ETNA..Piano fiera-Rifugio Monte Maletto-Rifugio Poggio la Caccia
near Calcerana-Marina, Sicilia (Italia)
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Trail photos
Itinerary description
DATI:
Durata totale 07:17
Dislivello 850m
Altitudine max 1913
Waypoints
Monti De Fiore
De Fiore (Monti De fiore - eruzione del 1974 – altezza 1731 – versante O) – Sono due crateri prevalentemente esplosivi che vennero intitolati alla memoria del prof. Ottorino De Fiore. Si tratta di due grandi coni di scorie a quota 1780 formativi durante l'eruzione del 1974. Questa eruzione avvenne in due fasi: nella prima che va dal 30 gennaio al 17 febbraio 1974 si formò il Monte De Fiore I e nella seconda, che va dall’11 al 29 marzo 1974, il Monte De Fiore II. Nel suo complesso fu un’eruzione discretamente tranquilla; infatti furono emessi soltanto 4 milioni di metri cubi di lava e 2 milioni di metri cubi di proiezioni. Presso la cima di questi coni di scorie laviche è facile rinvenire folgoriti che sono scorie vetrificate dai fulmini che durante i temporali cadono prevalentemente nelle cime più elevate e rispetto al circondario i Monti De Fiore costituiscono delle alture che particolarmente attirano i fulmini. Folgoriti si trovano anche in prossimità della cima della Montagnola specie dopo forti temporali. Occorre non perdere tempo se si vogliono trovare le folgoriti perché il forte vento che spira alle alte quote li ricopre in pochi giorni rendendo vana la loro ricerca. L’eruzione del 1974 è stata per certi versi un’eruzione fiancale anomala dato che si è manifestata con attività prevalentemente stromboliana, caratterizzata cioè da intensa esplosività, mentre l’effusione lavica è stata molto scarsa con una colata che ha percorso poche centinaia di metri. Fonte: 'Oronimi Etnei" G. Tringale
Monte Lepre
(Monte Lepre - altezza 1559 – versante O) – Si trova nel versante Ovest ed è legato alla presenza di questo animale. L’oronimo probabilmente è stato attribuito da pastori che verosimilmente identificavano il sito come “Munti da Lepri”. L’età di Monte Lepre Ovest è stata determinata intorno al 600 d.C. (età magnetica confermata anche dal metodo Radio-Torio) Fonte : Oronimi Etnei" G. Tringale
Monte Egitto
(Monte Egitto - altezza 1612 m s.l.m – versante O) – Si tratta di uno strano oronimo apparentemente inspiegabile. Il grande Carlo Gemmellaro descrivendo l’eruzione del 1843 lo chiama già Monte Egitto: “Al primo aprirsi di quelle bocche, a grande altezza furon lanciate masse di varia mole, alle quali successero esplosioni di scorie e di lapillo; e quindi immensa quantità di arena venne fuori agglomerata nel fumo, e si sparse per tutta la plaga orientale e meridionale della Montagna. Non andò guari che da quella scissura cominciò a sgorgare un fiume di lava infuocata, che corse precipitoso per la pendice, passando sopra di quella del 1832, non molto alta in quel sito, ed occupavala con una fronte di canne 50 sino a mezzo miglio, restringendosi ed elargandosi a seconda del suolo vario che percorreva. In poche ore era andata due miglia; si divise in tre braccia, fra M. Egitto, e M Rovere”. In effetti lo scritto di Gemmellaro si rivela utile per due motivi: il primo ci fa supporre che il termine è molto antico e potrebbe anche essere “Munticittu”, ovvero piccolo monte, ipotesi molto verosimile, ed il secondo consente di caratterizzare l’origine dell’oronimo di Monte Ruvolo il cui termine deriva da rovere. D’altra parte Monte Ruvolo è vicino a Monte Egitto e quindi è certo che trattasi di Monte Ruulu. Fonte : Oronimi Etnei"G. Tringale
Secca a sinistra
Sentiero Monte Egitto
Girare a destra
Sentiero Gotte dell'Angelo
Rifugio Monte Scavo
Rifugio Monte Scavo Rifugio non custodito, inizio Pista Altomontana Sentiero 701
Monte Guardirazzi
(Monti Guardirazzi - altezza 1973 m s.l.m. – versante NO) – Nel libro di Domenico Andronico “L’Etna e le sue meraviglie” si legge che l’eruzione del 1832 che minaccio la città di Bronte (dall’1 al 22 novembre) scaturì a “Quadarazze” dove partì la frattura eruttiva da 2900 fino a 1750 m s.l.m. dove si formò monte Nunziata. In questa eruzione vennero emessi 50 milioni di metri cubi di lava e 3 milioni di proiezioni. In lingua siciliano le “quadare” sono grandi pentoloni molto pesanti che servivano prevalentemente per cuocere il mosto e fare la mostarda. Carlo Gemmellaro descrive l'apertura di non meno di quindici bocche. Dalla sua relazione: «A 11 novembre 1843 - non ancora scorso un anno dalla ultima eruzione - un'altra ne avvenne nel dorso occidentale dell'Etna a due terzi di miglio, circa, sopra il cratere della eruzione del 1832, a 1000 piedi sopra il livello del mare, e quel sito ha nome Quadarazzi (grandi caldaje) nella regione scoperta. Il termine “Quadarazzi” venne successivamente cambiato in Guardirazzi probabilmente in occasione della redazione della carta 1:25000 dell’Istituto Geografico Militare (IGMI). Fonte: "Oronimi Etnei " G. Tringale
Tenere la destra
Sentiero Rifugio Monte Maletto
Rifugio Poggio la Caccia
Rifugio non custodito , Pista Altomontana Sentiero 701
Girare a sinistra
Sentiero 708 Monte Fornello
Girare a sinistra
Girare a destra
Sentiero 708 Monte Fornello
Girare a destra
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