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Dolomiti Ampezzane - Le Tofane

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Trail stats

Distance
2.17 mi
Elevation gain
761 ft
Technical difficulty
Easy
Elevation loss
240 ft
Max elevation
7,187 ft
TrailRank 
31
Min elevation
6,411 ft
Trail type
One Way
Coordinates
601
Uploaded
August 10, 2013
Recorded
August 2013
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near Andraz, Veneto (Italia)

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Itinerary description

8 AGOSTO – GIOVEDI’ - Gran finale: Le Tofane. Lungo la strada verso il Passo Falzarego, al Km. 108,5, si parcheggia sulla destra in prossimità dell'ampio piazzale adiacente ad una casa Cantoniera.
Gruppo E. Tempi di percorrenza: h 5/6 (1 ora e mezza in più per le varianti della Grotta di Tofana e della Galleria del Castelletto).- Dislivello m 800
Da qui si percorre il sent. n. 412 fino al grande tornante della strada di guerra per la forcella Col dei Bòs e la si segue verso monte, superando poco dopo una breve galleria.
Si seguono i tornanti della strada fino al suo termine e si prosegue per sentiero fino alla conca precedente il valico del Col dei Bòs; la strada è una delle meglio conservate della Grande Guerra quanto a struttura ed opere murarie a secco, realizzate dalle maestranze dell’esercito italiano. Si imbocca ora a destra il sent. n. 404, che va a costeggiare la base della grande parete della Tofana di Ròzes in tutta la sua larghezza, per andare ad innestarsi, più in là nel Valón de Tofana, sulla strada che sale alla forcella Fontananegra.
Traversando alla base della Tofana di Ròzes è possibile effettuare due interessanti e brevi varianti.
La prima consiste nel giro del Castelletto attraverso gallerie di guerra fra le più significative ed affascinanti di tutto il fronte dolomitico (gall. Goinger e gall. del Cannone); la galleria Goinger è lunga più di 500 metri, ha forma elicoidale e consente di salire al valico fra il Castelletto e la Tofana, dove l’11 luglio 1916 scoppiò una rovinosa mina che sventrò la montagna; dal valico si può scendere nel vallone retrostante e tornare alla forcella Col dei Bòs.
La Grotta della Tofana è invece una enorme cavità naturale, alta dai l0 ai 30 metri e lunga più di 300, che si apre poco sopra la base della parete in corrispondenza di una rientranza della parete sud.
Dal rifugio Giussani alla forcella Fontananegra inizia la discesa nell’opposto vallone del Masarié, letteralmente disseminato di blocchi erratici di grandi dimensioni, lasciati dall'ultima glaciazione; verso l’estremità, il sentiero si abbassa a serpentine e giunge sulla soglia del vallone, dove la Scala del Minighèl permette di superare il salto sottostante.
Si tratta della prima ferrata costruita in Dolomiti nel 1907 dal gestore del rifugio von Glanvell in VaI Travenanzes, successivamente distrutto durante la Grande Guerra; è una successione di 274 pioli infissi lateralmente in una parete verticale alta una settantina di metri. Essa è frutto della differenza di escavazione fra il grande ghiacciaio quaternario di Travenanzes e il ghiacciaio laterale meno attivo e si anima nei mesi primaverili di una bella e copiosa cascata.
È possibile evitare la Scala del Minighèl superando la soglia verso destra su una cengia obliqua e compiendo un giro più ampio su sentiero facile. Si risale ora il tratto terminale della Val Travenanzes, anch'esso cosparso di blocchi erratici, spesso ingegnosamente forati e sfruttati come postazioni di guerra; costeggiando la parete ovest della Tofana di Ròzes e risalendo vallette nivali di grande pregio naturalistico, si giunge al valico della forcella Col dei Bòs, dove si riprende il percorso dell'andata.
Gruppo T. Tempi di percorrenza A/R: h 2 - Dislivello 185m
Adatta a tutti questa passeggiata gratificherà senz' altro chi deciderà di intraprenderla . Infatti , anche se non eccessivamente lunga e non difficile , racchiude molte ottime caratteristiche : percorso ad anello , bosco , sentiero , veduta , ruderi di guerra , ecc.
Si parte dallo stesso piazzale della Casa Cantoniera e si imbocca lo stesso sentiero 412 che percorre un bel bosco in leggera salita . Scalini di radici e terreno a volte un po' umido caratterizzano questo breve percorso . In 25' minuti di cammino , con soli 50 metri di dislivello , si raggiunge la vecchia strada militare che collega la strada per il Falzarego agli Opedali di Guerra e alle postazioni sotto la Forcella Col dei Bos .Questo primo pezzo fa parte dell' Alta Via ^ n° 1.
Raggiunta la vecchia strada militare , ampia e di agevole cammino , si svolta a sinistra e si inizia a percorrerla . Il cammino è facile e la strada , con quattro ampi tornanti , porta a superare senza alcuna difficoltà gli ulteriori 135 metri di dislivello . Dall' imbocco della strada occorre non più di mezz' ora per raggiungere gli Ospedali di Guerra.
Gli Ospedali di Guerra sono un complesso di caseggiati , oggi ruderi anche se ancora in discrete condizioni , che si estendono su questo pianoro al disotto del Col dei Bos nelle immediate retrovie del fronte italiano sul Passo Falzarego . I più curiosi e agili possono inerpicarsi per le varie diroccate stanze fin sopra la collinetta che li sovrasta . Da qui partono alcune vie di arrampicata ed è facile intravedere cordate che vi si cimentano . La vista è splendida e il pianoro degli Ospedali è un balcone che si affaccia sulle Cinque Torri , l' Averau, il Nuvolao e il Col Gallina .
Dopo la meritata sosta proseguiamo sorpassando i ruderi . Da qui la strada militare si trasforma in sentiero che agevolmente , dapprima in falsopiano poi in leggera discesa , in 25' minuti ci porta al Passo Falzarego alle spalle della Funivia .
Si attraversa la strada e si imbocca il sentiero che , costeggiando la strada inizia a discendere verso la Casa Cantoniera. Il terreno è erboso e a tratti fangoso. In dieci minuti si raggiunge il Rifugio Col Gallina . Superato questo o si costeggia la strada tagliandola in alcuni punti , o si prosegue sul sentiero tenendosi sulla destra ( ma in questo caso alla fine si dovrà risalire un po’). In entrambi i casi in non più di 15' minuti si raggiunge il piazzale del parcheggio.

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