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Da Vittorio V. a Fregona per sentiero del Pont de Fer; ritorno per Grotte del Caglieron,ex cave di arenaria-Madonna Salute

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Author

Trail stats

Distance
8.17 mi
Elevation gain
2,329 ft
Technical difficulty
Moderate
Elevation loss
2,329 ft
Max elevation
1,509 ft
TrailRank 
40
Min elevation
423 ft
Trail type
Loop
Time
2 hours 53 minutes
Coordinates
1411
Uploaded
June 24, 2015
Recorded
June 2015
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near Vittorio Veneto, Veneto (Italia)

Viewed 1495 times, downloaded 26 times

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Itinerary description

Partenza da Centro Sportivo Marco Polo (Via De Nadai). Si sale alla Madonna della Salute per il consueto sentiero, percorrendo quasi tutte le creste. Prima di inoltrarsi nel bosco, si scende a destra su sentiero non segnalato ma ben visibile. Evitare qualsiasi deviazione a destra o sinistra (strade,stradine e tracce fuorvianti di cui la collina è disseminata) fino ad arrivare sulla strada asfaltata in loc Colors. La si segue a sinistra per 7/800 m fino in loc Breda quando, a destra, si trova un cartello con indicazione “Sentiero del Pont De Fer”. Si scende prima su strada asfaltata e poi su terreno erboso in mezzo ai campi (percorso attrezzato con piazzole training) evitando, più avanti, una stradina asfaltata che scende a sinistra. Non molto dopo, il sentiero scende, gradinato, verso il greto del torrente che scende dalle grotte. Ci si trova davanti ad un ponte metallico. E’ indifferente attraversarlo subito o ritornarci dopo, presentando questo tratto un percorso circolare. Io ho scelto di andare a destra; quindi, dopo aver attraversato un prato, ci si trova sul greto del torrente, che bisogna guadare. Ci sono grossi sassi che facilitano la brevissima traversata, tuttavia, ATTENZIONE, in caso di recenti o consistenti piogge, il guado risulta difficile o addirittura impossibile, salvo avere la pazienza di togliersi le scarpe... Quindi si sale per ampia stradina, si costeggia più avanti una casa di riposo, con il campanile di Fregona a un centinaio di metri giusto di fronte a voi. Si gira a sinistra per Via Barzotto arrivando al Campo sortivo di Fregona. Si va ancora a sinistra, costeggiandolo, inoltrandosi poi sul sentiero (indicazioni 1037b). Poco più avanti, a sinistra, in presenza di panchina e “bacheca” con lavori scolastici, si riscende fino ad arrivare al ponte lasciato in precedenza. Lo si attraversa percorrendo a ritroso lo stesso sentiero dell’andata. Appena ci si ritrova al borgo di case si lascia la strada asfaltata e si segue un sentiero sulla destra (segnalato) che passa dietro le case stesse e scende nuovamente verso il torrente. Si perviene ad un parcheggio alla fine del quale, sulla sinistra, si scende per un sentiero gradinato che porta alla base delle grotte, che poi si risalgono interamente per le consuete passerelle in legno. Arrivati sulla strada asfaltata, dove poco più in alto a destra c’è la grotta della Madonna , (dalla quale dovrebbe partire un sentiero, tracciato anche su alcune cartine, che porta in cresta, di cui io non ho trovato l'accesso) si prosegue a sinistra per 5/600 m. fino a Breda dove, in precedenza, avevamo seguito le indicazioni “Sentiero del Pont de Fer”. Giusto di fronte, si sale a destra su rampa cementata, fino ad incrociare, più in alto un’ampia strada erbosa. Si può andare sia a destra che a sinistra ma, se si vuole salire alle cave, l’importante è seguire una traccia ben battuta che porta in alto poiché, come dicevo prima, la collina è disseminata di percorsi senza alcuna segnalazione, spesso fuorvianti, per cui è facile “perdersi”. Si dovrebbe quindi arrivare giusto alla sommità che è occupata per diverse centinaia di metri dalle ex cave di arenaria. Ci si passa in mezzo e si cambia versante trovando un sentiero abbastanza ampio che si prende a sinistra. Si giunge ad un bivio, che a sinistra riporterebbe alle creste della Madonna della Salute ma, al fine di evitare il più possibile lo stesso percorso, andiamo a destra fino ad arrivare alla strada asfaltata. Si va a sinistra e subito dopo si prende un viottolo in mezzo agli alberi, si attraversa una piccola strada asfaltata, si costeggia un vigneto e si scende inoltrandosi nel bosco. Ad un certo momento, prima di giungere al piccolo borgo di case di Rindola Alta, c’è un sentiero forse non ben visibile che si dirama a sinistra, in lieve discesa, fino ad immettersi su sentiero più ampio, da seguire sempre a sinistra che, tutto in costa, si ricongiunge al sentiero fatto all’andata, e riporta in breve il punto di partenza. Nel mio caso, mi è sfuggita la deviazione, per cui sono sceso prima al Borgo di Rindola Alta, poi a Rindola Bassa e quindi sono ritornato indietro. (Ho allungato in pratica il percorso di circa 1,5 km).

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