Fonte Colle Machio(895m)-Tre frati(1.140m)-Campitello di Sepino(1.360m)
near Guardiaregia, Molise (Italia)
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Trail photos
Itinerary description
Percorso abbastanza lungo e impegnativo da un certo punto di vista perché in un tratto dopo il pianoro di Campitello di Sepino c'è il sentiero inesistente e praticamente è improponibile da fare, diciamo che l'ideale sarebbe arrivare al Pianoro di Campitello di Sepino e poi magari tornare indietro per la stessa strada o altrimenti solo successivamente ho capito che c'era una strada dal Pianoro di Campitello di Sepino che permette comunque di fare l'anello ed è una strada che ad occhio e croce è comodissima, sarebbe tra l'altro il Sentiero CAI 134. Lo si può notare con la mappa di Google earth. Io purtroppo sono andato in esplorazione per vedere la traccia che c'è su OpenStreetMap ma probabilmente l'avranno fatta veramente tantissimi anni fa perché infatti ad un certo punto in mezza i rovi c'era traccia di una mulattiera che risaliva veramente a tantissimi anni fa, ma comunque ripeto in questa traccia bisogna arrivare soltanto a Campitello di Sepino oppure al massimo al rifugio forestale sempre nei pressi dello stesso. In futuro proverò a farr l'anello con strada comoda ovvero il Sentiero CAI 134 e magari aggiornerò anche questo percorso sulle informazioni o sul percorso stesso. L'acqua la si può riempire alla fontana di Colle macchio, sul punto di partenza, perché poi lungo il percorso fino a Campitello di Sepino non ci sono sorgenti o fontane, ma c'è l'agriturismo che però non è sempre aperto. Anche il dislivello se si volesse arrivare fino all'agriturismo non è indifferente quindi bisogna essere un minimo allineati e comunque equipaggiati con un abbigliamento da trekking perché il sentiero molto sconnesso su terra e pietre.
Si parte da dalla piazzola nei pressi della fontana Colle Macchio dove sgorga acqua freschissima, si possono riempire le borracce li e poi si continua sulla comoda strada sterrata fino a raggiungere il primo bivio io qui ho continuato lungo il sentiero dei tre frati, quindi sulla strada sterrata, si può proseguire anche sul Sentiero CAI 132, qui è molto più scomodo perché si cammina su terra ed è molto sconnesso, mi ricordo che non c'erano neanche i segni CAI c'era solo qualcuno scolorito almeno al momento di questa registrazione. Ma se si volesse fare un percorso più all'avventura e da vero trekking si può sempre provare a farlo seguendo la traccia sua OpenStreetMap oppure di altre registrazioni che ho fatto. Proseguendo comunque sulla strada sterrata denominata appunto Sentiero dei Tre frati è impossibile sbagliare, a un certo punto c'è soltanto un bivio con una tabella e si sale sulla sinistra con una bella salita, qui comincia il tratto con terreno più sconnesso. Dopo non tantissima strada si arriva alla località famosa con questi tre Faggi grandissimi preceduti dalla solita tabella, peccato non ci sia un pannello informativo con la leggenda di questi tre alberi dove si dice che siano stati impiccati tre ladri di bestiame che tra l'altro erano tre bambini. Qui c'è un bivio con il Sentiero CAI 132, volendo si può anche tornare indietro sia nella stessa strada, sia con appunto il Sentiero CAI 132 come ho fatto in un'altra registrazione, altrimenti si prosegue come ho fatto in questo percorso continuando sul Sentiero CAI 132 che va però in direzione del Pianoro di Campitello di Sepino. Continuando con una costante salita a un certo punto c'è da fare attenzione perché sulla sinistra dopo un po' c'è da lasciare il Sentiero CAI 132, e prendere un piccolo sentiero sulla sinistra che sarebbe il Sentiero CAI 136, qui c'è da fare un po' attenzione perché è un sentiero molto poco battuto, i segni sugli alberi ci sono ma in un paio di punti c'è da fare attenzione altrimenti si perde il sentiero, e dopo fonte della lupa però in un tratto a bosco ceduo dove c'è stato un massiccio taglio di alberi praticamente spariscono i segni, per poi ricomparire poco dopo su alcuni alberi poco prima del punto panoramico ma sono praticamente invisibili. Arrivati sul punto panoramico si può vedere parte del massiccio del Matese, in giornate serene anche Maiella Mainarde eccetera. Passato l'agriturismo arrivati al Pianoro di Campitello di Sepino come dicevo all'inizio o si torna indietro sulla stessa strada, oppure invece che arrivare al rifugio forestale e prendere la traccia di OpenStreetMap che è inesistente e da soccorso alpino, come ho fatto io, dalle parti dell'agriturismo c'è il Sentiero CAI 134. Ovviamente non è che io non abbia visto il sentiero, è che praticamente li conosco io numericamente perché ho una vecchia cartina, ma non ci sono tabelle e non c'è nulla, anzi già è tanto che questo sentiero fino a un certo punto sia abbastanza segnato visto che sul Matese è una cosa più unica che rara.
