escursione Cappella Cognato e acque del tremolo
near Campomaggiore, Basilicata (Italia)
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Trail photos
Itinerary description
La nostra escursione si svolge lungo un tratturo sostanzialmente senza difficoltà tecniche
nell’incantevole scenario della Foresta di Gallipoli-Cognato. Dopo un primo tratto completamente
in piano che fa sembrare di stare nella verde Irlanda, si arriva ad un belvedere, da cui è possibile
ammirare dalle Dolomiti Lucane agli abitati di Campomaggiore e Tricarico, accessibile scalando
un “montagnone” (pochi metri) sito al margine sinistro del percorso di andata. Si prosegue lungo il
tratturo, con la forte probabilità di incontrare mandrie di bovini, fino ad arrivare alla zona
denominata “Chiappaia Canosa” contraddistinto da pietre e sempreverdi plasmati dai bovini. Dalla
“Chiappaia Canosa” si procede in discesa fino ad un bivio (vi è un cartello CAI), da prendere a
destra e che porta in salita ad un tratturo che entra nel folto bosco di querce, Dopo qualche
centinaia di metri il tratturo diventa più stretto ma in selciato. Lo stesso che dà al sentiero un’aria
medievale in realtà è opera di prigionieri Austriaci della grande guerra del 15/18. Salendo lungo
questo splendido selciato finalmente si arriva (dopo circa 7 Km dalla partenza) alla Cappella
Cognato che nel 1100 ospitò l’eremo di San Guglielmo da Vercelli. Il percorso si conclude con i
resti della “fabbrica” dello stesso San Guglielmo da Vercelli e la Fontana delle acque del Tremolo,
dove si farà una sosta per consumare il pranzo.acqua del tremolo
nell’incantevole scenario della Foresta di Gallipoli-Cognato. Dopo un primo tratto completamente
in piano che fa sembrare di stare nella verde Irlanda, si arriva ad un belvedere, da cui è possibile
ammirare dalle Dolomiti Lucane agli abitati di Campomaggiore e Tricarico, accessibile scalando
un “montagnone” (pochi metri) sito al margine sinistro del percorso di andata. Si prosegue lungo il
tratturo, con la forte probabilità di incontrare mandrie di bovini, fino ad arrivare alla zona
denominata “Chiappaia Canosa” contraddistinto da pietre e sempreverdi plasmati dai bovini. Dalla
“Chiappaia Canosa” si procede in discesa fino ad un bivio (vi è un cartello CAI), da prendere a
destra e che porta in salita ad un tratturo che entra nel folto bosco di querce, Dopo qualche
centinaia di metri il tratturo diventa più stretto ma in selciato. Lo stesso che dà al sentiero un’aria
medievale in realtà è opera di prigionieri Austriaci della grande guerra del 15/18. Salendo lungo
questo splendido selciato finalmente si arriva (dopo circa 7 Km dalla partenza) alla Cappella
Cognato che nel 1100 ospitò l’eremo di San Guglielmo da Vercelli. Il percorso si conclude con i
resti della “fabbrica” dello stesso San Guglielmo da Vercelli e la Fontana delle acque del Tremolo,
dove si farà una sosta per consumare il pranzo.acqua del tremolo
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La nostra escursione si svolge lungo un tratturo sostanzialmente senza difficoltà tecniche
nell’incantevole scenario della Foresta di Gallipoli-Cognato. Dopo un primo tratto completamente
in piano che fa sembrare di stare nella verde Irlanda, si arriva ad un belvedere, da cui è possibile
ammirare dalle Dolomiti Lucane agli abitati di Campomaggiore e Tricarico, accessibile scalando
un “montagnone” (pochi metri) sito al margine sinistro del percorso di andata. Si prosegue lungo il
tratturo, con la forte probabilità di incontrare mandrie di bovini, fino ad arrivare alla zona
denominata “Chiappaia Canosa” contraddistinto da pietre e sempreverdi plasmati dai bovini. Dalla
“Chiappaia Canosa” si procede in discesa fino ad un bivio (vi è un cartello CAI), da prendere a
destra e che porta in salita ad un tratturo che entra nel folto bosco di querce, Dopo qualche
centinaia di metri il tratturo diventa più stretto ma in selciato. Lo stesso che dà al sentiero un’aria
medievale in realtà è opera di prigionieri Austriaci della grande guerra del 15/18. Salendo lungo
questo splendido selciato finalmente si arriva (dopo circa 7 Km dalla partenza) alla Cappella
Cognato che nel 1100 ospitò l’eremo di San Guglielmo da Vercelli. Il percorso si conclude con i
resti della “fabbrica” dello stesso San Guglielmo da Vercelli e la Fontana delle acque del Tremolo,
dove si farà una sosta per consumare il pranzo.