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Da via degli Arcioni al Maschio d'Ariano

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Trail stats

Distance
4.04 mi
Elevation gain
1,184 ft
Technical difficulty
Easy
Elevation loss
1,184 ft
Max elevation
2,894 ft
TrailRank 
65 4
Min elevation
1,678 ft
Trail type
Loop
Coordinates
279
Uploaded
February 7, 2022
  • Rating

  •   4 1 review
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near Lariano, Lazio (Italia)

Viewed 776 times, downloaded 22 times

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Itinerary description

Questo facile e frequentato percorso merita di essere conosciuto, proprio per gli affascinanti reperti storici che racchiude. Nelle vicinanze della cima del monte Algido fin dall'età del ferro (VI-V secolo a/c) sono state lasciate memorie di una popolazione locale con necropoli e vie cave stranamente simili a quelle etrusche. Poi i Romani, ed il periodo medioevale con la travagliata storia del Maschio d'Ariano...
Partendo dal termine della via Arcioni si prosegue con la traccia di questo percorso consigliato, per non confondersi poi con le innumerevoli diramazioni che si incontreranno sia in salita che in discesa. Prendetela comoda, i luoghi da visitare sono tanti e molto interessanti. Soffermatevi a leggere i cartelli esplicativi, ci sono informazioni molto interessanti per comprendere meglio la storia dei luoghi.

Waypoints

Photo ofNecropoli Photo ofNecropoli

Necropoli

Questa necropoli deve essere stata notevole, decine di tombe a camera semplice furono in uso fino al VI –V secolo a.C. e, poi sistematicamente profanate dai Romani. Il maschio d'Ariano corrisponde al Mons Algidus cosi chiamato dai Romani. In età repubblicana La gens Aria fece costruire un fortilizio per il controllo del territorio e per il controllo delle popolazioni degli Equi e dei Volsci Nel Carmen saeculare il poeta Quinto Orazio Flacco riporta che sul Monte Algidus in tempi remoti era presente un tempio dedicato alla dea Diana. Tito Livio, nella Storia Romana, racconta che in questi luoghi, romani ed equi si affrontarono in duri combattimenti per circa due secoli. Famosa è rimasta la battaglia del Monte Algido, legata alla figura leggendaria di Cincinnato, la quale si è svolta proprio qui. Per la posizione invidiabile, i patrizi romani edificarono diverse ville, come è testimoniato dai reperti conservati nei Musei Vaticani ed in quello del comune di Velletri.

PictographFountain Altitude 2,392 ft
Photo ofFontana Photo ofFontana Photo ofFontana

Fontana

PictographWaypoint Altitude 2,583 ft
Photo ofCanyon

Canyon

Photo ofNecropoli Photo ofNecropoli Photo ofNecropoli

Necropoli

La necropoli si sviluppava lungo le terrazze ed i valloni del luogo. Gli ambienti originari scavati nel deposito di pozzolana, furono in alcuni casi, trasformati in abitazioni, ricoveri per gli animali, o magazzini, dagli abitanti del villaggio sorto intorno al castello in epoca medioevale.

