Denti della Vecchia e Sasso Grande da Creda
near Car, Cantone Ticino (Switzerland)
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Trail photos
Itinerary description
S3E18, 18/7/2020
Partenza: Villa Luganese, località Creda-Car. Nei pressi dell'inizio del sentiero si trova un piccolo parcheggio (circa 5 posti auto). In alternativa, più in basso ci sono alcuni slarghi a lato della stretta strada asfaltata che sale al Crotto Creda. Un sentiero proveniente da Villa Luganese (dove c'è maggior disponibilità di parcheggio) permette di tagliare i tornanti.
Lasciata l'auto a lato della strada, raggiungiamo il parcheggio. Ignoriamo il sentiero sulla destra per l'Alpe Bolla e imbocchiamo subito a sinistra del parcheggio un ampio sterrato che si addentra nel bosco in direzione Capanna Pairolo. Il sentiero rimane ampio per il primo tratto, poi si stringe e scende per giungere nei pressi della località Murio, dove si trovano alcune baite.
Qui imbocchiamo il sentiero sulla destra e risaliamo tra i faggi e le prime rocce, finchè a un nuovo bivio abbandoniamo il sentiero che scende a Ciovasc e risaliamo sulla destra. Seguiamo i bolli sugli alberi e poco più avanti intercettiamo un altro sentiero: proseguendo sulla destra si risale per il Passo di Streccione, mentre noi pieghiamo a sinistra.
Continuando a salire lungo il sentiero principale, si giunge al termine del bosco. La vista si apre sulla vallata e scorgiamo più avanti la Capanna Pairolo, che raggiungiamo per una breve sosta ristoratrice.
Dalla Capanna Pairolo torniamo al bivio e imbocchiamo il sentiero 52, che risale un po' tortuoso in direzione della cresta. Proseguiamo per un tratto abbastanza pianeggiante fino al limitare del bosco, dove troviamo un bivio: teniamo la sinistra seguendo le targhette dello Scenic Trail, che ci porta sul confine italiano della cresta.
Il sentiero prosegue a ridosso delle guglie rocciose, con qualche scorcio sul ramo italiano del Ceresio. Più avanti, superata la Bassa d'Ogè, si ricongiunge con il sentiero che percorre il versante opposto. Noi continuiamo a seguire lo Scenic Trail sulla sinistra.
Superate le guglie rocciose delle "Torri del Vajolet", il sentiero costeggia un ripido strapiombo sulla valle a destra e giunge nei pressi del Monte Ogè. Risaliamo al confine tra prato e bosco, per poi imboccare una piccola deviazione sulla destra che ci porta sulla cima del Sasso Palazzo. Da qui si può osservare distintamente il Sasso Grande.
Dopo una sosta, torniamo sul sentiero principale e scendiamo nel bosco fino al Passo di Streccione, un crocevia di diversi sentieri. Noi prendiamo quello che sale sulla destra, fino a trovare una parete con l'iscrizione "Sasso Grande" accompagnata da un cerchio giallo.
Proseguiamo su un sentiero sassoso in lieve discesa che raggiunge le pareti di arrampicata e la base del Sasso Grande. Riprendiamo a salire sulla sinistra seguendo i cerchi gialli (talvolta riempiti di blu) fino a giungere a un bivio: i cerchi indicano una paretina da risalire, mentre il sentiero prosegue sulla destra. La seconda opzione è quella più tecnicamente impegnativa, in quanto porta a risalire uno stretto canale roccioso. Noi superiamo la paretina sfruttando ogni possibile appiglio per mani e piedi e continuiamo a seguire il sentiero ben segnalato dai cerchi gialli sempre presenti. La difficoltà tecnica non è da sottovalutare, in quanto spesso ci troviamo ad usare le mani per salire.
Senza mai abbandonare i cerchi gialli, giungiamo nei pressi della cima, ma c'è un ultimo ostacolo da superare: il sentiero è interrotto da un crepaccio - a onor del vero non molto ampio (circa mezzo metro) - ma comunque da non sottovalutare. Facendosi coraggio, con un salto abbastanza semplice si giunge dall'altro lato e si conquista la cima poco sopra, su cui è posto un ometto di pietre.
Il panorama in cima è aperto a 360° sul Lago di Lugano, onnipresente con le sue numerose ramificazioni (Valsolda, Lugano, Agno, Ponte Tresa), il Monte Boglia, la Val Colla, la cresta di confine con il Sasso Palazzo, la Cima di Fiorina, il Monte Bronzone e il Monte dei Pizzoni. In lontananza scorgiamo inoltre anche il Lago Maggiore.
