Folgorito • Carchio • Focoraccia

Partenza da Pasquilio, un piccolo paese situato nel comune di Montignoso nella provincia di Massa. Parcheggiamo l’ auto all’interno di un ampio piazzale dove risalta una stele in onore dei partigiani. Questa zona si chiama Foce del Campaccio.
Il sentiero che dobbiamo seguire è il CAI 140 che parte su strada forestale sopra le nostre teste. Percorriamo qualche decina di metri a sinistra nel parcheggio e proseguiamo sulla destra facendo una sorta di inversione a U in leggera salita fino alla strada sterrata. Dritto nel bosco sale il sentiero CAI 33 che prenderemo al ritorno.
Usciti dal bosco di conifere ci troviamo proprio al di sotto delle cave del Carchio ed alla nostra sinistra sono evidenti i grandi ravaneti situati a monte ed a valle della strada.
Proseguiamo ancora avanti sino ad incontrare sulla sinistra un altro sentiero con indicazione " Monte Folgorito - Linea Gotica"che non prendiamo ma proseguiamo diritti sulla strada forestale.
Arrivati in zona aperta e panoramica sul mare scorgiamo in alto a sinistra la croce di vetta del Monte Folgorito. Prendiamo la traccia a sinistra e poco dopo giungiamo ai piedi del Monte dove è situato un cippo marmoreo in memoria degli eventi bellici. Da quel punto svoltiamo a destra seguendo la segnaletica azzurra (il colore è poco nitido) ed in breve tempo raggiungiamo la vetta fino a quota 914 mt. Sulla vetta è posizionata una grande croce eretta dagli abitanti di Montignoso nel 1986 ed al di sotto, una lunga trincea che costeggia il versante marino. Il panorama è magnifico. È possibile ammirare il golfo della Spezia e tutto il litorale della Versilia fino a Livorno. Nelle giornate di sole si intravedono anche le isole dell'arcipelago toscano e la Corsica. Nel versante interno invece possiamo ammirare il monte Altissimo, il Picco di Falcovaia e le cave delle Cervaiole, il monte Freddone e gran parte delle principali vette Apuane.
Dopo una breve sosta scendiamo percorrendo la via di salita tornando al cippo marmoreo. Da lì proseguiamo diritto sul crinale seguendo le indicazioni della linea gotica. Lungo questa dorsale sono ancora evidenti le postazioni di difesa tedesche. Man mano che ci avviciniamo al Monte Carchio la vegetazione lascia spazio alle rocce. Continuiamo seguendo gli omini di pietra (questa ripida “scalinata” era stata realizzata per raggiungere la cava, adesso chiusa). Arrivati alla cava notiamo che sulla sinistra sono posizionate delle grandi antenne. A quel punto oltrepassiamo la sbarra e poco dopo ci troviamo ai piedi del Monte Carchio. Decido di proseguire verso la vetta del monte mentre i miei compagni di avventura mi aspettano ai suoi piedi. La cima del Monte Carchio è un accumulo di sassi smossi…purtroppo l’intervento dell’uomo è ben evidente! Sceso dalla vetta riprendiamo assieme il tragitto. Proseguiamo diritti e dopo aver oltrepassato un’ altra piccola cava, giungiamo al Passo della Cardella, dove è posizionata una grande lapide in memoria dei partigiani.
In prossimità di quel che resta di un fabbricato, parte una traccia  tra il paleo in direzione del crinale. La percorriamo e durante il tragitto troneggia davanti a noi il Monte Altissimo. Giunti ad un’ insellatura troviamo un cippo di confine tra il Gran Ducato di Toscana e quello di Modena, raro trovarli sulle Apuane. Da quel punto proseguiamo lungo il crinale fino a raggiungere la vetta del Monte Focoraccia a quota 1140 m., contraddistinta da una trincea della Linea Gotica. Scendiamo dal crinale ed arrivati al Passo Della Focoraccia proseguiamo percorrendo il sentiero n°33. Lungo il tragitto sono visibili vecchi ruderi testimonianze di alpeggi e resti di cave dismesse. Continuiamo lungo il sentiero ed oltrepassiamo un'area pic nic dove è situato un cippo in ricordo dei partigiani. Scendiamo sulla destra continuando a percorrere il sentiero 33 che ci riconduce al parcheggio dove abbiamo lasciato la macchina.
Questa escursione è particolare e appagante. Si toccano tre vette che pur essendo vicine sono molto diverse l’una dall’altra: il panoramico Folgorito, il roccioso e rovinato Carchio e la prativa vetta del Monte Focoraccia.