Dal Porrara al Pizzalto
near Pescocostanzo, Abruzzo (Italia)
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Itinerary description
Impegnativo anello che permette di concatenare le due lunghe e parallele dorsali del Porrara e del Pizzalto.
La partenza dal Quarto Santa Chiara (nei pressi dell'inghiottitoio) e la salita alla cima del Porrara e alle successive elevazioni Ogniquota e Paradina avvengono senza alcun problema, essendo il sentiero molto ben segnato e la lieve pendenza consente la progressione in maniera abbastanza agevole.
Più difficile è la discesa alla loc. Le Piane di Campo di Giove, avvenuta mediante la scomoda e sassosa sede delle piste da sci.
Dopo un breve tratto di SP12 in direzione Sud, si prende a destra l'evidente deviazione per la sterrata che coincide con il sentiero P2 Dopo aver attraversato ambienti bucolici sempre dominati dalla mole della immensa dorsale del Porrara, si intercetta la deviazione per il sentiero O3.
Questo è contraddistinto da bandierine e paline segnate di recente, ma il tracciato talora si perde nel folto della vegetazione, e occorre andare ad intuito attraversando piantagioni di ortica e rovi.
Entrata nel bosco, la traccia resta intuitivamente all'interno di un ripido fosso, dove le bandierine biancorosse e le paline indicano la direzione da seguire.
La salita è abbastanza impegnativa, avvenendo su fogliame viscido e su ripido pendio. Lo stato del sottobosco e la rumorosità della fauna locale lasciano intendere che da queste parti non ci sia un frequente passaggio di escursionisti.
Usciti dal bosco, si entra nel pianoro sommitale da cui è agevole raggiungere la vetta del Pizzalto.
Per la discesa, si procede qualche centinaia di metri in direzione Sud, per poi individuare una linea di discesa al sottostante pianoro del Quarto Santa Chiara.
Si entra nel bosco e si scende evitando i salti rocciosi e seguendo tracce di sentiero.
Dopo aver intercettato una comoda sterrata che procede in piano (segnata con bandierine biacorosse ma inesistente sulla cartografia), si individua un fosso che, tra alberi caduti, fogliame viscido, pendenze accentuate e varie peripezie conduce infine al pianoro sottostante. Da qui è facile trovare la via che, benchè invasa dall'erba alta, riporta all'inghiottitoio.
Anello lungo e difficile, che tocca molteplici ambienti, alcuni immersi nella più profonda wilderness, e che richiede grande impegno, adatto solo a persone motivate.
La partenza dal Quarto Santa Chiara (nei pressi dell'inghiottitoio) e la salita alla cima del Porrara e alle successive elevazioni Ogniquota e Paradina avvengono senza alcun problema, essendo il sentiero molto ben segnato e la lieve pendenza consente la progressione in maniera abbastanza agevole.
Più difficile è la discesa alla loc. Le Piane di Campo di Giove, avvenuta mediante la scomoda e sassosa sede delle piste da sci.
Dopo un breve tratto di SP12 in direzione Sud, si prende a destra l'evidente deviazione per la sterrata che coincide con il sentiero P2 Dopo aver attraversato ambienti bucolici sempre dominati dalla mole della immensa dorsale del Porrara, si intercetta la deviazione per il sentiero O3.
Questo è contraddistinto da bandierine e paline segnate di recente, ma il tracciato talora si perde nel folto della vegetazione, e occorre andare ad intuito attraversando piantagioni di ortica e rovi.
Entrata nel bosco, la traccia resta intuitivamente all'interno di un ripido fosso, dove le bandierine biancorosse e le paline indicano la direzione da seguire.
La salita è abbastanza impegnativa, avvenendo su fogliame viscido e su ripido pendio. Lo stato del sottobosco e la rumorosità della fauna locale lasciano intendere che da queste parti non ci sia un frequente passaggio di escursionisti.
Usciti dal bosco, si entra nel pianoro sommitale da cui è agevole raggiungere la vetta del Pizzalto.
Per la discesa, si procede qualche centinaia di metri in direzione Sud, per poi individuare una linea di discesa al sottostante pianoro del Quarto Santa Chiara.
Si entra nel bosco e si scende evitando i salti rocciosi e seguendo tracce di sentiero.
Dopo aver intercettato una comoda sterrata che procede in piano (segnata con bandierine biacorosse ma inesistente sulla cartografia), si individua un fosso che, tra alberi caduti, fogliame viscido, pendenze accentuate e varie peripezie conduce infine al pianoro sottostante. Da qui è facile trovare la via che, benchè invasa dall'erba alta, riporta all'inghiottitoio.
Anello lungo e difficile, che tocca molteplici ambienti, alcuni immersi nella più profonda wilderness, e che richiede grande impegno, adatto solo a persone motivate.
Waypoints
Waypoint
5,764 ft
Cippo di confine
Cippo dell'antico confine amministrativo tra i territori di Pescocostanzo e Palena.
Waypoint
3,816 ft
Loc. Le Piane
Tramite le piste da sci si scende nella loc. Le Piane e si prende la SP12 in direzione Sud fino all'evidente deviazione a destro per il sentiero P2.
Intersection
3,435 ft
Bivio o3
Si prende a Sx il sentiero O3, ben presto invaso dalle ortiche e dai rovi.
Waypoint
5,240 ft
Intersezione con sterrata
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