Dolomiti Gruppo del Sorapiss (anche Sorapis o Sorapíš): Rifugio San Marco, Ponta del Sorapiss e Croda Marcora da Chiapuzza
near Chiapuzza, Veneto (Italia)
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Trail photos
Itinerary description
Salita alla cima più alta del Gruppo del Sorapiss (la Ponta o Punta del Sorapiss) e a quella considerata più panoramica (la Croda Marcora).
Purtroppo oggi il meteo reale non si è allineato a quello previsto, e nell’orario dei passaggi in vetta era tutto ben coperto in lontananza verso nord, mentre verso sud c’era un bel muro di nuvole quasi a contatto con la via di salita.
Pubblico le foto che ho potuto scattare nei brevi momenti con visuali decenti, mescolando quelle di salita e discesa.
È stato un buon test di quanto dichiarato nella splendida guida di Paolo Beltrame “Dolomiti Sorapíš e Marmarole Occidentali”: ci sono ometti e bolli rossi a sufficienza per orientarsi anche in caso di visibilità non ottimale.
Resta la soddisfazione di un gran bel percorso che ti fa veramente “entrare nelle Dolomiti”.
È logico che, per ridurre dislivello e fatiche, si può partire anche dal Rifugio San Marco o dal Bivacco Slataper o … da una bella tendina piazzata più o meno al waypoint 07 di oggi.
In stagione calda, se si vuol stare più al fresco, si può salire al Rifugio San Marco anche al buio con la pila frontale come ho fatto oggi pur non avendo mai percorso quel tratto: tracciato più che evidente.
Dal rifugio si continua fino al waypoint 07 su comodi sentieri segnati CAI, e poi si esce per sentierino che conduce alle ghiaie da risalire fino alla base della fascia rocciosa dove inizia la via di salita alla Ponta del Sorapiss e alla Croda Marcora – qui subito evidenti segni rossi.
Senza replicare l’ottima descrizione dettagliata di Paolo Beltrame, si può così definire il senso generale della salita:
• Facile “saltino” iniziale seguito da lunga traccia tipo cengia verso sinistra
• Uscita da questa prima cengia per un canalino – passaggio chiave di tutta l’escursione – che alza di livello per un’altra traccia tipo cengia che scorre ancora verso sinistra
• Uscita su facili roccette che alzano ancora di livello e immettono su altra lunga traccia tipo cengia che però scorre verso destra in senso contrario alle due precedenti
• Alla fine di quest’ultima traccia c’è tutta una parte più varia di roccette, saltini, brevi intagli e raccordi che conduce alla Croce di vetta della Ponta del Sorapiss
• Invece a metà circa di quest’ultima traccia-cengia (e poco dopo una cascatella), c’è la deviazione per la “abbastanza comoda” salita finale alla Croda Marcora
CANALINO CON MASSO INCASTRATO PASSAGGIO CHIAVE
Nelle varie letture sull’argomento ho trovato valutazioni fra il II° e III° grado: Paolo Beltrame dichiara che se si guarda bene si rimane entro il II° o II°+ arrampicando in opposizione ma non iniziando proprio sotto il masso incastrato.
A mio giudizio può anche essere un II°+ ma serve attenzione, specie in discesa.
Oggi ho notato due soste attrezzate e una corda su quella più bassa all’altezza del masso (non avevo letto niente di tutto questo).
Siccome non c’è certezza di ritrovare la corda in buono stato negli anni, consiglio di portarne una per avere la garanzia di poter scendere più spensieratamente.
Purtroppo oggi il meteo reale non si è allineato a quello previsto, e nell’orario dei passaggi in vetta era tutto ben coperto in lontananza verso nord, mentre verso sud c’era un bel muro di nuvole quasi a contatto con la via di salita.
Pubblico le foto che ho potuto scattare nei brevi momenti con visuali decenti, mescolando quelle di salita e discesa.
È stato un buon test di quanto dichiarato nella splendida guida di Paolo Beltrame “Dolomiti Sorapíš e Marmarole Occidentali”: ci sono ometti e bolli rossi a sufficienza per orientarsi anche in caso di visibilità non ottimale.
Resta la soddisfazione di un gran bel percorso che ti fa veramente “entrare nelle Dolomiti”.
È logico che, per ridurre dislivello e fatiche, si può partire anche dal Rifugio San Marco o dal Bivacco Slataper o … da una bella tendina piazzata più o meno al waypoint 07 di oggi.
In stagione calda, se si vuol stare più al fresco, si può salire al Rifugio San Marco anche al buio con la pila frontale come ho fatto oggi pur non avendo mai percorso quel tratto: tracciato più che evidente.
Dal rifugio si continua fino al waypoint 07 su comodi sentieri segnati CAI, e poi si esce per sentierino che conduce alle ghiaie da risalire fino alla base della fascia rocciosa dove inizia la via di salita alla Ponta del Sorapiss e alla Croda Marcora – qui subito evidenti segni rossi.
Senza replicare l’ottima descrizione dettagliata di Paolo Beltrame, si può così definire il senso generale della salita:
• Facile “saltino” iniziale seguito da lunga traccia tipo cengia verso sinistra
• Uscita da questa prima cengia per un canalino – passaggio chiave di tutta l’escursione – che alza di livello per un’altra traccia tipo cengia che scorre ancora verso sinistra
• Uscita su facili roccette che alzano ancora di livello e immettono su altra lunga traccia tipo cengia che però scorre verso destra in senso contrario alle due precedenti
• Alla fine di quest’ultima traccia c’è tutta una parte più varia di roccette, saltini, brevi intagli e raccordi che conduce alla Croce di vetta della Ponta del Sorapiss
• Invece a metà circa di quest’ultima traccia-cengia (e poco dopo una cascatella), c’è la deviazione per la “abbastanza comoda” salita finale alla Croda Marcora
CANALINO CON MASSO INCASTRATO PASSAGGIO CHIAVE
Nelle varie letture sull’argomento ho trovato valutazioni fra il II° e III° grado: Paolo Beltrame dichiara che se si guarda bene si rimane entro il II° o II°+ arrampicando in opposizione ma non iniziando proprio sotto il masso incastrato.
A mio giudizio può anche essere un II°+ ma serve attenzione, specie in discesa.
Oggi ho notato due soste attrezzate e una corda su quella più bassa all’altezza del masso (non avevo letto niente di tutto questo).
Siccome non c’è certezza di ritrovare la corda in buono stato negli anni, consiglio di portarne una per avere la garanzia di poter scendere più spensieratamente.
Waypoints
Waypoint
3,407 ft
01 - Parcheggio in località Chiapuzza di San Vito di Cadore
Waypoint
5,679 ft
02 - Cartello indicatore 'PRA DA MASO'
Waypoint
7,464 ft
06 - Cartello indicatore 'FON DE RU SECO' (con quota nettamente sbagliata)
Waypoint
9,306 ft
09 - Uscita da prima cengia verso attacco canalino con passaggio chiave su masso incastrato
Waypoint
9,820 ft
12 - Uscita su breve rampa da seconda cengia e inversione direzione salita da sinistra a destra
Waypoint
10,096 ft
14 - Fine lungo sentiero-cengia verso destra e inizio roccette finali per la Ponta del Sorapiss
Comments (1)
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Bel percorso complimenti