le Cime de Zità e cambia notevolmente l’ambiente circostante che diventa più selvaggio. Il primo tratto si sviluppa tra i mughi lungo il versante est delle Cime de le Balanzole fino a raggiungere la Portèla del Piazedel poco prima della quale si può ammirare il Pramper e di sotto la dorata distesa del Pra de la Vedova alla cui estrema destra si può notare il rifugio Sommariva al Pramperet. Raggiunta la Portèla del Piazedel (11.5 km, 2097 mt, 3h 30′) il panorma si propone in due versanti verso nord-ovest spicca l’Agner (2872 mt) ed alla sua destra le punte imbiancate del Cimon della Pala (3184 mt) e di cima Vezzana (3192 mt) verso nord-est oltre al Pramper subito alla sua destra il Sasso di Bosconero (2469 mt). Superata la Portèla si attraversa un breve pianoro da cui è possibile avere una bella visuale verso nord in cui spicca il Pelmo e dietro a sinistra le Tofane, a destra Cristallo, Sorapiss, Antelao. Davanti a noi si ergono ora le cime di Zità la cui salita è preceduta dal passaggio presso l’omonima forcella sud (9.3 km, 2351 mt, 4h 5′). Passiamo sotto la cima di Mezzo che dalla carta risulta la più alta con i suoi 2451 metri, ormai la cima è vicina, un po' più in là quella che doveva essere la meta più ambita il Talvena. Siamo ormai sul crinale che sale alla vetta dove finalmente possiamo posare le chiappe.

Cima de Zità sud (9.8 km, 2450 mt, 4h 25')
In molte app ho notato che la quota di questa cima è errata, indicata come 2540, ma in relatà è 2450, un errore di digitazione in inserimento dati, sono stati invertiti i due numeri centrali, ma la carta topografica riporta la quota corretta, 2450. Sono le 13 e 30 passate Cippols espone la fatidica domanda, cosa facciamo? La meta è lì a pochi passi, ma è tardi, e a dir la verità sento di aver finito la benzina, decidiamo quindi di rientrare anche perché giù ci aspettano. Dopo una pausa di venti minuti ci rimettiamo in moto. Ripercorriamo in discesa lo stesso percorso ed appena ripartiti inquadro la splendida val dei Ross, si vede bene la traccia che risale la valle e che arriva dai 700 metri delle casere Grisol fino a raggiungere le cime di Zità, ripassiamo alla portèla del Piazedel e tramite il sentiero 514 raggiungiamo il bivio segnalato da tabelle dove avevamo lasciato Stefania tornando quindi sul 543 (12.6 km, 1893 mt, 5h 30'). Al bivio procediamo a sinistra verso forcella Moschesin, questo tratto di sentiero è spettacolare, scorre pressoché in piano con leggeri saliscendi e verso la parte finale si inoltra in uno splendido bosco che il sole in tramonto accende evidenziandone i caldi colori autunnali. Il sentiero 543 non arriva esattamente a forcella Moschesin ma poco sotto (14 km, 1850 mt, 5h 50') si innesta nel sentiero 540 in un punto un po' labile ma per tornare a malga Pramper è chiaro che si deve proseguire verso destra. Il 540 scende senza impegnare troppo le ginocchia ma costantemente, alla nostra destra il Pramper è ancora in pieno sole ed i larici che hanno occupato tutti i posti liberi in val Balanzola sembrano tante mani tese verso l'alto ad applaudire lo spettacolo. Davanti a noi invece l'ombra comincia a prendere il sopravvento e gli esili fili delle graminacee si allungano verso l'alto alla ricerca del tepore solare. Uno squarcio tra la vegetazione ci avvisa che siamo in arrivo, rieccoci alla malga (16.1 km, 1530 mt, 6h 15') che in realtà non tocchiamo perché non c'è nessuno, Stefania mi ha già avvisato che è tornata in paese, Paolo e Fede ci aspettano all'auto. Ci fermiamo sulla strada bianca al margine dei prati baciati dal sole al mattino ed abbracciati da un'ombra tenebrosa la sera, ma in ogni caso sempre bellissimi. Riprendiamo subito la marcia sul sentiero 523 che scende verso Forno di Zoldo, al Pian dei Palui subito sotto la malga bevo un sorso d'acqua alla fonte presente lungo la strada, dal sapore sublime e fresco, è un toccasana, usciti dal sentiero ci agganciamo nuovamente alla strada sterrata ed in breve raggiungiamo l'auto.

