Explore Your Backyard 6: Giro del perimetro di Castel S. Giovanni
near Castel San Giovanni, Emilia-Romagna (Italia)
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Trail photos
Itinerary description
Continua la zona arancione e il divieto di spostamento tra regioni (sigh!). Quale migliore occasione per studiare una nuova pseudo-impresa del ciclo "Explore Your Backyard", stavolta nel comune di domicilio?
L'idea è quella di seguire fedelmente il confine del comune di Castel San Giovanni, il più possibile lungo strade sterrate, capezzagne e tratturi. Per evitare alcuni tratti wild alla Bear Grylls, dobbiamo fare qualche piccola concessione alla ferrea regola del DPCM e sconfinare di poche centinaia di metri nel pavese.
Il giro è ad anello, lungo circa 26 km e porta dal capoluogo a toccare Fontana Pradosa, Villa Caramello, Cà Verde, Rio Torto, Case Basse, Creta, Merlino, Cardazzo, Monteacuto, Pizzo da Po
STERRATO 80%
ASFALTO 20%
Si può percorrere in entrambi i sensi, lasciando l'auto a Castel S. Giovanni nel parcheggio nei pressi di Villa Braghieri.
Prendiamo direzione Fontana Pradosa lungo la ciclabile della Spadina. A Fontana subito a destra su asfalto verso la Via Emilia e la Madonna del Mistadello. Si attraversa la Via Emilia e si entra subito nel vialone alberato di 1 km che porta alla stupenda Villa Caramello.
Ho trattato nel dettaglio di Villa Caramello in questo percorso Explore Your Backyard 5: Dalla città alla campagna (da Castel S. Giovanni a Ziano) var. di Villa Caramello
Rimaniamo a osservare il giardino all'italiana e la bellissima architettura dell'edificio e delle fattorie adiacenti, contornando su sterrato verso sinistra.
Lasciata la Villa alle spalle si prosegue verso sud passando nei pressi di una ripresa d'acqua. Si taglia un campo appena arato rimanendo al margine sinistro e si ritrova la sterrata verso sinistra. Si passa tra due maestose cascine e si piega a U verso destra e quindi verso sinistra per arrivare alla Provinciale che porta a Borgonovo in loc. Ca' Verde. Si attraversa con estrema ATTENZIONE la strada molto trafficata e passando tra i capannoni si trova la ciclabile Castello-Borgonovo che si prende verso sinistra. Poche centinaia di metri e si lascia la ciclabile puntando a destra verso l'imponente Cascina Calciati.
Qui si entra nella corte (aperta) e rimaniamo sbigottiti dal fascino dell'architettura semplice di campagna, tra imponenti arcate di mattoni e il labirinto di travi di rovere che sorreggono il tetto. E' impressionante immaginarsi la corte popolata nei secoli scorsi da decine di famiglie, come un minuscolo paese. La cascina ha anche una sua cappelletta che porta i segni inesorabili del tempo.
Usciti dalla cascina si prende a destra su sterrato tra i campi e più avanti a sinistra per arrivare all'asfalto in prossimità di Case Castellina. Di qui a destra passando davanti a Casa Balotta (sul Rio Torto) si prosegue su sterrato fino a incrociare la strada della Moretta che si precorre per alcune centinaia di metri in direzione Moretta/Seminò. Si lascia l'asfalto in un punto pericoloso per una curva cieca (attenzione), si passa in loc. Case Montanara e tra querce e campi si scende nella valletta del Rio Cavo. Si attraversa il rio su ponticello e si punta dritti in salita verso Case Basse. Per evitare di entrare nella corte dell'azienda agricola contorniamo verso sinistra tra tratturi e vigneti per sbucare in loc. Casa dei Blesi e più oltre sull'asfalto all'ingresso di Creta.
Attraversiamo e lasciando il campo da tennis alla sinistra scendiamo su tratturo poco visibile. Qui dobbiamo un po' inventare tra rami e canalini oltrepassando il Rio Gambero per sbucare oltre nei pressi del cimitero di Creta. Si prende l'asfalto verso destra e dopo poco in discesa a sinistra verso Casa Mazzolina. Prima di giungere alla casa si volta a destra su sterrato ben visibile. Inizia un bellissimo tratto pianeggiante (una completa scoperta anche per me) nella valletta della Bardoneggia che segna il confine tra Emilia e Lombardia, ovvero a destra tra la frazione di Ganaghello e a sinistra Mondonico.
Passato un laghetto e una quercia secolare si raggiunge la strada del Merlino che si prende verso sinistra.
Passata la Bardoneggia all'incrocio si volta a destra. Questo tratto che porta alle porte di Cardazzo è il più fastidioso per la strada stretta e le auto veloci. Siamo alla sinistra della Bardoneggia, in territorio pavese per pochissimo. Alle porte di Cardazzo si lascia finalmente l'asfalto verso destra su capezzagna e dopo un tratto rientra verso la Via Emilia Pavese nei pressi della zona industriale dell'Edilfibro.
Con attenzione e CORRENDO si attraversa la grande strada e ci si infila tra i capannoni su sterrato. Il piacevole sterrato porta quindi alla frazione di Monteacuto (in territorio pavese) che si attraversa. Usciti dalla frazione si prende a destra in direzione "Caserma" e dopo le ultime case si prende lo sterrato. In località Casa Rimbosco si riattraversa la Bardoneggia rientrando nel comune di Castello. Passiamo da loc. Pizzo da Po dove ci fermiamo a salutare Paolone, il nostro amico, proprietario dell'azienda agricola.
