Foreste Casentinesi: S. Agata di Montalto - Monte Tiravento - Rifugio Fratta - Bivacco Pinone - Poggio Montironi - S. Agata
near Premilcuore, Emilia-Romagna (Italia)
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Trail photos
Itinerary description
Consueto trekking estivo con una compagnia di amici con la quale, da qualche anno, abbiamo l'abitudine di abbinare un'escursione impegnativa ad una cena altrettanto impegnativa in un ristorante in zona.
Decidiamo di tornare nelle Foreste Casentinesi, individuando l'accoppiata giro del Monte Tiravento+Trattoria il Cervo di Premilcuore.
La partenza avviene quindi direttamente dal Ristorante, sebbene il sentiero si trovi circa 1 km più distante, nella curva sulla strada asfaltata in discesa dopo la Chiesa di Sant'Agata di Montalto.
La prima parte del percorso, ad eccezione della discesa all'altezza del torrente (che avviene all'inizio) è costantemente in salita, con circa 700 m di dislivello in meno di 6 km. Preferibile evitare le giornate più calde, dovendo affrontare più che altro una salita in cresta. Notevoli comunque i paesaggi (si vede molto chiaramente fino alla Valmarecchia e alla Carpegna: l'omonimo monte e il profilo del Sasso di Simone) e i diversi ruderi che si incontrano lungo il sentiero, primo fra tutti la torre di Montalto.
Giunti al Monte Tiravento (molto bella la vista sulla sottostante Valle dell'Orco) si prosegue in direzione La Fratta. Non si presta quindi attenzione al bivio successivo, continuando a seguire la strada forestale fino, appunto, al Rifugio La Fratta. Dato l'avvicinarsi di fulmini e temporali sopra di noi, decidiamo di proseguire sempre lungo la forestale (riposante da un lato, interessante sia per i paesaggi che per gli esemplari marnosi-arenaci attorno) fino a a raggiungere il salvifico Bivacco Pinone.
C'è una panchina ma fortunatamente il Bivacco ci protegge da una pioggia torrenziale accompagnata da grandine. Unico inconveniente da verificare: dovrebbero esserci dei calabroni, probabilmente all'interno della canna fumaria, che grazie a dio hanno pensato bene di non disturbare...
La seconda parte dell'itinerario si svolge a quote più basse, fatta eccezione per lo spettacolare passaggio per Poggio Montironi (con vista sulle valli circostanti e il paese di Santa Sofia), quindi inizia la discesa costante che ci riporterà - dopo alcuni bivi e fonte Julia - alla carrabile/asfaltata. Giunti a questo punto non resta che tornare alle auto e, quindi, alla cena luculliana...
VIDEO DELL'ESCURSIONE SU RELIVE: https://www.relive.cc/view/vYvrL2nw7L6
Decidiamo di tornare nelle Foreste Casentinesi, individuando l'accoppiata giro del Monte Tiravento+Trattoria il Cervo di Premilcuore.
La partenza avviene quindi direttamente dal Ristorante, sebbene il sentiero si trovi circa 1 km più distante, nella curva sulla strada asfaltata in discesa dopo la Chiesa di Sant'Agata di Montalto.
La prima parte del percorso, ad eccezione della discesa all'altezza del torrente (che avviene all'inizio) è costantemente in salita, con circa 700 m di dislivello in meno di 6 km. Preferibile evitare le giornate più calde, dovendo affrontare più che altro una salita in cresta. Notevoli comunque i paesaggi (si vede molto chiaramente fino alla Valmarecchia e alla Carpegna: l'omonimo monte e il profilo del Sasso di Simone) e i diversi ruderi che si incontrano lungo il sentiero, primo fra tutti la torre di Montalto.
Giunti al Monte Tiravento (molto bella la vista sulla sottostante Valle dell'Orco) si prosegue in direzione La Fratta. Non si presta quindi attenzione al bivio successivo, continuando a seguire la strada forestale fino, appunto, al Rifugio La Fratta. Dato l'avvicinarsi di fulmini e temporali sopra di noi, decidiamo di proseguire sempre lungo la forestale (riposante da un lato, interessante sia per i paesaggi che per gli esemplari marnosi-arenaci attorno) fino a a raggiungere il salvifico Bivacco Pinone.
C'è una panchina ma fortunatamente il Bivacco ci protegge da una pioggia torrenziale accompagnata da grandine. Unico inconveniente da verificare: dovrebbero esserci dei calabroni, probabilmente all'interno della canna fumaria, che grazie a dio hanno pensato bene di non disturbare...
La seconda parte dell'itinerario si svolge a quote più basse, fatta eccezione per lo spettacolare passaggio per Poggio Montironi (con vista sulle valli circostanti e il paese di Santa Sofia), quindi inizia la discesa costante che ci riporterà - dopo alcuni bivi e fonte Julia - alla carrabile/asfaltata. Giunti a questo punto non resta che tornare alle auto e, quindi, alla cena luculliana...
VIDEO DELL'ESCURSIONE SU RELIVE: https://www.relive.cc/view/vYvrL2nw7L6
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