Dopo aver firmato il libro di vetta, affrontiamo la discesa dalla stessa via, con cautela anche maggiore rispetto alla salita.
Tornati al Passo di Streccione, riprendiamo a scendere lungo lo Scenic Trail tra le guglie rocciose a sud del Sasso Grande, dove si aprono panorami a strapiombo sulla Val Colla.
Proseguiamo nel bosco, finchè questo non si apre per un breve tratto: torniamo a vedere Lugano sotto di noi, oltre una cresta rocciosa su cui è stata dipinta una bandiera svizzera. Il sentiero continua a scendere in direzione del Monte Boglia ben visibile davanti a noi, rientra nel bosco e ci porta alla Bocchetta di Brumea.
Seguendo le indicazioni per l'Alpe Bolla, prendiamo il sentiero che risale sulla destra, per poi scendere e uscire dal bosco nei prati del Pian di Scagn. Avendo cura di richiudere ogni volta i recinti, proseguiamo fino a rientrare nel bosco per scendere così fino all'Alpe Bolla.
Superiamo un altro recinto sulla destra appena oltre l'alpeggio per imboccare un sentiero che indica Creda-Car. Teniamo la destra e scendiamo in una valletta, seguendo questo sentiero ampio e segnalato. Notiamo presto però che ci troviamo su un sentiero non indicato sulle mappe, diverso da quello pianificato (il K113 che dovrebbe collegare l'Alpe Bolla al parcheggio iniziale, e il cui imbocco dovrebbe trovarsi leggermente più a monte dell'Alpe Bolla). Proseguendo su questo sentiero giungiamo in località Pian Soldino, dove intercettiamo un sentiero più basso che ci porterà un paio di tornanti sotto la partenza, costringendoci a percorrere un tratto di strada asfaltata in salita.
Note: la difficoltà tecnica impegnativa è riferita all'ascesa al Sasso Grande, che richiede di arrampicarsi per alcuni tratti. Per il resto, la difficoltà dell'anello è media/escursionistica.
Partenza: Villa Luganese, località Creda-Car. Nei pressi dell'inizio del sentiero si trova un piccolo parcheggio (circa 5 posti auto). In alternativa, più in basso ci sono alcuni slarghi a lato della stretta strada asfaltata che sale al Crotto Creda. Un sentiero proveniente da Villa Luganese (dove c'è maggior disponibilità di parcheggio) permette di tagliare i tornanti.
Lasciata l'auto a lato della strada, raggiungiamo il parcheggio. Ignoriamo il sentiero sulla destra per l'Alpe Bolla e imbocchiamo subito a sinistra del parcheggio un ampio sterrato che si addentra nel bosco in direzione Capanna Pairolo. Il sentiero rimane ampio per il primo tratto, poi si stringe e scende per giungere nei pressi della località Murio, dove si trovano alcune baite.
Qui imbocchiamo il sentiero sulla destra e risaliamo tra i faggi e le prime rocce, finchè a un nuovo bivio abbandoniamo il sentiero che scende a Ciovasc e risaliamo sulla destra. Seguiamo i bolli sugli alberi e poco più avanti intercettiamo un altro sentiero: proseguendo sulla destra si risale per il Passo di Streccione, mentre noi pieghiamo a sinistra.
Continuando a salire lungo il sentiero principale, si giunge al termine del bosco. La vista si apre sulla vallata e scorgiamo più avanti la Capanna Pairolo, che raggiungiamo per una breve sosta ristoratrice.
Dalla Capanna Pairolo torniamo al bivio e imbocchiamo il sentiero 52, che risale un po' tortuoso in direzione della cresta. Proseguiamo per un tratto abbastanza pianeggiante fino al limitare del bosco, dove troviamo un bivio: teniamo la sinistra seguendo le targhette dello Scenic Trail, che ci porta sul confine italiano della cresta.
Il sentiero prosegue a ridosso delle guglie rocciose, con qualche scorcio sul ramo italiano del Ceresio. Più avanti, superata la Bassa d'Ogè, si ricongiunge con il sentiero che percorre il versante opposto. Noi continuiamo a seguire lo Scenic Trail sulla sinistra.
Superate le guglie rocciose delle "Torri del Vajolet", il sentiero costeggia un ripido strapiombo sulla valle a destra e giunge nei pressi del Monte Ogè. Risaliamo al confine tra prato e bosco, per poi imboccare una piccola deviazione sulla destra che ci porta sulla cima del Sasso Palazzo. Da qui si può osservare distintamente il Sasso Grande.
