Foce Luccica, Lizza dei Pisani , Canale delle Bore , Spallone e Monte Sagro , discesa dalla Cresta Nord.
near Forno, Toscana (Italia)
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Trail photos
Itinerary description
Questa escursione nasce dall'idea di mescolare una escursione di Verdiani con una escursione del Cai di Viareggio in programma per Domenica.
Lasciamo la macchina sopra Forno, si prende il sentiero 38 che entra nel castagneto, passiamo da una bella area prativa che sembra proprio adatta per i picnic, in breve arriviamo a case del Vergheto, piccolo nucleo attorno ai 900 m s.l.m. molto ben tenuto e sicuramente frequentato. Proseguendo si arriva a foce di Luccica dove noi si prende a destra il sentiero che porta verso foce di Vinca, un pò prima della casa dei Pisani si prende un bivio a sinistra per salire con lizza ( le lizze di questa zona sono anche dette del canal Regollo ) verso la Cava sotto le Serre, si prosegue con sentiero verso la Cava successiva che è Cava della Verzolina , poi verso Cava Vallin Borbone ed infine Cava Canala, siamo sotto il canale che scende dalla sella della Cresta, poco sopra di noi c'è una bella placconata che va aggirata , si sale su traccia c'è qualche ometto ma non sempre individuabile al volo , ci alziamo su percorso con brecciolino non proprio chiaro infatti andiamo verso destra ma ci accorgiamo che dobbiamo andare a sinistra e quindi ritraversiamo riprendendo la traccia giusta , anche qui facciamo uno svarione seguendo il sentierino più evidente per poi accorgerci che portava nel nulla, poco male perché l'errore è stato di un centinaio di metri, ritornando indietro idividuamo il bivio che avevamo saltato, ci sono segni rossi , non molti e alcuni sbiaditi comunque adesso dovremmo esserci e cominciamo a salire questo canalone detritico, con un paio di muretti a secco a frenare la caduta dei sassi , si oltrepassa il primo dei muretti e si sale sul lato sinistro del canale , si traversa a destra seguendo un segno rosso molto sbiadito e andiamo ancora un pezzetto a destra a girare dietro una costolina, ora si sale e vediamo bene di nuovo la traccia, ormai non manca molto e arriviamo finalmente sulla cresta Sud dello Spallone.
Siamo praticamente sulla sella dopo che è finita la parte rocciosa della cresta. Qui facciamo un'incontro, due "ragazzi" Giuseppe Guidi e Giancarlo, oggi in giro per funghi ma sono anche escursionisti che decidono di salire con noi fino sul Sagro prima però c'è ancora tutta la pettata dello Spallone , ma quanto è lunga , è anche bella rampante, io mi appoggio in continuazione a riprendere fiato , dopo le lizze ed il canale le gambe sono un pò in crisi, lo Spallone 1639 mt s.l.m.regala comunque delle soddisfazioni che ti fanno dimenticare la fatica e così sali e sali siamo arrivati sul Sagro 1753 mt s.l.m.
Dopo una bella pausa durante la quale ci siamo conosciuti meglio con i nuovi amici si decide di scendere dalla cresta Nord Ovest fino alla foce del Fanaletto, questa era per noi l'opzione più ovvia , la cresta non è difficile ma va scesa con attenzione per non scivolare sul paleo perché sarebbe difficile fermarsi. Giunti alla foce ci salutiamo dai nuovi amici, loro vanno verso Foce di Pianza e noi giriamo dietro il Sagro , il sentiero ha dei punti attrezzati con cavo , passiamo dalla Foce del Pollaro, attraversiamo la bella faggeta e arriviamo a foce di Vinca. Qui usciamo nuovamente al sole, vediamo la casa dei Pisani in lontananza ma la strada è lunga. Fortunatamente l'erba non è ancora ricresciuta e seguiamo bene la traccia , in questa parte si vedono le cave e le vie di lizza piùalte di quelle che abbiamo fatto noi in precedenza . Eccoci alla casa dei Pisani , ormai ridotta proprio male , questo tratto di sentiero offre uno scenario incredibile ce n'è sono pochi posti così in Apuane, si continua a scendere e arriviamo nuovamente a foce di Luccica.
Adesso il sentiero è lo stesso fatto all'andata, scendiamo veloci fino alla macchina ed abbiamo già in mente il gelato che andremo a mangiarci.
È un'escursione impegnativa, faticosa, sentieri esposti, orientamento. La consiglio ad escursionisti esperti.
Non c'è acqua.
Le prime foto sono della discesa sulla Cresta Nord Ovest.
Attenzione:
Le escursioni che pubblico non comportano garanzia di riuscita per chi decide di seguirle , tutto dipende dalla preparazione e dalla capacità dell'individuo , va tenuto conto delle condizioni meteo e della condizione dei sentieri o tracce che possono cambiare con il tempo . Inoltre pur cercando di essere il più obbiettivo possibile nelle valutazioni queste sono e rimangono soggettive . Raccomando pertanto di valutare bene le difficoltà che si incontreranno prima di affrontare una escursione e declino ogni responsabilità di qualsiasi tipo .
