Fonte Francone (1.070m)-Pozzo della neve (1.368 m)

Percorso fatto con la neve, pensavo ce ne fosse un po' meno ed è stato faticoso perché non ho portato le ciaspole, ma ovviamente se è fatto in primavera inoltrata, d'estate oppure in autunno, senza neve sicuramente è meno faticoso. Sentiero adatto più o meno a tutti però bisogna essere come dico sempre io, un minimo allenati e avere l'abbigliamento adatto, come scarpe da trekking e pantaloni comodi. All'inizio c'è Fonte Francone dove si può riempire la borraccia, ma dopo non ci sono punti acqua. Grossomodo è anche abbastanza segnato con i segni CAI, che sul Matese non è così scontato, poi come sempre nei waypoint ho segnato i bivi con le direzioni da prendere, come si può vedere dalla mappa di Google street Maps. Si parte da località Civitella, sopra Campochiaro nei pressi di colle Arso, nella zona Pic-nic, con il sentiero CAI 124-128, e andando in direzione di Valle Uma si passa vicino, come ho accennato, alla fontana Francone, dove si possono riempire le borracce di acqua freschissima. Continuando, in questo caso sul tratto che porta a Valle Uma, c'erano state slavine negli impluvi che "sbarravano" il sentiero da cumuli di neve, ma si passava tranquillamente. Arrivati brevemente a Valle Uma, un bell'altopiano, poco dopo c'è il bivio del sentiero 124SG, che va proprio in direzione di Pozzo della neve, passati alcuni bivi, si raggiunge l'abisso, e come ho detto in altri percorsi che ho registrato, è davvero uno spettacolo vero e proprio, davvero impressionante l'inghiottitoio. È la grotta più profonda che si trova nel Matese, decima in Italia come profondità (1.048 m), vanta al momento un’estensione di 8 chilometri. Con la neve è davvero molto affascinante da vedere soprattutto anche per il nome che ha. C'è da stare attenti se si hanno animali al seguito o bambini, soprattutto se ci si va poi come ho fatto in questo caso, in inverno con la neve, perché in caso di ghiaccio o con la neve stessa si potrebbe scivolare. Nel percorso inverso come segnato nei waypoint, in un tratto centrale non ho fatto il 124SG ma un'altra mulattiera che, passando per fosso Iacoferrato, porta anche lei nei pressi di Valle Uma. Quando ho fatto il percorso in questa registrazione c'erano parecchi Caprioli in amore con il tipico verso, e poco prima di Pozzo della Neve ho osservato una giovane Aquila reale, nata presumibilmente l'anno scorso o due anni fa, che ovviamente l'ho capito dal piumaggio visto che li studio gli animali. Mi è volata vicinissima ed è stato uno spettacolo. Numerose tracce anche di Lupo, Volpe ed altri animali, soprattutto primi uccelli in canto in modo territoriale. Volendo potevo raggiungere anche Pozzo della Neve 2 e Cul di Bove, ma data la coltre nevosa e l'essere senza ciaspole ho rinunciato.
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