Dopo una sosta, torniamo sul sentiero principale e scendiamo nel bosco fino al Passo di Streccione, un crocevia di diversi sentieri. Noi prendiamo quello che sale sulla destra, fino a trovare una parete con l'iscrizione "Sasso Grande" accompagnata da un cerchio giallo.
Proseguiamo su un sentiero sassoso in lieve discesa che raggiunge le pareti di arrampicata e la base del Sasso Grande. Riprendiamo a salire sulla sinistra seguendo i cerchi gialli (talvolta riempiti di blu) fino a giungere a un bivio: i cerchi indicano una paretina da risalire, mentre il sentiero prosegue sulla destra. La seconda opzione è quella più tecnicamente impegnativa, in quanto porta a risalire uno stretto canale roccioso. Noi superiamo la paretina sfruttando ogni possibile appiglio per mani e piedi e continuiamo a seguire il sentiero ben segnalato dai cerchi gialli sempre presenti. La difficoltà tecnica non è da sottovalutare, in quanto spesso ci troviamo ad usare le mani per salire.
Senza mai abbandonare i cerchi gialli, giungiamo nei pressi della cima, ma c'è un ultimo ostacolo da superare: il sentiero è interrotto da un crepaccio - a onor del vero non molto ampio (circa mezzo metro) - ma comunque da non sottovalutare. Facendosi coraggio, con un salto abbastanza semplice si giunge dall'altro lato e si conquista la cima poco sopra, su cui è posto un ometto di pietre.
Il panorama in cima è aperto a 360° sul Lago di Lugano, onnipresente con le sue numerose ramificazioni (Valsolda, Lugano, Agno, Ponte Tresa), il Monte Boglia, la Val Colla, la cresta di confine con il Sasso Palazzo, la Cima di Fiorina, il Monte Bronzone e il Monte dei Pizzoni. In lontananza scorgiamo inoltre anche il Lago Maggiore.
Dopo aver firmato il libro di vetta, affrontiamo la discesa dalla stessa via, con cautela anche maggiore rispetto alla salita.
Tornati al Passo di Streccione, riprendiamo a scendere lungo lo Scenic Trail tra le guglie rocciose a sud del Sasso Grande, dove si aprono panorami a strapiombo sulla Val Colla.
Proseguiamo nel bosco, finchè questo non si apre per un breve tratto: torniamo a vedere Lugano sotto di noi, oltre una cresta rocciosa su cui è stata dipinta una bandiera svizzera. Il sentiero continua a scendere in direzione del Monte Boglia ben visibile davanti a noi, rientra nel bosco e ci porta alla Bocchetta di Brumea.
Seguendo le indicazioni per l'Alpe Bolla, prendiamo il sentiero che risale sulla destra, per poi scendere e uscire dal bosco nei prati del Pian di Scagn. Avendo cura di richiudere ogni volta i recinti, proseguiamo fino a rientrare nel bosco per scendere così fino all'Alpe Bolla.
Superiamo un altro recinto sulla destra appena oltre l'alpeggio per imboccare un sentiero che indica Creda-Car. Teniamo la destra e scendiamo in una valletta, seguendo questo sentiero ampio e segnalato. Notiamo presto però che ci troviamo su un sentiero non indicato sulle mappe, diverso da quello pianificato (il K113 che dovrebbe collegare l'Alpe Bolla al parcheggio iniziale, e il cui imbocco dovrebbe trovarsi leggermente più a monte dell'Alpe Bolla). Proseguendo su questo sentiero giungiamo in località Pian Soldino, dove intercettiamo un sentiero più basso che ci porterà un paio di tornanti sotto la partenza, costringendoci a percorrere un tratto di strada asfaltata in salita.
Note: la difficoltà tecnica impegnativa è riferita all'ascesa al Sasso Grande, che richiede di arrampicarsi per alcuni tratti. Per il resto, la difficoltà dell'anello è media/escursionistica.
Waypoints
Car park
0 ft
Parcheggio Creda-Car
Intersection
0 ft
Bivio Ciovasc
Intersection
0 ft
Bivio Streccione
Mountain hut
0 ft
Alpe Bolla
Intersection
0 ft
Imbocco per Creda-Car
Intersection
0 ft
Bivio Pian Soldin
Intersection
0 ft
Bivio per tornante
Comments (1)
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Ciao, escursione fatta tanti anni fa, arrivando alla cima bisognava usare un po' le mani ma non c'era nessun buco, ora sì, cercherò di rifarlo per vedere i cambiamenti, buona continuazione