DICOMANO - LA CORTA - BRICCIANA - S. MARTINO A SCOPETO - MONTAUTO - TAMBURINO - TERMINONE - PRUNETA - CELLE

Questa classica escursione si svolge nella bella e panoramica campagna circostante Dicomano, sul versante del Monte Giovi.
Inizio il mio trekking dal parcheggio degli impianti sportivi (mt.149) dove si trova anche una comoda fontanèlla per rifornirsi di acqua. Supero il ponte sul fiume Sieve e svolto a destra su SP 41 in direzione di Vicchio. Dopo circa due chilometri, superato la stazione di monta taurina e suina, giro a sinistra seguendo le indicazioni per Bricciana, la strada comunale costeggia inizialmente l’omonimo fosso. In breve arrivo alla casa colonica La Corta (mt.185), il bel complesso si trova adagiato in una conca alla confluenza di due torrenti, proseguo lungo la strada bianca che si snoda dolcemente fra la bella campagna. A Bricciana (mt.326) piacevole il paesaggio e le case coloniche con la villa padronale, trecento metri più avanti sulla sinistra vi è una fresca sorgente. Raggiungo le prime abitazioni di S. Martino a Scopeto (mt.377), qui vi è un crocicchio con un segnavia, abbandono la strada comunale e vado a sinistra sul sentiero CAI n°12 (SOFT 5 – Sentiero Donatini) in direzione di Tamburino. Il sentiero sale ripido lungo la carrareccia, ai lati alcuni tratti di galestro e vegetazione fanno da cornice al panorama che si ha sul Mugello. Supero il vecchio insediamento di Montauto di Sotto (mt. 485), a Montauto di Sopra (mt.521) il sentiero CAI n°12 (SOFT 5) prosegue sulla destra lungo la strada campestre che sale nel bosco, attraverso una marroneta. Più avanti lascio la campestre e svolto a sinistra in ripida salita, alle mie spalle bella la vista sul Mugello, seguo i segnavia del CAI, alternando il cammino fra vegetazione e terreni adibiti a pascolo arrivo a Tamburino (mt.801). In questa località vi è l’agriturismo “La Bottega di Monte Giovi” (da verificare se aperto), con il sottostante laghetto artificiale per la pesca sportiva. Sulla parete dell’edificio di fronte all’agriturismo vi è una fontanèlla dov’è possibile rifornirsi di acqua. Tamburino è anche un crocicchio di sentieri, ritorno brevemente sui miei passi e seguo il sentiero CAI n°15 (SOFT 04 – Arno Potente), la strada sterrata discende dolcemente in direzione di Colognole. Fra ampi tornanti e il panorama sulla Valdisieve arrivo in località il Terminone (mt.586) dove si trova una pietra miliare che segna il confine comunale fra Dicomano e Pontassieve. Un segnavia mi indica di proseguire sul sentiero CAI n°15 (SOFT 04 – Arno Potente) che svolta a sinistra sulla viottola, un breve tratto in salita, supero una sbarra e vado avanti in discesa per circa 900 metri. Abbandono la strada bianca che gira a sinistra e seguo il sentiero CAI n°15 (SOFT 04 – Arno Potente) che svolta sulla viottola di destra, sono nell’ampio campo di Pruneta adibito a pascolo. Attraverso il pascolo ed arrivo alla casa colonica di Pruneta (mt.483), magnifico il panorama che si ha sulla catena appenninica, la vista spazia dal Monte Peschiena al Passo della Colla. Riprendo l’escursione, attraverso una rigogliosa marroneta, supero l’agriturismo La Fonte (mt.356), arrivo al piccolo borgo di Cellaia (mt.305), ora albergo diffuso; bella la vista che si ha sul centro abitato di Dicomano. Passo davanti alla villa signorile di Celle (mt.210) le cui origini risalgono al XVII secolo, con un ultimo sguardo su Dicomano percorro il bel viale di cipressi terminando la mia escursione presso gli impianti sportivi.

A T T E N Z I O NE
Chi scarica queste tracce GPX o ne segue la descrizione esonera il sottoscritto da qualsiasi responsabilità in caso di incidenti o qualunque altro problema dovesse verificarsi nel seguire detti percorsi. Lo stato del territorio, dei sentieri, la loro percorribilità e le condizioni meteo possono variare di giorno in giorno. Il grado di difficoltà scelto (Facile/ Medio/ Difficile/Molto Difficile/Per Esperti) è personale e soggettivo in base alla mia esperienza ed al mio grado di preparazione tecnico e fisico. Ognuno assumendosene la responsabilità dovrà quindi valutare personalmente la fattibilità del percorso in base alle proprie esigenze e alle informazioni acquisite prima dell’escursione.