Escursioni nel territorio selvaggio di Albano di Lucania, le tre rocce: A Rocc du Palumm, A Segg du Diavl, A Rocc du Cappidd.
near Albano di Lucania, Basilicata (Italia)
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Trail photos
Itinerary description
Escursione fantastica e stancante nello stesso tempo quella dell'undici febbraio del 2023 nel territorio selvaggio di Albano di Lucania.
L'escursione ad anello parte nei pressi della Villa Comunale di Albano di Lucania, vicino il chiosco del 17 Rosso, ed avviene prevalentemente su vecchi sentieri e tratturi abbandonati.
Si prende un sentierino ancora innevato, che la gente del posto usa per andare nei propri appezzamenti, che io chiamo del Trullo in Salsa Albanese per la presenza di costruzioni simili ai più famosi Trulli della Puglia.
Si prende poi il tratturo principale di C/Da Spentamo che sulla sinistra ci porta alla strada provinciale SP16 in direzione Albano; percorriamola strada provinciale per un centinaia di metri fino a prendere un sentierino (a destra), quello dei Macinili (sentiero praticamente abbandonato è al limite dell'impercorribilità). Poco dopo l'inizio del Sentiero dei Macinili (in zona numerosi nidi del Nibbio Reale) una fontana e in un terreno ormai abbandonato un Trullo (questo si più simile a quelli Pugliesi). Percorriamo a fatica il sentiero dei Macinili fino ad arrivare alla prima Roccia: quella "Da Rocc du Palumm" , che scaliamo in cima e giriamo intorno (per la parte che si può); Qui è l'inizio della vera è propria zona selvaggia del territorio di Albano, pieno di lecci e Rocce dalle forme più strane; bisogna muoversi con cautela in quanto basta poco per far avviare le pietre. Dopo prendiamo un tratturello appena percettibile che dalla "Rocc du Palumm" ci porta con non poca fatica ( bisogna risalire il tratturello ed arrampicarsi con mani e piedi letteralmente) quasi all'altezza della seconda Roccia di giornata quella "Da Segg du Diavl".
Qui sostiamo e ci sediamo sulla panca scolpita (da antiche popolazioni) alla base della Roccia a forma di demone.
Riprendiamo la marcia, e oltrepassiamo scendendo di quota il crinale di Rocce, dove c'è "A Segg du Diavl", ci muoviamo a questo punto in maniera libera avendo come riferimento di arrivo un vicino Traliccio dell'Enel; da quest'ultimo prendiamo un sentiero (usato dall'Enel appunto per la linea elettrica) pieno di rovi; Arriviamo ad un guado (vi scorre un torrente alimentato dalle fogne di Albano) lo passiamo e seguendo sempre il sentiero della line Enel cii portiamo in una campagna (anche questa abbandonata) piena di Ulivi dove troviamo dei cartelli ( da rifare) che ci portano alla terza Roccia di giornata: "A Rocc du Cappidd", omaggiamo questa Roccia guardiano della valle del Basento e di fronte alle Dolomiti Lucane. Su questo monolite è stato ricavato su una facciata un volto umano, da un'antica civiltà "Campignoide".
Riprendiamo il cammino alla volta dell'abitato di Albano di Lucania (a circa 2,5 Km da quest'ultima Roccia); il sentiero che prendiamo è stato per centinaia di anni percorso da uomini ed animali (ora non più, tranne qualche escursionista); è un sentiero rituale dove abbiamo modo di vedere Palmenti (are pagane scolpite nella Roccia) simboli del Giglio scolpite sulle Pietre e Un grande Cerchio (del Sole, in direzione est) scolpito da antiche genti.
Arriviamo sulla strada SP16 e prendiamo prima l'ultimo sentiero di giornata, quello del Nibbio Reale ( luogo ideale per l'avvistamento dei Nibbi) lungo circa 600 mt, poi di nuovo intercettiamo la SP 16 e la seguiamo per portarci all'interno del paese di Albano di Lucania, fino al punto di Partenza.
