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19/01/2019 Val Parola - rifugio Lavarella

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Trail stats

Distance
6.02 mi
Elevation gain
1,716 ft
Technical difficulty
Moderate
Elevation loss
682 ft
Max elevation
7,129 ft
TrailRank 
61
Min elevation
5,646 ft
Trail type
One Way
Time
5 hours 25 minutes
Coordinates
851
Uploaded
August 17, 2020
Recorded
January 2019
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near San Cassiano, Trentino-Alto Adige (Italia)

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Trail photos

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Itinerary description

Siamo all’appuntamento fisso della ciaspolata di inizio anno organizzata dai “tosi” di Vigodarzere nella splendida cornice delle Conturines nel parco di Braies.

IN ESTREMA SINTESI
Distanza totale: 9,7 km (4↑ 3.8↓ 1.9↔)
Altitudine massima: 2172 m
Altitudine minima: 1720 m
Dislivello assoluto: 452 m
Dislivello totale: 640 m
Totale discesa: -340 m
Tempo totale: 5h 25′ (soste comprese)

Capanna Alpina. Quota 1720.
L’oragnizzazione impeccabile prevede due gruppi, il grosso partirà da Pederù, il punto più agevole per raggiungere il rifugio, una piccola parte, diciamo più ardita, salirà invece dalla Capanna Alpina situata in località Sciaré in Val Parola. Ovviamente prima di arrivare in loco la solita pausa da Briciola per il consueto caffé di rito, poi ritrovo in località Sciaré e divisione delle truppaglie, il grosso risale in macchina diretto a Pederù, il resto sale in auto verso la Capanna Alpina dove c’è un ampio parcheggio libero, d’inverno, d’estate si paga. Ci incamminiamo sul sentiero 11 nel pian dall’Ega verso il Col de Locia il nostro primo biettivo. Alla nostra destra sfrecciano impadivi ed infreddoliti gli sciatori sulla pista da sci che in questo tratto scorre parallela al sentiero ed uno di questi mi urla: “hai perso la banana!”, mi blocco istintivamente quasi stizzito, ma poi ricordo che sulla tasca destra avevo effettivamente infilato una banana che ho l’abitudine di mangiare appena inzio a camminare, sorrido e la raccolgo, pensando “bella battuta”. Il grosso del dislivello è tutto in questo primo tratto, 350 metri, ma devo dire che sono stati abbastanza agevoli, la neve era piuttosto morbida, senza presenza di ghiaccio, e non abbondante, insomma percorribile tranquillamente senza ciaspole o ramponcini. Mentre saliamo alla nostra sinistra domina il Piz de le Conturines, a destra il Piz di Lech con dietro Cima Scotoni, dritti davanti a noi domina la punta sud delle cime Campestrin. Prima di uscire dall’Ega ed entrare nel pian de Furcia attraversiamo un ponticello che fa da confine tra i due piani e dopo il quale si inzia a salire. Dopo un primo strappo attraversiamo uno spiazzo con qualche panca dal quale possiamo vedere il budello in cui ci infileremo. Anche qui si vedono i segni della famosa bufera di fine 2018, qualche albero inclinato o orizzontale. Si sale, la traccia si restringe, Francesca scorge proprio sul Col de Locia un camoscio, ci sta guardando, o controllando, non lo so, il guardiano di un gruppo più numeroso probabilmente. Il tratto finale, il più ripido, è protetto da uno steccato, e nel punto più ostico, ci sono pure due tre metri di corda, ma così credo per precauzione, non è che serve l’imbrago. L’accesso al Col de Locia avviene tramite un cancelletto superato il quale si accede alla panchina posizionata in direzione di un meraviglioso panorama, mentre dalla parte opposta la valletta che porta al Gran Plan.