Lasciamo la macchina sopra Forno, si prende il sentiero 38 che entra nel castagneto, passiamo da una bella area prativa che sembra proprio adatta per i picnic, in breve arriviamo a case del Vergheto, piccolo nucleo attorno ai 900 m s.l.m. molto ben tenuto e sicuramente frequentato. Proseguendo si arriva a foce di Luccica dove noi si prende a destra il sentiero che porta verso foce di Vinca, un pò prima della casa dei Pisani si prende un bivio a sinistra per salire con lizza ( le lizze di questa zona sono anche dette del canal Regollo ) verso la Cava sotto le Serre, si prosegue con sentiero verso la Cava successiva che è Cava della Verzolina , poi verso Cava Vallin Borbone ed infine Cava Canala, siamo sotto il canale che scende dalla sella della Cresta, poco sopra di noi c'è una bella placconata che va aggirata , si sale su traccia c'è qualche ometto ma non sempre individuabile al volo , ci alziamo su percorso con brecciolino non proprio chiaro infatti andiamo verso destra ma ci accorgiamo che dobbiamo andare a sinistra e quindi ritraversiamo riprendendo la traccia giusta , anche qui facciamo uno svarione seguendo il sentierino più evidente per poi accorgerci che portava nel nulla, poco male perché l'errore è stato di un centinaio di metri, ritornando indietro idividuamo il bivio che avevamo saltato, ci sono segni rossi , non molti e alcuni sbiaditi comunque adesso dovremmo esserci e cominciamo a salire questo canalone detritico, con un paio di muretti a secco a frenare la caduta dei sassi , si oltrepassa il primo dei muretti e si sale sul lato sinistro del canale , si traversa a destra seguendo un segno rosso molto sbiadito e andiamo ancora un pezzetto a destra a girare dietro una costolina, ora si sale e vediamo bene di nuovo la traccia, ormai non manca molto e arriviamo finalmente sulla cresta Sud dello Spallone.
Siamo praticamente sulla sella dopo che è finita la parte rocciosa della cresta. Qui facciamo un'incontro, due "ragazzi" Giuseppe Guidi e Giancarlo, oggi in giro per funghi ma sono anche escursionisti che decidono di salire con noi fino sul Sagro prima però c'è ancora tutta la pettata dello Spallone , ma quanto è lunga , è anche bella rampante, io mi appoggio in continuazione a riprendere fiato , dopo le lizze ed il canale le gambe sono un pò in crisi, lo Spallone 1639 mt s.l.m.regala comunque delle soddisfazioni che ti fanno dimenticare la fatica e così sali e sali siamo arrivati sul Sagro 1753 mt s.l.m.
Dopo una bella pausa durante la quale ci siamo conosciuti meglio con i nuovi amici si decide di scendere dalla cresta Nord Ovest fino alla foce del Fanaletto, questa era per noi l'opzione più ovvia , la cresta non è difficile ma va scesa con attenzione per non scivolare sul paleo perché sarebbe difficile fermarsi. Giunti alla foce ci salutiamo dai nuovi amici, loro vanno verso Foce di Pianza e noi giriamo dietro il Sagro , il sentiero ha dei punti attrezzati con cavo , passiamo dalla Foce del Pollaro, attraversiamo la bella faggeta e arriviamo a foce di Vinca. Qui usciamo nuovamente al sole, vediamo la casa dei Pisani in lontananza ma la strada è lunga. Fortunatamente l'erba non è ancora ricresciuta e seguiamo bene la traccia , in questa parte si vedono le cave e le vie di lizza piùalte di quelle che abbiamo fatto noi in precedenza . Eccoci alla casa dei Pisani , ormai ridotta proprio male , questo tratto di sentiero offre uno scenario incredibile ce n'è sono pochi posti così in Apuane, si continua a scendere e arriviamo nuovamente a foce di Luccica.
Adesso il sentiero è lo stesso fatto all'andata, scendiamo veloci fino alla macchina ed abbiamo già in mente il gelato che andremo a mangiarci.
È un'escursione impegnativa, faticosa, sentieri esposti, orientamento. La consiglio ad escursionisti esperti.
Non c'è acqua.
Le prime foto sono della discesa sulla Cresta Nord Ovest.
Attenzione:
Le escursioni che pubblico non comportano garanzia di riuscita per chi decide di seguirle , tutto dipende dalla preparazione e dalla capacità dell'individuo , va tenuto conto delle condizioni meteo e della condizione dei sentieri o tracce che possono cambiare con il tempo . Inoltre pur cercando di essere il più obbiettivo possibile nelle valutazioni queste sono e rimangono soggettive . Raccomando pertanto di valutare bene le difficoltà che si incontreranno prima di affrontare una escursione e declino ogni responsabilità di qualsiasi tipo .
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