Alcuni metri di asfalto verso destra e nella curva si punta dritti su sterrato che più avanti rientra verso Castello affiancando la ferrovia.
L'idea è quella di seguire fedelmente il confine del comune di Castel San Giovanni, il più possibile lungo strade sterrate, capezzagne e tratturi. Per evitare alcuni tratti wild alla Bear Grylls, dobbiamo fare qualche piccola concessione alla ferrea regola del DPCM e sconfinare di poche centinaia di metri nel pavese.
Il giro è ad anello, lungo circa 26 km e porta dal capoluogo a toccare Fontana Pradosa, Villa Caramello, Cà Verde, Rio Torto, Case Basse, Creta, Merlino, Cardazzo, Monteacuto, Pizzo da Po
STERRATO 80%
ASFALTO 20%
Si può percorrere in entrambi i sensi, lasciando l'auto a Castel S. Giovanni nel parcheggio nei pressi di Villa Braghieri.
Prendiamo direzione Fontana Pradosa lungo la ciclabile della Spadina. A Fontana subito a destra su asfalto verso la Via Emilia e la Madonna del Mistadello. Si attraversa la Via Emilia e si entra subito nel vialone alberato di 1 km che porta alla stupenda Villa Caramello.
Ho trattato nel dettaglio di Villa Caramello in questo percorso Explore Your Backyard 5: Dalla città alla campagna (da Castel S. Giovanni a Ziano) var. di Villa Caramello
Rimaniamo a osservare il giardino all'italiana e la bellissima architettura dell'edificio e delle fattorie adiacenti, contornando su sterrato verso sinistra.
Lasciata la Villa alle spalle si prosegue verso sud passando nei pressi di una ripresa d'acqua. Si taglia un campo appena arato rimanendo al margine sinistro e si ritrova la sterrata verso sinistra. Si passa tra due maestose cascine e si piega a U verso destra e quindi verso sinistra per arrivare alla Provinciale che porta a Borgonovo in loc. Ca' Verde. Si attraversa con estrema ATTENZIONE la strada molto trafficata e passando tra i capannoni si trova la ciclabile Castello-Borgonovo che si prende verso sinistra. Poche centinaia di metri e si lascia la ciclabile puntando a destra verso l'imponente Cascina Calciati.
Qui si entra nella corte (aperta) e rimaniamo sbigottiti dal fascino dell'architettura semplice di campagna, tra imponenti arcate di mattoni e il labirinto di travi di rovere che sorreggono il tetto. E' impressionante immaginarsi la corte popolata nei secoli scorsi da decine di famiglie, come un minuscolo paese. La cascina ha anche una sua cappelletta che porta i segni inesorabili del tempo.
Usciti dalla cascina si prende a destra su sterrato tra i campi e più avanti a sinistra per arrivare all'asfalto in prossimità di Case Castellina. Di qui a destra passando davanti a Casa Balotta (sul Rio Torto) si prosegue su sterrato fino a incrociare la strada della Moretta che si precorre per alcune centinaia di metri in direzione Moretta/Seminò. Si lascia l'asfalto in un punto pericoloso per una curva cieca (attenzione), si passa in loc. Case Montanara e tra querce e campi si scende nella valletta del Rio Cavo. Si attraversa il rio su ponticello e si punta dritti in salita verso Case Basse. Per evitare di entrare nella corte dell'azienda agricola contorniamo verso sinistra tra tratturi e vigneti per sbucare in loc. Casa dei Blesi e più oltre sull'asfalto all'ingresso di Creta.
Attraversiamo e lasciando il campo da tennis alla sinistra scendiamo su tratturo poco visibile. Qui dobbiamo un po' inventare tra rami e canalini oltrepassando il Rio Gambero per sbucare oltre nei pressi del cimitero di Creta. Si prende l'asfalto verso destra e dopo poco in discesa a sinistra verso Casa Mazzolina. Prima di giungere alla casa si volta a destra su sterrato ben visibile. Inizia un bellissimo tratto pianeggiante (una completa scoperta anche per me) nella valletta della Bardoneggia che segna il confine tra Emilia e Lombardia, ovvero a destra tra la frazione di Ganaghello e a sinistra Mondonico.
Passato un laghetto e una quercia secolare si raggiunge la strada del Merlino che si prende verso sinistra.
Passata la Bardoneggia all'incrocio si volta a destra. Questo tratto che porta alle porte di Cardazzo è il più fastidioso per la strada stretta e le auto veloci. Siamo alla sinistra della Bardoneggia, in territorio pavese per pochissimo. Alle porte di Cardazzo si lascia finalmente l'asfalto verso destra su capezzagna e dopo un tratto rientra verso la Via Emilia Pavese nei pressi della zona industriale dell'Edilfibro.
Con attenzione e CORRENDO si attraversa la grande strada e ci si infila tra i capannoni su sterrato. Il piacevole sterrato porta quindi alla frazione di Monteacuto (in territorio pavese) che si attraversa. Usciti dalla frazione si prende a destra in direzione "Caserma" e dopo le ultime case si prende lo sterrato. In località Casa Rimbosco si riattraversa la Bardoneggia rientrando nel comune di Castello. Passiamo da loc. Pizzo da Po dove ci fermiamo a salutare Paolone, il nostro amico, proprietario dell'azienda agricola.
Alcuni metri di asfalto verso destra e nella curva si punta dritti su sterrato che più avanti rientra verso Castello affiancando la ferrovia.
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