Col de Locia (2,1 km, 2069 mt, 1h 15′).
Pausa di ristoro. Ripartiamo dopo circa 45′ inoltrandoci in una piccola valletta ombrosa dove la neve si è ghiaccata sulla vegetazione creando un effetto particolare. Si procede ora in leggeri saliscendi più o meno in quota verso Le Gran Plan in un contesto spettacolare sia d’inverno che d’estate, sempre accompagnati dal Ru Sciaré che serpeggia sinuoso in questo pinoro dove il silenzio impera, le cime intorno creano soggezione e la grande vastità incute timore. Superiamo senza saperlo il bivio (2.74 km, 2085 mt, 2h 6′) che porta alla Grotta dell’Orso, non visibile in inverno la traccia, dove nel 1987 sono stati ritrovati i resti di una specie di orso particolare denominata Ursus Ladinicus, la visita alla grotta deve essere prenotata. L’ingresso al Gran Plan si può identificare con un ponticello piuttosto rustico, praticamente due tronchi adagiati sulle sponde a scavalcare il ruscello. Poco più avanti si trova il bivio dell’alta via numero 1 che porta al Lagazuoi (3.5 km, 2114 mt, 2h 40′) siamo più o meno a metà percorso. Alla fine del Gran Plan si trova la forcella di Ju dal’Ega.

Forcella Ju dal’Ega (4,55 km, 2157 mt, 3h 5′).
Da qui parte la traccia verso i Piz Conturines e Lavarella, fatti nell’estate del 2013 con Cippols, due bellissimi 3000, il primo dei quali si raggiunge tramite una brevissima ferrata. Noi proseguiamo dritti, il cartello indica Gran Fanes 50′, ma è un tranello, non si tratta del rifugio a due passi dal Lavarella, ma della malga Gran Fanes ben più vicina rispetto al rifugio. Insomma manca ancora un bel pò, illusi procediamo con calma, godendoci quanto c’è intorno a noi, ma intanto la luce inzia a scemare e la traccia è sempre più labile, nessuno è passato di qua, anche se non si può sbagliare, basta seguire la valle, ci vengono in aiuto le impronte lasciate da qualche ungulato che seguono esattamente il sentiero, anzi sembra quasi che stia facendo il nostro stesso percorso tanto che le orme passano in prossimità dei massi con il segno del sentiero, incredibile. Prima di arrivare alla malga superiamo il bivio per il Vallon Bianco (5.96 km, 2108 mt, 3h 47′) intanto il sole sta ormai tramontando dietro al piz Conturines.

Malga Gran Fanes (6.5 km, 2100 mt, 4h).
Breve pausa alla malga subito dopo la quale la traccia tende a destra, sentiero 10 (6.6 km, 2105 mt, 4h 15′), portando verso Cortina, noi invece teniamo la sinistra, che è anche il percorso più battuto, affrontando l’ultimo tratto di salita che ci porterà a sfiorare i 2200 metri, il sole ormai nascosto dietro le Conturines illumina i picchi alla nostra sinistra creando un effetto tanto particolare quanto suggestivo. Quando passiamo in prossimità del lago di Limo (7.9 km, 2165 mt, 4h 40′) dietro di noi la luna sta sorgendo, il lago ovviamente non si vede è ghiacciato e coperto di neve, davanti a noi invece gli ultimi raggi di sole creano un arcobaleno di colori tendenti al rosa, spettacolare. Scolliniamo superando il Ju de Limo (8.3 km, 2172 mt, 4h 50′) ed inziamo a scendere, finalmente intravediamo le luci sul pianoro di sotto del rifugio Lavarella, ci sarebbe una scorciatoia me è buio pesto, preferiamo l’ampia carrareccia, passiamo di fianco al rifugio Fanes (9.2 km, 2060 mt, 5h), molto carino, e poi dritti verso il Lavarella.

Rifugio Lavarella (10 km, 2042 mt, 5h 30′).
Ci accoglie il proprietario e ci spiega dove dobbiamo dirigerci. Spettacolare l’infrastruttura del rifugio privato, peccato non aver fatto foto, entriamo con gli scarponi da quello che sembra un garage, probabilmente lo è, dal quale si accede ad una stanza super organizzata, appendini per le ciaspole ed i bastoncini, porta scarponi con tubo di riscaldamento per asciugarli, insomma tutto ciò che uno vorrebbe è qui dentro. Una volta spogliati ci avviamo all’interno vero e proprio del rifugio, posiamo le nostre cose nella nostra stanza, facciamo pure al doccia e ci dirigiamo in sala per la cena, in attesa della quale vado a fare un paio di foto all’esterno.

