Valsolda : Dasio sentiero dei canti
near Dasio, Lombardia (Italia)
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Trail photos
Itinerary description
Escursione breve ma remunerativa nella Riserva Naturale di Valsolda, inaspettata area wild tra il Ceresio e la Val di Rezzo.
Partiamo da Dasio (parcheggio presso la Chiesa) e seguendo le indicazioni per Sentiero delle 4 Valli ( 3 A barrato) arriviamo a un ponticello (un po' malmesso) sul torrente Soldo. Dopo il ponte proseguiamo a sinistra, sempre sul Sentiero delle 4 Valli fino a un'ampia radura da cui si ha un bellissimo scorcio sul Ceresio . Qui si incrocia la carrabile proveniente da Drano che serve alcune baite . Seguiamo la strada in salita (sempre sul 3A) e arriviamo ben presto all'inizio della Riserva Naturale vera e propria, segnalato da un ampio cartellone riportante spiegazioni e la carta dei sentieri. I sentieri sono segnalati in 3 colori (Rosso per il Sentiero nella Roccia, Blu per il Sentiero dei Canti e Giallo per il Sentiero Faunistico) che accompagnano per tutto il percorso sotto forma di bollini che permettono di orientarsi molto bene.
Camminiamo sulla sterrata, fermandoci a leggere i cartelli che descrivono le specie di uccelli presenti nella zona. Arriviamo a un bivio dove proseguiamo a destra , arrivando all'Alpe Serte (area attrezzata e fonte d'acqua, ahimè scarsa). Qui decidiamo di ritornare sui nostri passi e salire prima all'Alpe Pessina e da lì scendere a Passo Stretto per tornare all'Alpe Serte facendo tutto l'anello (PS per chi non ama le discese ripide sarebbe molto meglio farlo in senso opposto: salire da Passo Stretto e scendere dall'Alpe Pessina). Saliamo quindi abbastanza rapidamente, fermandoci a rimirare il panorama da una bella torretta d'osservazione. Arrivati all'Alpe Pessina visitamo il bel bivacco, ordinato e ben tenuto (no acqua!) e proseguiamo per la zona detta delle Terre Morte, caratterizzata da "collinette" di terra nera e asciutta che affiorano qua e là. Il sentiero da qui si fa più stretto e spesso ingombro di foglie, ma mai pericoloso (giusto un paio di punti leggermente esposti) e procede in discesa , a tratti piuttosto ripidamente , fino alla Tana del Lupo . Si arriva quindi a un grosso masso su cui è affisso un cartello che indica le direzioni dei sentieri. Prendiamo per breve tratto a destra (verso la Val Rezzo ) per curiosare e sostiamo per il pranzo in un bel prato. Ripreso quindi il sentiero per Alpe Serte e Dasio, procediamo nel bosco e lungo il torrente fino a ritornare sulla sterrata che conduce all'Alpe Serte.
Qui è possibile prendere a destra per il Sentiero nella Roccia, ma per stavolta soprassediamo.
Ritornati all'Alpe Serte, riprendiamo quindi il percorso fatto all'andata e rientriamo a Dasio.
I sentieri e le strade sono complessivamente di facile percorribilità. Unica nota da tenere presente sono alcuni tratti ripidi e le molte foglie presenti a terra che rendono il percorso un po' scivoloso e impediscono di vedere a terra, in condizioni di umidità potrebbero rendere il percorso molto sdrucciolevole.
Segnalo anche (aprile 2023) la presenza di piccoli smottamenti sul sentiero scalinato dopo il ponticello di Dasio: purtroppo espongono i ferri usati per fissare i legni, che potrebbero essere pericolosi in caso di caduta! Prestare attenzione!
Dislivello e km sono un po' sovrastimati
Partiamo da Dasio (parcheggio presso la Chiesa) e seguendo le indicazioni per Sentiero delle 4 Valli ( 3 A barrato) arriviamo a un ponticello (un po' malmesso) sul torrente Soldo. Dopo il ponte proseguiamo a sinistra, sempre sul Sentiero delle 4 Valli fino a un'ampia radura da cui si ha un bellissimo scorcio sul Ceresio . Qui si incrocia la carrabile proveniente da Drano che serve alcune baite . Seguiamo la strada in salita (sempre sul 3A) e arriviamo ben presto all'inizio della Riserva Naturale vera e propria, segnalato da un ampio cartellone riportante spiegazioni e la carta dei sentieri. I sentieri sono segnalati in 3 colori (Rosso per il Sentiero nella Roccia, Blu per il Sentiero dei Canti e Giallo per il Sentiero Faunistico) che accompagnano per tutto il percorso sotto forma di bollini che permettono di orientarsi molto bene.
Camminiamo sulla sterrata, fermandoci a leggere i cartelli che descrivono le specie di uccelli presenti nella zona. Arriviamo a un bivio dove proseguiamo a destra , arrivando all'Alpe Serte (area attrezzata e fonte d'acqua, ahimè scarsa). Qui decidiamo di ritornare sui nostri passi e salire prima all'Alpe Pessina e da lì scendere a Passo Stretto per tornare all'Alpe Serte facendo tutto l'anello (PS per chi non ama le discese ripide sarebbe molto meglio farlo in senso opposto: salire da Passo Stretto e scendere dall'Alpe Pessina). Saliamo quindi abbastanza rapidamente, fermandoci a rimirare il panorama da una bella torretta d'osservazione. Arrivati all'Alpe Pessina visitamo il bel bivacco, ordinato e ben tenuto (no acqua!) e proseguiamo per la zona detta delle Terre Morte, caratterizzata da "collinette" di terra nera e asciutta che affiorano qua e là. Il sentiero da qui si fa più stretto e spesso ingombro di foglie, ma mai pericoloso (giusto un paio di punti leggermente esposti) e procede in discesa , a tratti piuttosto ripidamente , fino alla Tana del Lupo . Si arriva quindi a un grosso masso su cui è affisso un cartello che indica le direzioni dei sentieri. Prendiamo per breve tratto a destra (verso la Val Rezzo ) per curiosare e sostiamo per il pranzo in un bel prato. Ripreso quindi il sentiero per Alpe Serte e Dasio, procediamo nel bosco e lungo il torrente fino a ritornare sulla sterrata che conduce all'Alpe Serte.
Qui è possibile prendere a destra per il Sentiero nella Roccia, ma per stavolta soprassediamo.
Ritornati all'Alpe Serte, riprendiamo quindi il percorso fatto all'andata e rientriamo a Dasio.
I sentieri e le strade sono complessivamente di facile percorribilità. Unica nota da tenere presente sono alcuni tratti ripidi e le molte foglie presenti a terra che rendono il percorso un po' scivoloso e impediscono di vedere a terra, in condizioni di umidità potrebbero rendere il percorso molto sdrucciolevole.
Segnalo anche (aprile 2023) la presenza di piccoli smottamenti sul sentiero scalinato dopo il ponticello di Dasio: purtroppo espongono i ferri usati per fissare i legni, che potrebbero essere pericolosi in caso di caduta! Prestare attenzione!
Dislivello e km sono un po' sovrastimati
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