Fonte vetica-monte camicia-monte tremoggia 04.10.2020
near San Salvatore, Abruzzo (Italia)
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Trail photos
Itinerary description
Escursione fatta ad inizio autunno con forte vento che ci ha seguito per tutta la durata del percorso
Partiamo per le 9 dal parcheggio di fonte vetica e, dopo una breve sosta al rifugio che si trova vicino al parcheggio, abbiamo seguito il sentiero 8a fino alla cima. La cima sembra vicina e si vede chiaramente dal parcheggio ma non fatevi ingannare: per arrivarci bisogna percorrere 950 m di dislivello. Il sentiero segue il vallone di vradda, inempircandosi costantemente ai suoi lati. Lo seguiamo anche se comincia a levarsi la nebbia ed un forte vento, che fa desistere molti escursionisti sulla strada. Il vento si calma quando arriviamo a 2400 m. A 2500 m il sentiero comincia a girare e vediamo la prima neve e ghiaccio, che ci accompagnerà alla cima. Essendo la vetta sottoposta a forti venti ed immersa nella nebbia ce ne siamo andati subito dopo una veloce foto e un autografo sul diario della montagna.
Siamo poi ridiscesi sul sentiero fino ad incontrare l'8b a 2400 m, che io ho seguito mentre mio fratello é tornato per il sentiero dell'andata.
Il sentiero é cresta-cresta e i forti venti mi hanno accompagnato continuamente, anche se sono stato ripagato dalla bellissima vista del mare adriatico e di Teramo che é possibile osservare dalla sella del tremoggia a 2331 m. Dopo una veloce pausa al tremoggia, mt 2380 ho continuato a seguire l"8b nella brughiera, fino ad incontrare sulla sinistra, a 1970 m, il sentiero 252 che mi ha riportato al parcheggio e al rifugio , dove ho incontrato di nuovo mio fratello
Escursione di media difficoltà, anche perché non comporta un lungo percorso, ma che ho valutato difficile per le condizioni meteorologiche avverse, anche se, almeno, non ha piovuto. In questa situazioni consiglio abbigliamento pesante e a strati
Partiamo per le 9 dal parcheggio di fonte vetica e, dopo una breve sosta al rifugio che si trova vicino al parcheggio, abbiamo seguito il sentiero 8a fino alla cima. La cima sembra vicina e si vede chiaramente dal parcheggio ma non fatevi ingannare: per arrivarci bisogna percorrere 950 m di dislivello. Il sentiero segue il vallone di vradda, inempircandosi costantemente ai suoi lati. Lo seguiamo anche se comincia a levarsi la nebbia ed un forte vento, che fa desistere molti escursionisti sulla strada. Il vento si calma quando arriviamo a 2400 m. A 2500 m il sentiero comincia a girare e vediamo la prima neve e ghiaccio, che ci accompagnerà alla cima. Essendo la vetta sottoposta a forti venti ed immersa nella nebbia ce ne siamo andati subito dopo una veloce foto e un autografo sul diario della montagna.
Siamo poi ridiscesi sul sentiero fino ad incontrare l'8b a 2400 m, che io ho seguito mentre mio fratello é tornato per il sentiero dell'andata.
Il sentiero é cresta-cresta e i forti venti mi hanno accompagnato continuamente, anche se sono stato ripagato dalla bellissima vista del mare adriatico e di Teramo che é possibile osservare dalla sella del tremoggia a 2331 m. Dopo una veloce pausa al tremoggia, mt 2380 ho continuato a seguire l"8b nella brughiera, fino ad incontrare sulla sinistra, a 1970 m, il sentiero 252 che mi ha riportato al parcheggio e al rifugio , dove ho incontrato di nuovo mio fratello
Escursione di media difficoltà, anche perché non comporta un lungo percorso, ma che ho valutato difficile per le condizioni meteorologiche avverse, anche se, almeno, non ha piovuto. In questa situazioni consiglio abbigliamento pesante e a strati
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