PictographRuins Altitude 2,853 ft
Photo ofRovine chiesa S.Silvestro

Rovine chiesa S.Silvestro

PictographCastle Altitude 2,884 ft

Rovine castello d'Ariano

L'insediamento di Lariano deve il suo nome ad una o più ville della gens romana degli Arria esistenti in quei luoghi, da cui il nome Arianum che poi divenne Larianum. Demetrio, figlio di Melosio, operò nel X secolo la ricostruzione del castello per dar rifugio sicuro alle persone durante l'invasione degli arabi nell'846. Storicamente è noto che il castello di Lariano era costituito da due ripiani sovrapposti che sfruttavano la naturale conformazione del terreno impervio e roccioso, e che fu costruito su ambienti più antichi con materiali di spoglio. Le contese per il possesso del Maschio di Lariano videro come protagonisti le potenti famiglie dei Conti di Tuscolo, degli Annibaldi, dei Savelli e soprattutto dei Colonna. La Chiesa romana rivendicò il diretto dominio nel Conclave che si tenne a Viterbo nel 1269, in cui la Rocca di Lariano fu definita praetiosa. I territori passarono sotto la completa dipendenza della Chiesa sotto papa Alessandro III. Il luogo era ritenuto di estrema sicurezza, tanto che nel 1200 papa Innocenzo III vi fece rifugiare il Visconte di Campiglia, quando questi fu fatto prigioniero dai romani durante la guerra contro Viterbo. Nel 1235 papa Gregorio IX incluse la Rocca di Lariano tra le "Castellanie della Chiesa". Papa Clemente IV nominò quale castellano il cavaliere templare fra Raimondo. Alla morte di papa Clemente, avvenuta il 29 novembre 1268 ed essendo vacante il soglio pontificio, Ricciardello Annibaldi, agendo di sorpresa si impadronì del castello di Lariano, dopo aver fatto scorrerie nel territorio circostante. Fu allora che le milizie di Velletri, esortate dal Collegio dei Cardinali, riuniti a Viterbo, tentarono a più riprese di conquistare il Castello in nome e per conto della Chiesa. La conquista non riuscita a Velletri, riuscì alla famiglia Colonna. A quel tempo Lariano doveva contare un buon numero di abitanti, forse superiore a quelli di Marino e Rocca di Papa. Alla fine del Trecento il Castello di Lariano era in possesso di Niccolò Colonna che lo mantenne fin quando l'antipapa Clemente VII non lo consegnò a Giordano Orsini. I Colonna non si dettero per vinti e il Castello tornò a loro fino al 1412, anno in cui Teobaldo Annibaldi riuscì a riconquistarlo. Nel 1417 il cardinale Oddone Colonna salì al soglio pontificio con il nome di Martino V e nel 1427 assegnava il castello in vicariato a suo nipote cardinale Prospero Colonna, ma nel 1431 morì e il nuovo pontefice papa Eugenio IV revocò tutti i privilegi che i Colonna avevano conseguito sotto Martino V. I Colonna si rivoltarono contro le decisioni del Papa, costringendolo a fuggire in barca lungo il Tevere per rifugiarsi prima a Firenze e poi a Bologna. Eugenio IV reagì scomunicando i Colonna. La scomunica comportava la confisca dei beni e tra questi era incluso il Castello di Lariano con i territori ad esso annessi. I Colonna non cedettero e scoppiò la guerra. Gli ottomila fanti del Papa riconquistarono alla Chiesa Albano, Castel Gandolfo, Civita, Zagarolo e perfino Palestrina feudo principale dei Colonna, ma non riuscirono nella conquista del Castello di Lariano. Il Papa inviò ben quattromila fanti ad assediare Lariano e a questi si aggiunsero altri ottocento soldati di Velletri, guidati da Paolo Annibaldi della Molara. Vi fu un attacco in massa e i difensori si attestarono con armi nella chiesa di San Silvestro. La lotta durò ancora qualche tempo, fino a che i Larianesi, sfiniti e senza possibilità di aiuti da altre casate capitolarono. Il 26 ottobre 1436 dal Castello uscirono in segno di resa Nardo Di Stefano e Cola di Nardo Sindaci. Il Castello di Lariano fu distrutto, incendiato e raso al suolo e il territorio fu donato da Eugenio IV a Velletri in riconoscenza dell'aiuto che i soldati veliterni avevano dato all'esercito del Papa. Nel 1447 papa Niccolò V restituisce il possesso di Lariano al cardinale Prospero Colonna e ancora nel 1458 la località era nelle mani dei fratelli Prospero e Odoardo Colonna, quest'ultimo la vendette alla sorella Vittoria che a sua volta la cedette nello stesso anno a Pio II che dispose il definitivo abbattimento della rocca che stava per essere ricostruita dal cardinale Prospero e nel 1463, lo stesso papa dichiarandone l'avvenuto abbattimento, ne riconosceva il possesso a Vittoria Colonna e suoi parenti.

PictographPanorama Altitude 2,889 ft
Photo ofPanorama

Panorama

Comments  (1)

  • Photo of Escursioni a Go Go
    Escursioni a Go Go Apr 29, 2024

    I have followed this trail  verified  View more

    Ottima traccia

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