Faticosissima ma appagante escursione.
L'escursione ad anello parte nei pressi della Villa Comunale di Albano di Lucania, vicino il chiosco del 17 Rosso, ed avviene prevalentemente su vecchi sentieri e tratturi abbandonati.
Si prende un sentierino ancora innevato, che la gente del posto usa per andare nei propri appezzamenti, che io chiamo del Trullo in Salsa Albanese per la presenza di costruzioni simili ai più famosi Trulli della Puglia.
Si prende poi il tratturo principale di C/Da Spentamo che sulla sinistra ci porta alla strada provinciale SP16 in direzione Albano; percorriamola strada provinciale per un centinaia di metri fino a prendere un sentierino (a destra), quello dei Macinili (sentiero praticamente abbandonato è al limite dell'impercorribilità). Poco dopo l'inizio del Sentiero dei Macinili (in zona numerosi nidi del Nibbio Reale) una fontana e in un terreno ormai abbandonato un Trullo (questo si più simile a quelli Pugliesi). Percorriamo a fatica il sentiero dei Macinili fino ad arrivare alla prima Roccia: quella "Da Rocc du Palumm" , che scaliamo in cima e giriamo intorno (per la parte che si può); Qui è l'inizio della vera è propria zona selvaggia del territorio di Albano, pieno di lecci e Rocce dalle forme più strane; bisogna muoversi con cautela in quanto basta poco per far avviare le pietre. Dopo prendiamo un tratturello appena percettibile che dalla "Rocc du Palumm" ci porta con non poca fatica ( bisogna risalire il tratturello ed arrampicarsi con mani e piedi letteralmente) quasi all'altezza della seconda Roccia di giornata quella "Da Segg du Diavl".
Qui sostiamo e ci sediamo sulla panca scolpita (da antiche popolazioni) alla base della Roccia a forma di demone.
Riprendiamo la marcia, e oltrepassiamo scendendo di quota il crinale di Rocce, dove c'è "A Segg du Diavl", ci muoviamo a questo punto in maniera libera avendo come riferimento di arrivo un vicino Traliccio dell'Enel; da quest'ultimo prendiamo un sentiero (usato dall'Enel appunto per la linea elettrica) pieno di rovi; Arriviamo ad un guado (vi scorre un torrente alimentato dalle fogne di Albano) lo passiamo e seguendo sempre il sentiero della line Enel cii portiamo in una campagna (anche questa abbandonata) piena di Ulivi dove troviamo dei cartelli ( da rifare) che ci portano alla terza Roccia di giornata: "A Rocc du Cappidd", omaggiamo questa Roccia guardiano della valle del Basento e di fronte alle Dolomiti Lucane. Su questo monolite è stato ricavato su una facciata un volto umano, da un'antica civiltà "Campignoide".
Riprendiamo il cammino alla volta dell'abitato di Albano di Lucania (a circa 2,5 Km da quest'ultima Roccia); il sentiero che prendiamo è stato per centinaia di anni percorso da uomini ed animali (ora non più, tranne qualche escursionista); è un sentiero rituale dove abbiamo modo di vedere Palmenti (are pagane scolpite nella Roccia) simboli del Giglio scolpite sulle Pietre e Un grande Cerchio (del Sole, in direzione est) scolpito da antiche genti.
Arriviamo sulla strada SP16 e prendiamo prima l'ultimo sentiero di giornata, quello del Nibbio Reale ( luogo ideale per l'avvistamento dei Nibbi) lungo circa 600 mt, poi di nuovo intercettiamo la SP 16 e la seguiamo per portarci all'interno del paese di Albano di Lucania, fino al punto di Partenza.
Faticosissima ma appagante escursione.
Waypoints
Photo
2,326 ft
Tratturo dei Macinili
Photo
2,096 ft
Per la segg du diavl
Photo
1,676 ft
Al primo traliccio
Photo
2,395 ft
Il simbolo del giglio
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