Da Santa Margherita Ligure a San Fruttuoso di Camogli, passando da Portofino, e rientro.
near Pedale, Liguria (Italia)
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Trail photos
Itinerary description
Si parte a piedi dal parcheggio auto presso il depuratore di Santa Margherita Ligure. Pochi metri avanti, superata una galleria, si procede sul marciapiede attraversando la frazione Pedale per poi prendere la bellissima passeggiata a sbalzo sul mare.
La tappa successiva è la baia di Paraggi, con il piccolo abitato e la spiaggia di sabbia. Superate le poche case, si incontra l'inizio del sentiero - noto come Passeggiata dei Baci - che conduce a Portofino a mezza costa, scorrendo parallelamente alla sottostante provinciale 227. All'inizio, in corrispondenza della baia e della località Niasca, il sentiero passa vicino ad alcuni imponenti castagni, per poi regalare ad ogni passo scorci davvero notevoli. Appena si supera Punta Caieca, comincia la meravigliosa vista su Portofino e sulla sua baia. Qui il sentiero scende nella periferia dell'abitato, incrociando la provinciale e immettendosi nel paese.
50 metri dopo aver incrociato la strada, sci scende per una scalinata sulla sinistra che ci catapulta scenograficamente al livello del mare e nel centro storico di Portofino, lungo la Calata Marconi e fino all'iconica piazzetta Martiri dell'Olivetta.
Lasciandoci alle spalle la piazzetta si sale lungo via Roma per raggiungere le alture dietro l'abitato, si supera Piazza della Libertà e ripidamente si guadagna quota lungo la via del Fondaco.
Il bello comincia ora: la Scala della Morte. Mai nome fu più azzeccato, vista la ripida e prolungata scalinata che da quota 50 m slm ci porta a quota 180 circa... come un ascensore. Dalla cima della scalinata però la vista di Portofino e del suo promontorio con il castello è veramente impagabile. Si procede lungo la costa verso località La Cappelletta (195m), ignorando la deviazione sulla destra per S. Sebastiano. Qui si procede per Costa della Pineta (225m)/Vessinaro (214m), ignorando la deviazione a sinistra per Punta del Giasso. Attraversato il piccolo torrente Vessinaro, con la sua Zona Umida, si arriva alla località Prato (239m) e si procede per un bel pezzo sempre dritto. Il sentiero è molto panoramico e procede tra alti e bassi tra quota 200 e quota 250, con begli scorci a strapiombo sul mare e profumo di macchia mediterranea ovunque. Di notevole interesse sono le pietre che dall'inizio dello sterrato ci accompagnano e diventano parte del sentiero stesso: si tratta del Conglomerato di Portofino, costituente principale e tipico del promontorio di Portofino. Si arriva quindi a Base 0 (220m), una vecchia postazione con mitragliatrice della Seconda Guerra Mondiale. Qui si procede per San Fruttuoso ed il sentiero si fa molto più ricco di tornanti nel bosco, alternando sterrati e parti su roccia. Da quota 120 e fino all'arrivo a San Fruttuoso ci sono alcune discese ripide in cui bisogna fare attenzione. Poco prima dell'abitato si arriva all'elisuperficie Magg. Rinaldo Enrico e pochi minuti dopo finalmente si arriva nella baia di San Fruttuoso e nel caratteristico abitato.
La visita al complesso dell'Abbazia (gestita dal FAI) è d'obbligo, così come la sosta nella sua caratteristica spiaggia ed il giretto nel piccolissimo borgo. Ovunque vi sono pannelli esplicativi della storia e delle peculiarità del posto. Dopo una doverosa sosta riposo in spiaggia, cullati dal suono del mare e dei gabbiani e circondati da tanta bellezza, si rientra per la medesima strada.
La tappa successiva è la baia di Paraggi, con il piccolo abitato e la spiaggia di sabbia. Superate le poche case, si incontra l'inizio del sentiero - noto come Passeggiata dei Baci - che conduce a Portofino a mezza costa, scorrendo parallelamente alla sottostante provinciale 227. All'inizio, in corrispondenza della baia e della località Niasca, il sentiero passa vicino ad alcuni imponenti castagni, per poi regalare ad ogni passo scorci davvero notevoli. Appena si supera Punta Caieca, comincia la meravigliosa vista su Portofino e sulla sua baia. Qui il sentiero scende nella periferia dell'abitato, incrociando la provinciale e immettendosi nel paese.
50 metri dopo aver incrociato la strada, sci scende per una scalinata sulla sinistra che ci catapulta scenograficamente al livello del mare e nel centro storico di Portofino, lungo la Calata Marconi e fino all'iconica piazzetta Martiri dell'Olivetta.
Lasciandoci alle spalle la piazzetta si sale lungo via Roma per raggiungere le alture dietro l'abitato, si supera Piazza della Libertà e ripidamente si guadagna quota lungo la via del Fondaco.
Il bello comincia ora: la Scala della Morte. Mai nome fu più azzeccato, vista la ripida e prolungata scalinata che da quota 50 m slm ci porta a quota 180 circa... come un ascensore. Dalla cima della scalinata però la vista di Portofino e del suo promontorio con il castello è veramente impagabile. Si procede lungo la costa verso località La Cappelletta (195m), ignorando la deviazione sulla destra per S. Sebastiano. Qui si procede per Costa della Pineta (225m)/Vessinaro (214m), ignorando la deviazione a sinistra per Punta del Giasso. Attraversato il piccolo torrente Vessinaro, con la sua Zona Umida, si arriva alla località Prato (239m) e si procede per un bel pezzo sempre dritto. Il sentiero è molto panoramico e procede tra alti e bassi tra quota 200 e quota 250, con begli scorci a strapiombo sul mare e profumo di macchia mediterranea ovunque. Di notevole interesse sono le pietre che dall'inizio dello sterrato ci accompagnano e diventano parte del sentiero stesso: si tratta del Conglomerato di Portofino, costituente principale e tipico del promontorio di Portofino. Si arriva quindi a Base 0 (220m), una vecchia postazione con mitragliatrice della Seconda Guerra Mondiale. Qui si procede per San Fruttuoso ed il sentiero si fa molto più ricco di tornanti nel bosco, alternando sterrati e parti su roccia. Da quota 120 e fino all'arrivo a San Fruttuoso ci sono alcune discese ripide in cui bisogna fare attenzione. Poco prima dell'abitato si arriva all'elisuperficie Magg. Rinaldo Enrico e pochi minuti dopo finalmente si arriva nella baia di San Fruttuoso e nel caratteristico abitato.
La visita al complesso dell'Abbazia (gestita dal FAI) è d'obbligo, così come la sosta nella sua caratteristica spiaggia ed il giretto nel piccolissimo borgo. Ovunque vi sono pannelli esplicativi della storia e delle peculiarità del posto. Dopo una doverosa sosta riposo in spiaggia, cullati dal suono del mare e dei gabbiani e circondati da tanta bellezza, si rientra per la medesima strada.
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