Comunque poi io ho proseguito passando il tratto impervio e ho raggiunto una strada sterrata per poi diventare una strada asfaltata che continua comodamente fino al punto iniziale.
Si parte da dalla piazzola nei pressi della fontana Colle Macchio dove sgorga acqua freschissima, si possono riempire le borracce li e poi si continua sulla comoda strada sterrata fino a raggiungere il primo bivio io qui ho continuato lungo il sentiero dei tre frati, quindi sulla strada sterrata, si può proseguire anche sul Sentiero CAI 132, qui è molto più scomodo perché si cammina su terra ed è molto sconnesso, mi ricordo che non c'erano neanche i segni CAI c'era solo qualcuno scolorito almeno al momento di questa registrazione. Ma se si volesse fare un percorso più all'avventura e da vero trekking si può sempre provare a farlo seguendo la traccia sua OpenStreetMap oppure di altre registrazioni che ho fatto. Proseguendo comunque sulla strada sterrata denominata appunto Sentiero dei Tre frati è impossibile sbagliare, a un certo punto c'è soltanto un bivio con una tabella e si sale sulla sinistra con una bella salita, qui comincia il tratto con terreno più sconnesso. Dopo non tantissima strada si arriva alla località famosa con questi tre Faggi grandissimi preceduti dalla solita tabella, peccato non ci sia un pannello informativo con la leggenda di questi tre alberi dove si dice che siano stati impiccati tre ladri di bestiame che tra l'altro erano tre bambini. Qui c'è un bivio con il Sentiero CAI 132, volendo si può anche tornare indietro sia nella stessa strada, sia con appunto il Sentiero CAI 132 come ho fatto in un'altra registrazione, altrimenti si prosegue come ho fatto in questo percorso continuando sul Sentiero CAI 132 che va però in direzione del Pianoro di Campitello di Sepino. Continuando con una costante salita a un certo punto c'è da fare attenzione perché sulla sinistra dopo un po' c'è da lasciare il Sentiero CAI 132, e prendere un piccolo sentiero sulla sinistra che sarebbe il Sentiero CAI 136, qui c'è da fare un po' attenzione perché è un sentiero molto poco battuto, i segni sugli alberi ci sono ma in un paio di punti c'è da fare attenzione altrimenti si perde il sentiero, e dopo fonte della lupa però in un tratto a bosco ceduo dove c'è stato un massiccio taglio di alberi praticamente spariscono i segni, per poi ricomparire poco dopo su alcuni alberi poco prima del punto panoramico ma sono praticamente invisibili. Arrivati sul punto panoramico si può vedere parte del massiccio del Matese, in giornate serene anche Maiella Mainarde eccetera. Passato l'agriturismo arrivati al Pianoro di Campitello di Sepino come dicevo all'inizio o si torna indietro sulla stessa strada, oppure invece che arrivare al rifugio forestale e prendere la traccia di OpenStreetMap che è inesistente e da soccorso alpino, come ho fatto io, dalle parti dell'agriturismo c'è il Sentiero CAI 134. Ovviamente non è che io non abbia visto il sentiero, è che praticamente li conosco io numericamente perché ho una vecchia cartina, ma non ci sono tabelle e non c'è nulla, anzi già è tanto che questo sentiero fino a un certo punto sia abbastanza segnato visto che sul Matese è una cosa più unica che rara.
Comunque poi io ho proseguito passando il tratto impervio e ho raggiunto una strada sterrata per poi diventare una strada asfaltata che continua comodamente fino al punto iniziale.
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