Laghi di Pilato da Foce di Montemonaco (AP)
near Foce, Marche (Italia)
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Trail photos
Itinerary description
Percorso A/R caratterizzato costantemente da terreno in brecciolino e ghiaia, soprattutto negli ultimi 2,5 km prima di arrivare all'unico lago naturale delle Marche, situato sul Monte Vettore, uno dei pochissimi laghi glaciali di tipo alpino presenti sull’Appennino (formatosi a causa dello sbarramento creato dai resti di una morena, in epoca glaciale). Le leggende nate su di esso son tante, si narra che la salma di Ponzio Pilato giaccia qui, a seguito della condanna inflitta da Tiberio e della caduta del suo corpo dalla cresta del Redentore durante il suo trasporto su un carro. Altra particolarità è il "polimorfismo" annuale (che lo ha per questo definito lago maledetto), mai si apprezza con la stessa forma anche se è conosciuto per antonomasia come “lago con gli occhiali” per la forma dei suoi invasi complementari e comunicanti nei periodi di maggiore presenza di acqua. Nel lago vive il chirocefalo del Marchesoni, crostaceo autoctono a rischio di minaccia di estinzione (per la sua tutela non ci si può avvicinare al lago).
Il sentiero (251, in un punto) ha come difficoltà principale il dislivello (poco più di 1000 m in 6 km), in qualche tratto è necessario aiutarsi con le mani, in particolare nella parte conosciuta come "Le Svolte"; in particolare, dal km 2,8 al 3,1, si sale in 300 m di ben 200 m e la pendenza è condizionata anche da una ridotta aderenza del fondo calpestato, pertanto sono consigliati i bastoncini telescopici.
Attraversato il bosco, primo punto cui compaiono segnali CAI, dal km 3,3 si attraversa la vallata, senza copertura della vegetazione, andando verso sud, con la costante presenza del Monte Argentella a ovest, ad est, più avanti del Monte Torrone e del Pizzo del Diavolo che sarà il riferimento sino a raggiungere il Lago che sarà bene circumnavigare per cogliere tutta la bellezza del panorama (e anche un sentiero che porta sino in cima al Vettore), a debita distanza per rispettare l'ecologia del luogo e la sopravvivenza del crostaceo lacustre.Il riflesso del "Gran Gendarme" di pizzo del Diavolo nello specchio dei Laghi è suggestivo, così come un ambiente che sembra dolomitico.
Il ritorno sarà accompagnato, ritornando a nord, dalla visione del Vallelunga e del Monte Sibilla, nel suo tratto che porta alla cresta ovest in un ambiente di una piana con un fondo petroso ed una serie di tornanti in praterie la cui altezza dell'erba è variabile, accompagnati da balze, falesie e roccette di forma e dimensioni variabili.
Ci si può fornire di acqua solo ad inizio percorso, grazie alla presenza di una fontanella.
Il campo per i cellulari è completamente assente sia nel borgo che in tutto il percorso.
NB: il giudizio di difficile vale solo per il periodo invernale, considerato che l'area è fortemente soggetta a valanghe.
Non esistendo un grado a metà fra moderato e difficile, è bene specificare che non è un percorso adatto a bambini o avventori improvvisati e/o poco allenati non muniti di idonee calzature. I bastoncini telescopici possono essere di grande aiuto soprattutto nella discesa delle svolte, il fondo in sassi particolarmente sconnesso può essere causa anche di rovinose cadute, senza dimenticare che ha anche una parte esposta.
Nel periodo estivo è opportuno utilizzare tutte le precauzioni del periodo, considerando che il 75% dell'intera percorrenza è esposta al sole, quindi crema solare, occhiali da sole ed un cappello sono indispensabili.
Come è già noto, è vietato portare cani o attraversare il percorso a cavallo.
Il sentiero (251, in un punto) ha come difficoltà principale il dislivello (poco più di 1000 m in 6 km), in qualche tratto è necessario aiutarsi con le mani, in particolare nella parte conosciuta come "Le Svolte"; in particolare, dal km 2,8 al 3,1, si sale in 300 m di ben 200 m e la pendenza è condizionata anche da una ridotta aderenza del fondo calpestato, pertanto sono consigliati i bastoncini telescopici.
Attraversato il bosco, primo punto cui compaiono segnali CAI, dal km 3,3 si attraversa la vallata, senza copertura della vegetazione, andando verso sud, con la costante presenza del Monte Argentella a ovest, ad est, più avanti del Monte Torrone e del Pizzo del Diavolo che sarà il riferimento sino a raggiungere il Lago che sarà bene circumnavigare per cogliere tutta la bellezza del panorama (e anche un sentiero che porta sino in cima al Vettore), a debita distanza per rispettare l'ecologia del luogo e la sopravvivenza del crostaceo lacustre.Il riflesso del "Gran Gendarme" di pizzo del Diavolo nello specchio dei Laghi è suggestivo, così come un ambiente che sembra dolomitico.
Il ritorno sarà accompagnato, ritornando a nord, dalla visione del Vallelunga e del Monte Sibilla, nel suo tratto che porta alla cresta ovest in un ambiente di una piana con un fondo petroso ed una serie di tornanti in praterie la cui altezza dell'erba è variabile, accompagnati da balze, falesie e roccette di forma e dimensioni variabili.
Ci si può fornire di acqua solo ad inizio percorso, grazie alla presenza di una fontanella.
Il campo per i cellulari è completamente assente sia nel borgo che in tutto il percorso.
NB: il giudizio di difficile vale solo per il periodo invernale, considerato che l'area è fortemente soggetta a valanghe.
Non esistendo un grado a metà fra moderato e difficile, è bene specificare che non è un percorso adatto a bambini o avventori improvvisati e/o poco allenati non muniti di idonee calzature. I bastoncini telescopici possono essere di grande aiuto soprattutto nella discesa delle svolte, il fondo in sassi particolarmente sconnesso può essere causa anche di rovinose cadute, senza dimenticare che ha anche una parte esposta.
Nel periodo estivo è opportuno utilizzare tutte le precauzioni del periodo, considerando che il 75% dell'intera percorrenza è esposta al sole, quindi crema solare, occhiali da sole ed un cappello sono indispensabili.
Come è già noto, è vietato portare cani o attraversare il percorso a cavallo.
Waypoints
Comments (4)
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Information
Easy to follow
Scenery
Moderate
Percorso di difficoltà moderata da evitare se non si ha Un minimo di allenamento e attrezzatura. Per chi soffre di vertigini la parte chiamata le svolte potrebbe creare dei problemi
👏👏👏👏
Laghi di sorprendente bellezza, panorama d'eccezione. Farò questo percorso
Grazie a tutti 🌞