Auto: Distanza 20.7 km, quota 1000 metri, tempo 7h 15'.
Giro stupendo, percorso che si presta a varie interpretazioni adattandosi alle diverse capacità dei camminatori a propria discrezione, ma la parte alta è la più bella e selvaggia. Bravi tutti e alla prossima.

View more external

Waypoints

PictographWaypoint Altitude 3,281 ft

Partenza/Arrivo. Quota 100 mt.

Lasciamo l'auto sul primo slargo presente lungo la strada sterrata, ma conviene andare più avanti, dove sono presenti dei veri e propri parcheggi delimitati da trinchi di albero

PictographWaypoint Altitude 3,609 ft
Photo ofInvaso (1 km, 1100 mt, 15′) Photo ofInvaso (1 km, 1100 mt, 15′) Photo ofInvaso (1 km, 1100 mt, 15′)

Invaso (1 km, 1100 mt, 15′)

Tratto di strada molto tenebroso la luce del sole non riesce a superare la barriera del bosco

PictographWaypoint Altitude 3,885 ft

Pian de la Fopa (1,6 km, 1190 mt, 30′ )

Qui conviene parcheggiare secondo me

PictographWaypoint Altitude 4,337 ft
Photo ofRicovero Pian degli Ontani (2.9 km, 1300 mt, 1h) Photo ofRicovero Pian degli Ontani (2.9 km, 1300 mt, 1h) Photo ofRicovero Pian degli Ontani (2.9 km, 1300 mt, 1h)

Ricovero Pian degli Ontani (2.9 km, 1300 mt, 1h)

Piccolo rifugio, ha due posti letto, diciamo un terzo se ci si adatta a dormire per terra, dentro non vi è nulla, solo due giacigli per dormire.

PictographWaypoint Altitude 4,400 ft
Photo ofBivio sterrata-sentiero (3,1 km, 1341 mt, 1h 10′) Photo ofBivio sterrata-sentiero (3,1 km, 1341 mt, 1h 10′)

Bivio sterrata-sentiero (3,1 km, 1341 mt, 1h 10′)

In questo punto si può scegliere se procedere lungo la strada sterrata o nel bosco, si arriva comunque a malga Pramper e la differenza in lunghezza è minima

PictographWaypoint Altitude 4,806 ft
Photo ofPian dei Palui Photo ofPian dei Palui Photo ofPian dei Palui

Pian dei Palui

Si trova proprio sotto la malga, qui si trova anche una fonte d'acqua, sul limitare del bosco priima di uscire nel pianoro ci sono diverse stazioni in memoria della tempesta Vaja

PictographWaypoint Altitude 4,833 ft
Photo ofFonte d'acqua

Fonte d'acqua

Si trova lungo la strada sterrata, impossibile non vederla è un grande tronco orizzontale che fa da vasca di raccolta, se si segue il sentiero bisonga fare attenzione a non saltarlo

PictographWaypoint Altitude 5,052 ft
Photo ofMalga Pramper (4.9 km, 1540 mt, 1h 50′)

Malga Pramper (4.9 km, 1540 mt, 1h 50′)

Prima tappa, bel pianoro, ampio e soleggiato, altra fonte d'acqua, la malga era chiusa quindi non posso dire altro