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Waypoints

PictographSummit Altitude 6,795 ft
Photo ofCol de Locia (2,1 km, 2069 mt, 1h 15′). Photo ofCol de Locia (2,1 km, 2069 mt, 1h 15′). Photo ofCol de Locia (2,1 km, 2069 mt, 1h 15′).

Col de Locia (2,1 km, 2069 mt, 1h 15′).

Il grosso del dislivello è superato proseguiamo verso le Gran Plan

PictographIntersection Altitude 6,952 ft
Photo ofBivio Lagazuoi (3.5 km, 2114 mt, 2h 40′) Photo ofBivio Lagazuoi (3.5 km, 2114 mt, 2h 40′) Photo ofBivio Lagazuoi (3.5 km, 2114 mt, 2h 40′)

Bivio Lagazuoi (3.5 km, 2114 mt, 2h 40′)

Qui invece ci sono delle tabelle

PictographIntersection Altitude 7,090 ft
Photo ofBivio Lavarella (4,55 km, 2157 mt, 3h 5′). Photo ofBivio Lavarella (4,55 km, 2157 mt, 3h 5′). Photo ofBivio Lavarella (4,55 km, 2157 mt, 3h 5′).

Bivio Lavarella (4,55 km, 2157 mt, 3h 5′).

A sinistra si stacca la traccia che porta ai piz De Lavarela e Conturines, in corrsipondeza della forcella Ju dal'Ega

PictographIntersection Altitude 6,900 ft
Photo ofBivio Vallon Bianco (5.96 km, 2108 mt, 3h 47′)

Bivio Vallon Bianco (5.96 km, 2108 mt, 3h 47′)

Poco prima di malga Fanes, non ricordo di aver visto tabelle

PictographMountain hut Altitude 6,766 ft
Photo ofFanes (9.2 km, 2060 mt, 5h)

Fanes (9.2 km, 2060 mt, 5h)

PictographWaypoint Altitude 1 ft
Photo ofBivio per Cortina (6.6 km, 2105 mt, 4h 15′)

Bivio per Cortina (6.6 km, 2105 mt, 4h 15′)

Il sentiero 10 va verso destra e conduce a Cortina, noi èroseguiamo a sinistra dove la traccia è più battuta verso il lago di Limes

PictographWaypoint Altitude 1 ft
Photo ofMalga Gran Fanes (6.5 km, 2100 mt, 4h)

Malga Gran Fanes (6.5 km, 2100 mt, 4h)

Raggiungiamo la malga con il sole ormai nascosto dietro le Conturines

PictographMountain hut Altitude 6,726 ft

Rifugio Lavarella (10 km, 2042 mt, 5h 30′).

PictographMountain pass Altitude 7,126 ft
Photo ofJu de Limo (8.3 km, 2172 mt, 4h 50′)

Ju de Limo (8.3 km, 2172 mt, 4h 50′)

Siamo nel punto più alto, superato il quale si inizia a scendere verso i rifugi ormai visibili lungo una strada bianca

PictographWaypoint Altitude 7,100 ft
Photo ofLago di Limo (7.9 km, 2165 mt, 4h 40′) Photo ofLago di Limo (7.9 km, 2165 mt, 4h 40′)

Lago di Limo (7.9 km, 2165 mt, 4h 40′)

Ovviamente il lago neppure lo vediamo, è coperto di neve e ghiaccio ed ormai è buio

PictographWaypoint Altitude 6,841 ft

Bivio per la grotta dell'Orso (2.74 km, 2085 mt, 2h 6′)

Non visibile in inverno, non so in estate senza la neve, non ci sono indicazioni

PictographMountain hut Altitude 5,666 ft
Photo ofCapanna Alpina. Quota 1720. Photo ofCapanna Alpina. Quota 1720. Photo ofCapanna Alpina. Quota 1720.

Capanna Alpina. Quota 1720.

Ci incamminiamo sul sentiero 11 nel pian dall’Ega

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