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Dosso di Selz, Rocchetta di Selz e Coren De l'Orselù

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Trail stats

Distance
6.66 mi
Elevation gain
4,058 ft
Technical difficulty
Difficult
Elevation loss
4,058 ft
Max elevation
4,594 ft
TrailRank 
36
Min elevation
798 ft
Trail type
Loop
Time
5 hours 33 minutes
Coordinates
2046
Uploaded
January 30, 2022
Recorded
January 2022
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near Sacca, Lombardia (Italia)

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Itinerary description

Si parcheggia in via Toroselle alla loc. Sacca di Esine, si segue la via principale verso nord per un centinaio di metri e si attraversa imboccando una sterrata che passa tra le case e un ponte che ci permette di attraversare un canale d'acqua. Arriviamo all'imbocco della Valle dell'Inferno e seguiamo a sinistra il sentiero 730 che sale ripidissimo il costone roccioso con vari tornanti e diversi scalini di pietra. Giunti al primo bivio con a sinistra le indicazioni per il Coren del'Orselù, proseguiamo diritti sul sentiero 730 che sempre molto ripidamente conduce ad un'ampia radura con un'abitazione. Seguiamo i segni verso sinistra e raggiungiamo prima un bivio senza indicazioni dove teniamo la destra e poi un'altro bivio con cartelli indicatori. Seguiamo a sinistra verso le case di Guillo ma prima di raggiungerle, deviamo a destra sul sentiero CAI 735 che sempre molto ripidamente conduce al Dosso di Selz. Alla base del dosso troviamo una pozza d'acqua, seguiamo il sentiero che sale a sinistra fino a raggiungere il Dosso delle Pigne. A questo punto, invece di seguire il sentiero, teniamo la destra raggiungendo il crinale che costeggia la Valle dell'inferno, risalendo fino ad un capanno di caccia. Giunti al capanno notiamo un sentiero che dirige a destra tagliando a mezzacosta il ripido versante della vallata e notato che la nostra meta è dalla parte opposta del canalone, decidiamo di segiore il sentiero fino al guado del torrente. Dalla parte opposta non sembra esserci traccia evidente ma sapendo che la meta è vicina decidiamo di risalire il crinale di fronte a noi. Raggiunta la cresta del promontorio, notiamo che la croce è sotto di noi di un centinaio di metri e seguendo un'esile traccia, la raggiungiamo. Pochi metri prima della cresta rocciosa, raggiungiamo una selletta dove notiamo dei bolli arancio che salgono da destra, saranno il nostro sentiero di ritorno (se non lo abbiamo trovato in salita, scendendo sarà meno difficile sbagliarsi).Raggiunta la cima della Rocchetta di Selz (1340mt) ci fermiamo per la meritata sosta e per le fotografie di ricordo approfittando dell'inaspettata giornata ventosa ma tiepida per il periodo. Scendiamo fino alla sella e seguiamo i bolli arancio che girano subito sotto la bastionata rocciosa tenendo la sinistra orografica del torrente Resia, proseguono scendendo sempre MOLTO ripidamente (consigliate calzature idonee evitando i periodi molto umidi) fino a raggiungere e fiancheggiare per alcuno metri una condotta forzata. Stando a ridosso della condotta raggiungiamo un ponte che ci permette di attraversare il torrente. Dalla parte opposta finalmente il sentiero spiana tagliando a mezzacosta il versante boschivo fino alla pozza d'acqua ai piedi del Dosso di Selz (difficile individuare questo sentiero in salita se non si è a conoscenza della sua esistenza, alcuni ometti di pietra ne indicano la direzione. più avanti, dopo il ponte, iniziano i bolli arancio). Ripercorriamo in discesa il sentiero di salita fino al bivio con indicazioni Budec (dalla nostra provenienza) e Valle dell'Inferno-Sacca a sinistra (il sentiero 730 di salita). Proseguiamo diritti sul 735 per pochi metri per giungere ad un bivio con una sterrata che sembra entri in un gruppo di case, ma percorso il tragitto fino in fondo, troviamo le indicazioni per "Pladere", la loc. dov'è il Coren de l'Orselù. Scendiamo sul sentiero, raggiungiamo la strada che passa poco sopra le case, attraversiamo scendendo verso la base delle rocce davanti a noi che raggiungiamo e risaliamo per ammirare il panorama che questo punto ci regala. Torniamo alla base delle rocce dove un canale boschivo scende a destra con una traccia che ci porta al primo bivio incontrato in salita che avevamo evitato con indicazione "Coren de l'Orselù". Da questo punto a ritroso sul sentiero percorso in salita fino al parcheggio e quindi alla partenza.

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