PictographWaypoint Altitude 6,135 ft
Photo ofBivio per sentiero 543 (6.8 km, 1870 mt, 3h) Photo ofBivio per sentiero 543 (6.8 km, 1870 mt, 3h) Photo ofBivio per sentiero 543 (6.8 km, 1870 mt, 3h)

Bivio per sentiero 543 (6.8 km, 1870 mt, 3h)

Poco prima del rifugio Sommariva al Pramperet si trova questo bivio con le indicazioni per forcella Moschesin, prendiamo a destra sul 543

PictographWaypoint Altitude 6,211 ft
Photo ofBivio per sentiero 514 (7 km, 1895 mt, 3h 5') Photo ofBivio per sentiero 514 (7 km, 1895 mt, 3h 5')

Bivio per sentiero 514 (7 km, 1895 mt, 3h 5')

A pochi passi dal bivio precedente si trova quel tra il 543 ed il 514. Il 543 prosegue a destra verso forcella Moschesin, il 514 a sinistra verso le cime di Zità. Al ritorno si ripassa per di questo bivio (12.6 km, 1893 mt, 5h 30')

PictographWaypoint Altitude 6,880 ft
Photo ofPortèla del Piazedèl (11.5 km, 2097 mt, 3h 30') Photo ofPortèla del Piazedèl (11.5 km, 2097 mt, 3h 30') Photo ofPortèla del Piazedèl (11.5 km, 2097 mt, 3h 30')

Portèla del Piazedèl (11.5 km, 2097 mt, 3h 30')

Bel punto panoramico ed accesso all aparte alta e selvaggia del percorso dove la roccia ha il sopravvento.

PictographWaypoint Altitude 7,746 ft
Photo ofForcella de Zità sud (9.3 km, 2351 mt, 4h 5') Photo ofForcella de Zità sud (9.3 km, 2351 mt, 4h 5') Photo ofForcella de Zità sud (9.3 km, 2351 mt, 4h 5')

Forcella de Zità sud (9.3 km, 2351 mt, 4h 5')

Raggiunta questa forcella ormai è fatta, si vede la cima.

PictographWaypoint Altitude 8,038 ft
Photo ofCima de Zità sud (9.8 km, 2540 mt, 4h 25') Photo ofCima de Zità sud (9.8 km, 2540 mt, 4h 25')

Cima de Zità sud (9.8 km, 2540 mt, 4h 25')

Bel panorama a 360° anche se il Talvena impedisce la visuale verso sud ovest. Ho fatto un viedo a 360°, è caricato su youtube devo trovare il modo di linkarlo.

PictographWaypoint Altitude 6,175 ft

Bivio per forcella Moschesin, proseguire a destra

Tornando indietro ripreso il sentiero 543 si procede a sinistra verso forcella Moschesin , ad un certo punto si trova questo bivio dove a sinistra si prosegue per la forcella, ma bisogna invece proseguire a destra.

PictographWaypoint Altitude 6,070 ft
Photo ofInnesto su sentiero 540 (14 km, 1850 mt, 5h 50') Photo ofInnesto su sentiero 540 (14 km, 1850 mt, 5h 50') Photo ofInnesto su sentiero 540 (14 km, 1850 mt, 5h 50')

Innesto su sentiero 540 (14 km, 1850 mt, 5h 50')

la forcella Moschesin rimane più alta, la traccia passa più sotto.

PictographWaypoint Altitude 5,020 ft
Photo ofInnesto su strada bianca sentiero 523 (16.1 km, 1530 mt, 6h 15') Photo ofInnesto su strada bianca sentiero 523 (16.1 km, 1530 mt, 6h 15') Photo ofInnesto su strada bianca sentiero 523 (16.1 km, 1530 mt, 6h 15')

Innesto su strada bianca sentiero 523 (16.1 km, 1530 mt, 6h 15')

Rieccoci alla malga, ormai il sole sta lasciando il posto alle ombre.

Comments

    You can or this trail