Esplorazioni archeologico-paesaggistiche ad Avola (SR)

La zona di Avola è bellissima: un tratto di costa ancora non eccessivamente sfruttato, con scogliere bianche e spiagge dorate e completato da una terra con tesori storici e artistici innumerevoli. Alcuni di questi sono ben conosciuti, come i tesori del barocco della Val di Noto, altri lo sono molto meno come i reperti preistorici che sono andata a ricercare in questa passeggiata (3) o in altre [vedi la gita “Necropoli del Cassibile (Siracusa)”]
Sono stata in questa zona nel mese di agosto quando le temperature altissime consentivano solo brevi camminate al mattino presto o alla sera prima del tramonto. Chi ha la possibilità di andare in questa zona con climi più miti può sicuramente sfruttare ben maggiori occasioni di escursionismo. In febbraio le passeggiate sono inoltre allietate dalla splendida fioritura dei mandorli. In qualsiasi stagione questa passeggiata permette di trasformarsi in archeologi dilettanti e, sulle tracce di Indiana Jones, andare alla scoperta di tesori sconosciuti: dei sepolcri sotterranei (probabilmente preistorici ma riutilizzati in epoca bizantina (12 13) e uno dei pochissimi dolmen dell’Italia Meridionale (3).
Fatta da sola il 9/8/2021
2,5 km.

LIVELLO DI DIFFICOLTÀ
Moderata
La camminata è facile. Ci sono però le digressioni (facoltative) fuori strada per i campi che possono includere elementi di aleatorietà nel cammino.


AVVICINAMENTO
Procedendo lungo la statale che da nord arriva ad Avola, poco prima della rotonda dove si devia per Lido di Avola, e subito dopo l’ospedale, sulla sinistra (lato mare) c’è strada Dolmen, con l’indicazione marrone per il dolmen stesso. Si parcheggia poco oltre, sulla destra, in uno spiazzo dove c’è un pannello informativo sul dolmen (1).

ITINERARIO
Dal parcheggio scendere lungo la sterrata (1) e superare il ruscello (2). Il dolmen (3) si vede subito dopo, è possibile visitarlo da vicino, non vi sono limiti di accesso. Raccomando di portare rispetto a un manufatto con 5000 anni di storia!
Tornati alla strada, continuare fino al mare, dove ci sono la foce di Cava L’Unica (4 anche se come spesso fanno i fiumi burloni di queste parti, l’acqua è improvvisamente scomparsa poco a mo te), un molo di massi (5) e un microscopico porticciolo (7).
Proseguire a sinistra lungo la costa con le sue scogliere bianche (8 9) su stradine o tracce di sentiero fino a quando è impossibile proseguire (10). Tornare indietro e deviare a destra verso l’interno. L’ideale è prendere la prima stradina che si trova (Via Cava L’Unica), anche se io ho tagliato attraverso a un cantiere di un condominio in costruzione. Appena superate le case girare a sinistra costeggiando un campo di avena (11).
In un terreno con dei mandorli, subito prima di strada Dolmen, si trovano sparse nel terreno le antiche tombe ipogee (12 13).

RICORDO DI APRIRE LE DIDASCALIE DELLE FOTO PER MAGGIORI INFORMAZIONI