Dalla Piana di Foce (Basanello) al castello di Cesura, Casaline e l'antica carrareccia nel bosco della Valle del Pero
near Basanello, Abruzzo (Italia)
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Trail photos
Itinerary description
In piacevole compagnia di Giuseppe e Paolo, accompagnati dalle instancabili Lilly e Jolie, abbiamo deciso di continuare "l'esplorazione" già iniziata con Giuseppe una settimana fa, partendo dal piccolo cimitero di Basanello e Teora.
La carrareccia che circonda la stupenda Piana di Foce, ci porta subito al fontanile/abbeveratoio proprio all'inizio della Piana (il fontanile non ha un nome sulle mappe IGM). Continuando lungo la comoda strada si arriva prima all'inghiottitoio della Piana stessa (appena sotto la carrareccia e alla nostra sinistra, si vede una specie di grande buca quasi completamente nascosta dai rovi) e poi in breve ad un grande Casale, oramai quasi diroccato, proprio nel punto più lontano della Piana.
Poco distante dal casale c'è un altro bel Fontanile denominato "Fonte Foce". Da qui si sale per un comodo sentiero che in mezzo ad un bel bosco di faggi ci conduce al "valichetto" tra il Castello di Cesura e "Colle Forcino" (da IGM) dove ci sono intense viste panoramiche e dei tavoli per un eventuale pic nic. Breve sosta per poi affrontare la salita verso SUD/EST fino al Castello di Cesura (a Mt. 1108).
Dalla cima del Castello, abbiamo percorso tutta la cresta delle cime di Colle S. Marco. Oggi il cielo abbastanza pulito ci ha permesso di catturare delle belle viste all'orizzonte, fino a Monte Vettore (verso NORD/OVEST) e in senso orario i Monti della Laga (Monte Gorzano) e l'inizio della Catena del Gran Sasso (Monte S. Franco).
Dall'ultimo colle, siamo quindi tornati indietro sui nostri passi, fino a raggiungere di nuovo il valichetto sotto il Castello di Cesura.
Da quota 1041 Mt. siamo scesi velocemente all'abitato di Casaline, attraversandolo e ammirando le belle case antiche e la tranquillità impagabile di questi bei paesi montani...
Da Casaline, abbiamo poi risalito una carrareccia/mulattiera in mezzo ad un bosco di castagni davvero affascinante ("Valle del Pero" su IGM) fotografando degli alberi enormi e dalle forme più strane (!).
Giunti quasi al valico delle Conche (a 985 Mt.) siamo scesi per esplorare un visibile sentiero (in direzione SUD - SUD/EST) fino a raggiungere "Colle Verticchio" e il suo bel Casale Varzano (a Mt. 930) che domina questi immensi campi collinari ancora tenacemente coltivati.
I terreni appena arati e seminati, hanno sontuosamente incorniciato questa bella collina e il suo colorato paesaggio (un paradiso per chi ama fotografare).
Dal Casale siamo tornati indietro fino di nuovo al Valico accanto alla cime delle "Conche", dove abbiamo ripreso prima il sentiero e poi costeggiato e attraversato l'antica "strada"/mulattiera (da qui in poi oramai nascosta dalla vegetazione) fino a giungere al comodo parcheggio del cimitero.
La traccia a terra in questo anello è sempre abbastanza visibile, in alcuni tratti è coperta dall'abbondanza di fogliame, ma è comunque facilmente intuibile.
NB
La mulattiera (all'inizio è praticamente una carrareccia) che da Casaline sale e attraversa la "Valle del Pero", era in epoca antica utilizzata per raggiungere Teora e Basanello, essendo il migliore e più comodo percorso da seguire (il minor dislivello possibile da superare). Oggi, come detto, tale mulattiera risulta abbastanza "sepolta" dalla vegetazione, soprattutto nel tratto che dal valico raggiunto (sotto le cime denominate "Conche") ridiscende fino alla Chiesa della Madonna di Loreto (accanto al piccolo cimitero di Teora, punto di partenza e di arrivo per questa escursione).
In alcuni tratti abbiamo cercato di sfoltire e tagliare la vegetazione e alcuni grandi rami caduti che impedivano di camminare in maniera agevole sull'antica mulattiera. Sarebbe bello cercare di recuperare per intero questo storico tracciato.
Waypoints
Fontanile/abbeveratoio all'inizio della Piana di Foce (a Mt. 793)
Davvero bella la Piana di Foce, in qualsiasi momento della giornata, ma soprattutto al crepuscolo, dove nelle belle giornate si offre per farsi fotografare con colori caldi e luce radente, permettendo cosi di catturare delle immagini particolarmente evocative... Poco dopo il primo fontanile/abbeveratoio (inizio del percorso) abbiamo individuato il largo inghiottitoio delle acque della Piana, che altrimenti senza questo scolo diventerebbe un lago a tutti gli effetti.
Rovine del Castello medievale di Cesura (a Mt. 1108)
Il Castello di Cesura (o di Casaline) è una cinta fortificata del XII secolo. Quest'opera di incastellamento è oramai ridotta a pochi ruderi sparsi, ma conserva comunque ampie tracce del possente muro perimetrale e di alcune abitazioni. Contribui' alla fondazione della nuova "Aquila" nel 1254. Qualche interessante particolare di muratura è ancora affiorante soprattutto nella zona che per prima viene raggiunta con questa traccia ed esattamente nella parte che volge verso la Piana di Foce. Per il resto, ci sono soltanto cospicui ammassi di pietrame, ossia quel che è rimasto dopo la distruzione e l'inesorabile espoliazione dei conci di pietra che un tempo formavano i generosi alzati di questa architettura difensiva.
Fontana nell'abitato di Casaline
È sempre un vero piacere attraversare questi piccoli abitati montani, hanno tutti una quiete ed un rispettoso silenzio che sembrano emanare proprio per accoglierti. Le vie strette, le case comunque antiche, l'atmosfera particolare e la poca gente che incontri (sempre cordiale e disponibile a fornirti utili informazioni) ti riportano ad essere in pace con il mondo. Oggi a Casaline, al bel fontanile raggiunto, abbiamo assaporato un'acqua fresca e leggera, che ci ha dissetato il fisico e rinfrancato lo spirito.
Da qui, grandi Castagni da ammirare!
Un bosco da fiaba (già attraversato nell'altro senso in una mia traccia del febbraio 2019) che abbiamo risalito in mezzo ad alberi monumentali e dalle forme più bizzarre...libero spazio alla vostra fantasia nell'osservare queste meraviglie della natura. Questa mulattiera è sicuramente di origini antichissime perché, come già detto nella descrizione, era il miglior percorso per raggiungere da Casaline la valle amiternina, anche spingendo piccoli carri da trasporto merci, legna o altro. Sarebbe bello e utile, restituire questo percorso alla fruibilità degli appassionati del trekking.
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