Fonte degli innamorati

La partenza è l’inizio dell’anello di Valle d’Arano (1335 m) sentiero n. 12, raggiungibile in macchina seguendo i cartelli dalla piazza di Ovindoli (1 km circa). Da qui inizia il nostro itinerario per l’anello sinistro della valle dove un comodo percorso pianeggiante ci porta al fontanile dove si possono riempire le borracce di acqua freschissima. Continuando per circa 200 m, lungo la sterrata che circonda la valle, si devia a sinistra (attenzione a trovare i segni bianco rossi d’inizio) per un sentiero, inizialmente pianeggiante, che arrivato dopo circa 800 m sull’orlo della parte scoscesa, inizia ripidamente a scendere, con tratti piuttosto impegnativi, verso il fondo del canyon.
Arrivati intorno a quota 1200 m in presenza di una pineta, si incontra un bivio (cartelli indicatori ben evidenti) che conduce sia alla Fonte degli Innamorati che al Monastero di San Marco.
Arrivati alla base visiteremo due delle attrazioni principali, la Fonte degli Innamorati (1029m) la cui acqua sgorga dal soffitto di una grotta, che rende tutto più romantico ed intimo; e la seconda, il Monastero di San Marco alle Foci, che rappresenta il passaggio indelebile della eredità celestiniana dell’epoca. Quest’affascinante quanto inaspettato Monastero, è stato abilmente riscoperto dal CAI di Celano che ne ha riportato alla luce le sue bellezze, prima coperte dagli arbusti.
Ritorno per lo stesso itinerario dell’andata.
In realtà, la maggior parte del gruppo si è arenata a poca distanza dal bivio suddetto, stremata dalla massacrante discesa, mentre un gruppetto di eroi (Maria Grazia, Maria Rosa e Emilio) ha raggiunto le mete prefissate (vista anche la maggiore prestanza fisica) riportando anche una notevole documentazione fotografica. Il gruppo si è poi ricompattato in alto, al termine dell’impervia salita, e, dopo il meritato ristoro, è ritornato al parcheggio, stavolta ritrovando il giusto sentiero n.12.